LAVORO, RAPPORTO UIL: +96% CIG LAZIO

21/07/2010 di

«In riferimento al 18° rapporto Uil sulla cassa integrazione, al luglio 2010 riscontriamo sulla nostra regione un andamento a macchia di leopardo che vede comunque un incremento del 3,5% rispetto alle ore autorizzate nello stesso mese del 2009. Si passa infatti dalle 8.537.669 autorizzate nel giugno 2009 agli 8.834.441 del giugno 2010 con un incremento del 96,4% rispetto alle ore autorizzate nel mese di maggio scorso che erano 4.498.610». Così in una nota della Uil.


«Facendo una stima del rapporto ore autorizzate-lavoratori addetti, la Uil – continua la nota – stima che nel Lazio i lavoratori in cassa integrazione siano 51.968 nel mese di giugno rispetto ai 26.464 del maggio scorso. La Provincia più disastrata risulta essere quella di Roma che registra un + 222,9% di incremento. Segue la Provincia di Viterbo con un +40,2% in controtendenza, probabilmente in virtù di alcune grandi vertenze concluse la Provincia di Rieti -73%, Frosinone -42% e Latina -17%. In riferimento ai settori produttivi, il Lazio registra un +33,6% di ore di cassa autorizzate nel semestre gennaio-giugno 2010 rispetto allo stesso periodo del 2009, così suddiviso: industria manifatturiera +24,5%, edilizia +29,2%, artigianato vario +1158%, commercio e servizi +342,6%. Nel complesso, per il periodo gennaio giugno 2010 le ore di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga ammontano a 39.012.495 rispetto alle 29.200.811 dello stesso periodo del 2009». «E per fortuna che la crisi è superata! – commenta il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Luigi Scardaone – Con questa situazione c’è poco da stare allegri. Ora ci aspettiamo dalla politica proposte di investimento finalizzate al rilancio della economia. Come Uil, non ci sentiamo diventati improvvisamente degli imbecilli. Se il Lazio, se il modello Roma hanno significato qualcosa, occorre che la gente perbene si organizzi per ridare a Roma e al Lazio quella virtuosità di cui menava vanto negli anni scorsi. Nonostante i gratuiti dispettucci di cui è vittima il nostro territorio – conclude Scardaone – siamo convinti che agendo tutti insieme si possa ritornare ad essere i virtuosi di un tempo».