Export in aumento a Latina: +39,6%

14/06/2013 di
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Nei primi tre mesi del 2013, le esportazioni italiane si attestano a 94,6 miliardi di euro e risultano in calo dello 0,7% rispetto al 2012. Il trend è positivo per l’Italia Centrale (+2,2%), mentre per le altre ripartizioni territoriali si registrano variazioni nulle o negative.

Nel primo trimestre 2013 l’export del Lazio (4,4 miliardi, il 4,6% del totale nazionale) cresce del 2,4% in termini tendenziali, mantenendosi sopra la media nazionale. Il trend, che pure ha subito un rallentamento rispetto ai risultati a due cifre del biennio precedente, colloca la regione tra le realtà più dinamiche in Italia, al quarto posto dopo Marche (+13,2%), provincia di Bolzano (+3,8%) e Liguria (+2,5%)». Così in una nota Unindustria.

«Il principale destinatario delle merci continua ad essere l’UE a 27 con il 64%, seguono l’Asia Orientale (11,1%), i Paesi europei extra UE (6,4%) e il Medio Oriente (3,6%). Osservando l’incidenza delle esportazioni dei singoli settori sul totale regionale, i prodotti trainanti risultano: Farmaceutici e bio-medicali (43,9%), Chimici (10,7%) e Mezzi di trasporto (6,4%) – si legge nel comunicato – Per Frosinone (1 miliardo) si rileva un calo del 3,1% dei flussi in uscita; l’export della provincia è destinato per il 76,8% a mercati dell’UE a 27, per il 7,4% a Paesi europei extra UE e per il 3,8% all’America Settentrionale. I prodotti che guidano le esportazioni del territorio sono gli Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (57,1%), i Mezzi di trasporto (11,8%) e gli Apparecchi elettrici (7,7%).

In provincia di Latina (1,3 miliardi) si assiste ad un incremento delle esportazioni del 39,6%. Le mete principali della provincia sono l’Unione Europea (79,2%), l’Asia Orientale (8,2%) e l’America Settentrionale (4,3%) ed i settori trainanti il Farmaceutico (73,5%), il Chimico (6,8%) ed il Metallifero (4,1%). A Rieti (47,1 milioni) l’export si riduce del 14%. Le destinazioni più significative della produzione sono l’UE a 27, i Paesi Extra UE e l’Asia orientale verso cui è destinato rispettivamente l’83,5%, il 5,1% e il 2,3%. Inoltre, i principali prodotti esportati sono gli Articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (52,4%), i Macchinari ed apparecchi (19,6%) e gli Apparecchi elettrici (13,3%). Roma ritorna in zona negativa dopo i risultati positivi, seppure contenuti, degli ultimi due trimestri del 2012. Infatti, per la provincia si osserva una variazione tendenziale negativa delle esportazioni (2 miliardi) pari a -9,9%. Tra le principali merci esportate spiccano gli Articoli farmaceutici (18,9%), le Sostanze e prodotti chimici (17,4%) e i Computer e gli apparecchi elettronici (11,2%).

L’UE si conferma il maggiore partner commerciale della provincia con il 47,2% del totale, seguono l’Asia Orientale con il 17,6%, e gli altri Paesi europei con l’8,3%. In provincia di Viterbo le esportazioni (68,7 milioni) diminuiscono rispetto al primo trimestre 2012 del 9,6%; le mete più rilevanti per le vendite estere del viterbese sono l’Unione Europea, i Paesi extra Ue e l’America Settentrionale, a cui è destinato rispettivamente il 52,6%, il 13,4% e l’11,2%. Oltre all’Agricoltura, silvicoltura e pesca che rappresenta il 15,8% dell’export della provincia, i settori più significativi risultano Gomma e plastica e Alimentari, bevande e tabacco che contribuiscono rispettivamente al 34,1% e al 14,8% del totale.

  1. Latina in crisi profonda. Chiudono le fabbriche, chiudono le attività, la disoccupazione aumenta e questi ci vengono a raccontare che l’export è aumentato. Mi viene da ridere. Ma dove li prendeti sti dati. Le elezioni so finite.