Aprilia, sequestro da 33 milioni di euro

Beni per 33 milioni di euro sono stati sequestrati questa mattina dalla guardia di Finanza di Aprilia ad una nota famiglia di imprenditori che operano nel settore del trasporto tra la Calabria e la provincia pontina. Tre sono stati i componenti dello stesso nucleo familiare denunciati per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, bancarotta fraudolenta, falsità in titoli di credito, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti ed omessa dichiarazione. Le indagini svolte dalle fiamme gialle hanno permesso di accertare come, con una serie di aziende falsamente intestate a teste di legno, riuscivano ad evadere il fisco grazie al sistema di false fatturazioni e bancarotte fraudolenti.
Ad insospettire gli investigatori è stato lo scompenso evidente tra i ricavi dichiarati dagli indagati e il patrimonio immobiliare che avevano nelle loro disponibilità. I sigilli, quindi, sono stati posti a 45 beni immobili tra terreni, ville, fabbricati, e complessi industriali ubicati nelle province di Latina, Roma, Reggio Calabria, Forlì-Cesena e Lodi, per la quasi totalità di proprietà delle società, a loro volta intestate fittiziamente a «teste di legno»; 11 veicoli tra
autovetture di grossa cilindrata e furgoni; 8 società per un valore totale del capitale sociale di quasi 11 milioni di euro, tra le quali tre effettivamente operanti nel settore del trasporto, quattro usate per la gestione del patrimonio immobiliare ed una impiegata per la creazione di fatture false; 19 tra conti/correnti e conti/titoli e relative quote societarie.
In una provincia depressa da almeno 15 anni di deindustrializzazione, esiste una famiglia che possiede beni per 33 MILIONI DI EURO.
Giusto per non parlare sempre di rom ubriachi, rumeni, potremmo almeno sapere chi sono lor signori?
sicuramente calabresi