Truffa del duplicatore di banconote, nuovo caso a Latina

14/03/2013 di
foto kit

La truffa del duplicatore di banconote, più volte oggetto dei servizi di note trasmissioni televisive, sbarca anche a Latina. L’ultima vittima, una cittadina cinese titolare di un negozio di bigiotteria nella centralissima via Emanuele Filiberto. A mettere in atto la truffa, come di prassi, due cittadini africani che da alcuni giorni aveva iniziato a frequentare il negozio della straniera spacciandosi per uomini d’affari.

I fatti nella giornata di ieri. Il camerunense, che diceva di chiamarsi Johnny – si legge nella denuncia della donna – le propone di raddoppiare 30mila euro nel giro di poche ore attraverso un “portentoso” kit di contraffazione chimica. La donna, che sa di altri esercenti cinesi truffati con lo stesso sistema, rifiuta la “vantaggiosa” offerta. Lo straniero comincia, quindi, a minacciarla: se non avesse pagato almeno 800 euro per il disturbo che si era preso nel predisporre il kit di contraffazione, le avrebbe distrutto il negozio. Il tentativo di estorcere denaro alla donna è, però, fallito grazie al tempestivo arrivo della polizia, allertata da una collega della donna, che ha rintracciato il giovane, che nel frattempo si era dato alla fuga a bordo di un’auto, e lo ha bloccato mentre si dirigeva a forte velocità sulla Pontina in direzione di Aprilia. Per lui sono scattate le manette. Classe 1982 e con diversi precedenti di polizia, è ora accusato di tentata truffa e tentata estorsione ed è in attesa del giudizio direttissimo.

La successiva perquisizione dell’auto consentiva agli agenti di rinvenire il kit proposto alla commerciante: due buste nere di carta oleosa contenenti biglietti simil-filigranati bianchi che avrebbero dovuto fungere da base per la trasposizione del colore di banconote vere dopo l’immersione in acetone. Sistema fasullo, ma che appare credibile agli occhi delle vittime, visto che il truffatore, nel corso della dimostrazione, è solito sostituire abilmente la banconota “creata” con una originale.

 

  1. lasciami stare i rumeni per cortesia che io li amo tutti quanti, piuttosto notare come sono svegli i cinesi che non si sono fatti fregare a differenza dei latinenzi popolo di imbecilli e creduloni

  2. Due romeni, Artan e Cosmin, dopo 2 mesi che cercano lavoro inutilmente in Italia, decidono di tornare a casa, ma hanno finito tutti i soldi:
    Decidono allora di separarsi per un momento e chiedere l’elemosina per racimolare la cifra necessaria per far ritorno nel loro paese:
    Si danno perciò appuntamento alla stazione di Milano dopo un paio d’ore.
    Passate le due ore, i due si ritrovano e Artan chiede ad Cosmin come gli è andata.
    Cosmin risponde: “Artan, è proprio vero… gli italiani sono gente fredda… pensa un po’, mi sono camuffato per bene da povero cieco e mi son messo a Piazza Duomo con un cartello con scritto: “POVERO CIECO HA FAME” e nonostante tutto ho racimolato solo 11 euro. A te invece com’è andata?”
    E Artan: “Ho raccolto mille euro!”…
    Cosmin rimane allibito ed esclama: “O come hai fatto?”
    Artan con molta calma glielo spiega: “Semplice… sono rimasto qui in stazione, ho preso un pezzo di carta e con una matita ho scritto: “POVERO ROMENO VUOLE TORNARE A CASA!”