Immigrazione, a Latina record di indiani
Il Lazio si conferma la seconda regione italiana per numero di stranieri dopo la Lombardia. È quanto emerge dal secondo rapporto «Il Lazio nel mondo. Immigrazione ed emigrazione» presentato dall’assessore alle Politiche sociali della Regione Lazio, Rita Visini, insieme al presidente del Centro studi e ricerche Idos e coordinatore del rapporto, Franco Pittau. Secondo lo studio, il Lazio è passato da 167mila nel 2002 a 543mila residenti stranieri nel 2010, e la provincia di Roma da 142mila a 442mila residenti, con 252mila famiglie che hanno almeno un componente straniero al proprio interno.
La presenza straniera laziale vale l’11,9% sul totale di quella straniera residente in Italia e il 9,5% sulla popolazione totale della Regione. Il risultato di questo aumento è «un effetto di ringiovanimento della popolazione, avendo gli immigrati mediante mediamente 10 anni in meno rispetto agli italiani e incidendo di meno sui flussi di pensionamento». Le stime per il 2011 parlano, da quanto si legge, di «615mila stranieri residenti e soggiornanti, su un totale di 5 milioni 11mila in Italia.
Per quanto riguarda le provenienze, in regione la prima collettività con quasi 200mila unità, secondo una riflessione sui dati Istat fatta dallo studio e relativa a cittadini stranieri residenti al 31 dicembre 2010, è quella romena, dalle Filippine 40mila immigrati. A seguire le comunità di Polonia, Bangladesh, Albania, Ucraina, Cina e India con corca 20mila componenti ciascuna, 15mila quelle di Perù, Moldova ed Egitto, 10mila Marocco e Sri Lanka, 5mila Ecuador, Tunisia, Brasile e Macedonia. Gli albanesi sono la collettività non comunitaria più numerosa nelle province di Viterbo, Rieti e specialmente Frosinone, così come a Roma lo è quella filippina e a Latina quella indiana.
Secondo il rapporto, rispetto alla media nazionale si riscontrano nel Lazio caratteristiche come: accentuata caratterizzazione euro-asiatica (Europa 61,5%, Asia 18,6%, Africa 10,6%, America 9,2%, Oceania 0,1%); maggiore trend d’aumento dei non comunitari e incidenza elevata dei comunitari (47,9%). Tra le altre caratteristiche: prevalenza delle donne (53,0%); minore incidenza dei coniugati e quota molto bassa dei lungo-soggiornanti (42,0% contro il 52,1% a livello nazionale); incidenza crescente (8,8%) degli iscritti a scuola (72.619 nell’anno scolastico 2011/2012).
e quanti saranno con gli irregolari?!?!L’ITALIA AGLI ITALIANI
ok… visto che c’è il record facciamo così: non ammettiamone più che siamo saturi… noi e la nostra pazienza.
Purtroppo mi tocca pagare l’Irpef e la Tares anche per loro. Senza reclamare.
Povera Italia,e soprattutto poveri italiani……….
Sioux o cheyenne?
se continuano ad andare in bici di notte su strade buie, ne rimarranno molti di meno.
Complimenti a tutti i commentatori!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!