Immigrazione clandestina, undici arresti: c’è anche un avvocato

27/03/2013 di
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Ruoli e posizioni interne ben stabilite ed un meccanismo criminoso consolidato ormai da anni. Una vera e propria “azienda” specializzata nel favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e nel falso documentale. Al vertice un giovane avvocato del foro pontino.

La Squadra Mobile di Latina, in collaborazione con il personale del commissariato di Polizia di Cisterna di Latina, ha eseguito 11 provvedimenti di custodia cautelare, una in carcere e 10 agli arresti domiciliari,emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di una organizzazione criminale operativa nel capoluogo pontino.

Al vertice del gruppo è stato individuato Alessandro Verrico, 37 anni, nato a Cagliari. Secondo l’accusa, in cambio di un cospicuo compenso in denaro, avrebbe consentito l’ingresso illegale nel territorio nazionale a decine di cittadini stranieri, in prevalenza indiani, munendoli di documentazione falsa per fittizie assunzioni e finti ricongiungimenti familiari.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina, era stata avviata nel febbraio 2012 a seguito della denuncia presentata in Questura da un’ impiegata dello Sportello Unico per l’Immigrazione di Latina, che segnalava la falsità di un nulla osta al lavoro subordinato rilasciato ad un cittadino indiano. Sono state le intercettazioni telefoniche ed ambientali, però, a far emergere l’esistenza di un’articolata associazione per delinquere, la cui base operativa è stata individuata proprio presso lo studio legale di Verrico.

L’avvocato aveva creato, infatti, una struttura ben organizzata in cui ogni singolo componente svolgeva mansioni predeterminate e concatenate fra di esse. I datori di lavoro compiacenti, tutti titolari di aziende agricole del territorio, richiedevano fittiziamente manodopera in cambio di un corrispettivo pari a 3mila euro per ogni pratica andata buon fine. Una ragioniera si occupava della falsificazione di tutti i documenti necessari al rilascio del nulla osta dietro un corrispettivo pari a circa 200 euro per straniero; due dipendenti dello Sportello Unico per l’Immigrazione erano stati corrotti con somme di denaro per agevolare l’iter burocratico necessario al rilascio del nulla osta; alcuni intermediari indiani erano addetti al reclutamento di stranieri nel Paese di origine. Un consolidato meccanismo fraudolento, insomma, che ha consentito all’organizzazione di far entrare in Italia numerosi cittadini extracomunitari, per un giro di affari quantificabile in centinaia di migliaia di euro.

Ogni straniero pagava, infatti, una prima tranche che veniva versata in India ad un intermediario locale; all’ottenimento del nulla osta, che veniva spedito o consegnato a mano da un corriere, pagava all’avvocato una seconda quota per un totale di 6mila-7mila euro in caso di assunzioni fittizie – visto che la pratica burocratica era più lunga e richiedeva più passaggi – mille euro per i finti ricongiungimenti familiari.

Nel corso dell’indagine, è emersa anche una collaborazione tra l’avvocato ed un dipendente della Polizia di Stato. Si tratta Giuseppe Cappelletti, sospeso dal servizio già da oltre due anni e già coinvolto in un’altra operazione analoga. Collaborando con un’agenzia di servizi a favore di extracomunitari, Cappelletti forniva all’organizzazione un contributo informativo e  la disponibilità di altri intermediari per il reclutamento. Arrestato anche un impiegato del Sui, lo sportello unico per l’immigrazione che a Latina ha sede in via Legnano. Tra gli arrestati, per la maggior parte italiani ed incensurati, ci sono anche due cittadini indiani, impiegati per il reclutamento degli immigrati. Oltre al reato associativo, Verrico e l’impiegato del Sui dovranno rispondere anche del reato di corruzione.

Oltre agli arrestati di oggi, risultano indagate altre nove persone tra italiani e stranieri, le cui posizioni verranno vagliate nei prossimi giorni dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Tra loro un altro dipendente del Sui di Latina.

  1. ci deve essere un errore sicuramente, e’ il mio avvocato, persona perbene e leale,molto educata e di bella presenza,l’unico difetto che ha e’ il colore della sua amata porsche che e’ bruttino,per il resto e’ un uomo da sposare

  2. poi ci lamentiamo degli stranieri che entrano in italia…………………mha!!!!

  3. offerta last minutet sulla struttura alberghiera sita in via aspromonte,tripla e quadrupla a partire da euro 19,99, convenzione fatta con l’ordine forenze della provincia di Latina.Offerta valida fino al 31 04. Buona pasqua!!!!!

  4. PENSATE QUANTA FECCIA DALL’ODORE NAUSEABONDO E ‘ ENTRATA IN ITALIA!!!!!!!

  5. e poi non vi lamentate che in carcere state stretti!!!!!

  6. Certo con la Boldrini ne vedremo delle belle….beh…sempre che Bersani riesca a fare un governo coi numeri uauauauauauuauaua

  7. era nell’aria che fine potesse fare…….spiegatemi come fa un giovane avvocato nell’arco di poco tempo a potersi permettere un aston martin da 250 mila euro….i soldi facili fanno fare questa fine !!!

  8. alessandro l’invidia della gente e tanta sei un uomo di successo,e onesto.

    per MARTIN la vettura aston martin da 250 mila euro un avv penalista la compra in 6 mesi.e alessandro essendo avv penalista si puo’ permettere questo e altro.

    alessandro siamo tutti con te ti siamo vicini.

  9. cuggi questa e’ tutta invidia che ha la gente nei tuoi confronti sicuramente c’e’ stato un errore.la gente non e’ riuscita ad arrivare dove sei arrivato tu,e allora dicono auto di grossa cilindrata e altre angherie nei tuoi confronti,piuttosto che criticarlo se avete le palle provate a cacciare determinazione e tenacia come lui.ciao boss buona pasqua

  10. come mai le foto delle altre persone arrestate con nomi e cognomi non sono presenti.che testata giornalistica mediocre non contate nulla.