Omicidio Vaccaro, le richieste di condanna: pene fino a 27 anni

27/06/2013 di
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Il pubblico ministero Daria Monsurrò ha formulato le richieste di condanna per i sei giovani accusati dell’omicidio di Matteo Vaccaro. La richiesta più pesante, 27 anni, riguarda Francesco D’Antonio, considerato l’organizzatore dell’agguato mortale.

Queste le altre richieste: 24 anni per Alex Marroni, considerato l’esecutore materiale del delitto, 16 per Matteo Ciaravino, 16 per Fabrizio Roma, 18 per Paolo Peruzzi e 16 per Giancarlo Toselli. Non è stata contestata la premeditazione del delitto ma l’aggravante dei futili motivi.

Ora sono previste altre due udienze in cui parleranno gli avvocati difensori. La sentenza è prevista per l’undici luglio.Secondo la ricostruzione, Vaccaro fu ucciso a colpi di pistola al parco Europa dove si era dato appuntamento per chiarire un litigio avvenuto due giorni prima nel locale che gestiva insieme alla famiglia in via Lago Ascianghi. Il processo è stato caratterizzato da numerose mancanze nell’indagine, a partire dai vestiti della vittima e da alcuni reperti.

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  1. sei persone si riuniscono per???…….i futili motivi?…………….

  2. Perché il motivo per il quale è stato ucciso sto ragazzo da sti 6 mongoloidi non è futile motivo… a latina la gente non sa vivere vuole solo apparire come il BOSS quando è ora che abbassasero la cresta da coglioni che hanno

  3. si ma i amici del povero ragazzo non erano andati li per raccogliere le margherite………………………….

  4. prendersi 27 anni per una litigata e per fare il tosto…che coglionaggine…

  5. Una storia davvero allucinante…rovinarsi una vita per cosi poco e uccidere una persona…

  6. più che una pena sembrano numeri del lotto.. poi 27 anni al mandante e 24 a quello che ha sparato ma dai non ha senso proprio.. l’unica cosa certa che è l’ennesimo articolo “inutile” questi tutti sti anni non se li faranno mai…

  7. Questa storia rappresenta al meglio la tragedia della pochezza e del degrado dell’ adolescente medio. Ragazzini che giocano a fare i gangster che buttano la propria e l’ altrui vita nel cesso per guadagnarsi il consenso della “piazza”. E’ una generazione vuota, senza riferimenti, se non quelli dettati dalla televisione e dall’ economia di consumo.

  8. è la nostra generazione, sono i nostri figli che vogliono fare “i grandi”, spacconi, esuberanti che cercano le scorciatoie del successo e della ricchezza e trovano solo i residui delle ipocrisie degli adulti pronti a sfruttarli per farsi belli sulle loro macerie……… ecco non c’è cultura, non c’è dialogo non c’è dibattito, il deserto l’assenza di un sentimento di appartenenza, Dove si vole far dominare la furbata, lo scatto da prestigiatore, la mascherata….. terra di frontiera di facili patacche per sentirsi evanescenti e paraculi……… ecco la piscinara, il lezzo della truffa…. siamo tutto ciò…… non ci trovo niente di esilerante….. solo squallore………. sempre e solo “Canale Mussolini”…..