REGIONE, ZAPPALÀ ILLUSTRA LA MANOVRA SUL TURISMO
La trasformazione dell’Agenzia regionale per la promozione turistica di Roma e del Lazio (ATLazio), la cancellazione della Litorale spa, il trasferimento delle funzioni delle aziende turistiche provinciali alle Province e alcuni ritocchi alla legge sull’organizzazione del sistema turistico del 2007. Sono questi i temi al centro della prima seduta – tenutasi questa mattina a Roma – della commissione «Sviluppo economico, ricerca e innovazione, turismo» del consiglio regionale del Lazio presieduta da Giancarlo Miele (Pdl). Il presidente ha posto, in apertura, la questione del «collegato» alla manovra di assestamento varata dalla Giunta Polverini che la Pisana si accinge ad esaminare prima delle ferie estive.
«Il settore mi sembra toccato seriamente», ha detto Miele, invitando a riferire in proposito l’assessore al «Turismo e marketing del Made in Lazio», Stefano Zappalà. L’assessore nell’illustrare la manovra ha premesso di confidare – per le risorse future – nella presenza di un commissario italiano al turismo alle Ue, ma non si è mostrato preoccupato per l’aspetto finanziario dell’imminente assestamento di bilancio. Ci sarebbero solo alcuni rinvii al 2011.
Quanto ad ATLazio, società per azioni controlla al 51 per cento dalla Regione, è previsto nella proposta di «collegato» alla manovra che la presidente Polverini e l’assessore siano autorizzati alla messa in liquidazione in vista della trasformazione in agenzia regionale. In pratica in un’unità amministrativa «interna», secondo quanto previsto dalla legge 1 del 2008. Per Litorale spa, invece, si prevede – sempre nella proposta che oggi approderà in commissione Bilancio della Pisana – che sia Sviluppo Lazio, che detiene il 100 per cento del capitale sociale, a provvedere alla messa in liquidazione o alla fusione con altra società. Un ulteriore intervento è al momento previsto per le aziende di promozione turistica (Apt) delle singole province, le cui funzioni dovrebbero essere affidate alle amministrazioni provinciali. Zappalà condivide questa impostazione, ma ha annunciato ai consiglieri che potrebbe chiedere uno stralcio del provvedimento. «C’è infatti qualche problema da risolvere per il personale e per i beni che nel tempo alcune Apt come quelle di Roma, Latina e Rieti hanno tesaurizzato».
«Il settore turistico va riprogrammato – ha inoltre annunciato Zappalà, dopo aver sottolineato la forte incidenza del comparto sul Pil del Lazio – esiste una legge organica, la 13 del 2007, vasta e complessa, ma molto ben articolata. Come tutte le normative dopo qualche anno va adeguata alla realtà che cambia: ci sono questioni da affrontare modificando alcuni aspetti dei regolamenti, che ne sono parte integrante, per altre dovremo intervenire sulla norma». Annunciato ai consiglieri anche l’avvio dell’Osservatorio regionale del turismo, un comitato permanente con gli operatori del settore e il piano triennale. Quanto alle competenze per il marketing del Made in Lazio, l’assessore – in attesa della loro declaratoria – sta impegnandosi in questi giorni per attivarle. Zappalà ha dato la propria disponibilità alla commissione per riceverla nei propri uffici, sin dalla prossima settimana, al fine di effettuare approfondimenti con «documenti alla mano».
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