Nel Lazio imprese attive, ma la disoccupazione è da record

15/06/2013 di
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Nel 2012 il Lazio si distingue come la regione più attiva del Paese in termini di imprenditorialità: in continuità con la dinamica osservata durante l’anno precedente, si rileva una crescita delle imprese registrate (+1,54%, pari a +9.389 unità), un dato migliore rispetto all’andamento nazionale (+0,3%). Ma i dati sulla disoccupazione preoccupano.

Un considerevole contributo alla crescita delle imprese laziali deriva dall’imprenditoria straniera, che rappresenta complessivamente il 9% del totale delle imprese registrate sul territorio, un valore superiore rispetto alla media nazionale (7,8%). Molto consistente è anche la quota delle imprese femminili che ammontano a oltre 144mila unità, ben il 23,5% del totale, in crescita dello 0,8% (+1.099 unità), mentre le imprese giovanili, che rappresentano il 10,4% delle imprese registrate (64mila unità) sembrano aver risentito maggiormente degli effetti della crisi, crescendo di un modesto 0,2% (+146 unità).

Nel 2012 le persone in cerca di occupazione aumentano del 23,9% rispetto all’anno precedente (+52mila unità) e il tasso di disoccupazione raggiunge il 10,8% (Italia 10,7%), con i peggiori risultati nelle province di Latina (13,9%) e Viterbo (13%), cui seguono Frosinone (12,7%), Roma (10%) e Rieti (9,8%).

Nel 2012 il Lazio registra un tasso di crescita dell’export pari al +5,1% rispetto all’anno precedente, attestandosi, in valori assoluti, su valori di poco inferiori ai 17 miliardi di euro e generando il 4,61% delle esportazioni italiane. Seppur in rallentamento rispetto al 2011 (+13,9%), l’aumento delle esportazioni laziali confermano la centralità dei processi di internazionalizzazione nello sviluppo dell’economia locale.