REGIONE LAZIO, COMMISSARIATA LA ASL DI LATINA
Cadono le teste di molti direttori generali di Asl e ospedali a Roma e nel
Lazio. E la Regione prende tempo. La Giunta regionale ha approvato oggi la delibera
sul commissariamento delle Asl di Rieti, Latina, Roma A, B, C, E, G, oltre che degli
ospedali San Camillo Forlanini, San Giovanni Addolorata e Ares 118. Al vertice delle
varie aziende, ospedaliere e sanitarie, saliranno provvisoriamente i cosiddetti
‘commissari traghettatorì, in attesa che nei prossimi mesi, forse entro settembre,
vengano nominati i nuovi direttori generali. Ma tra i commissari potrebbero già
esserci i dg definitivi.
Ad essere commissariate sono le Asl e le altre aziende in cui i mandati dei dg e dei
precedenti commissari erano già scaduti o scadono oggi. Ad assumere provvisoriamente
in questi giorni i poteri dei direttori generali uscenti, in attesa dei commissari,
saranno il più anziano per età tra il direttore sanitario ed il direttore
amministrativo. Poi arriverà il commissario, che secondo la delibera sarà in carica
per un periodo non superiore a 90 giorni. Con successivi decreti del presidente
Polverini si provvederà dunque alla nomina dei commissari straordinari di ciascuna
azienda, che potrebbe arrivare la prossima settimana.
Ma il primo commissario, secondo quanto si apprende, è già stato nominato oggi alla
Asl di Frosinone. Si tratta di Carlo Mirabella, in passato già direttore generale
della stessa Asl durante l’amministrazione Storace.
Le nomine decisive, quelle politiche della nuova maggioranza alla Regione,
arriveranno probabilmente solo dopo il 15 luglio.
In quella data scadrà infatti il termine del bando della Regione per i direttori
generali, riaperto 15 giorni fa. Ma molti dei commissari, nominati probabilmente la
prossima settimana, potrebbero venire riconfermati nel prossimo settembre proprio
perchè hanno anche partecipato al bando. Un esempio è proprio quello di Mirabella. E
in queste ore il passaparola sul totonomine si fa più intenso. Nella Asl di Roma E il
commissario potrebbe essere Quintavalle, già direttore sanitario della Asl di Roma F.
Il commissario del San Camillo potrebbe essere invece Vincenzo Saraceni, ex-assessore
alla sanità del Lazio. Tra nomi dei commissari papabili nelle varie aziende sanitarie
ci sono anche quello di Condò, Bonavita, Cavallotti o Moretti, tutti già in passato
con ruoli dirigenziali nelle varie Asl. Tra le ipotesi per il Policlinico
universitario Umberto I c’è quella dell’attuale dg del San Filippo Neri Domenico
Alessio, anche se per il rettore della Sapienza Luigi Frati «dovrebbe trattarsi di
qualcuno che ha già lavorato al Policlinico».
Ma la nomina di nuovi commissari potrebbe anche preludere ad una possibile decisione
della Regione sull’accorpamento delle Asl a Roma. In quel caso sarà decisiva la
compattezza della maggioranza in Regione riguardo all’ipotesi di un ‘nuovo assettò
per le aziende sanitarie locali. Si annuncia complesso anche l’accordo sul
Policlinico universitario Umberto I, dove il mandato del direttore generale Ubaldo
Montaguti scadrà solo il prossimo 30 luglio. In quel caso, per designare un nome,
servirà un accordo con il rettore della Sapienza Luigi Frati.
«Sentirò la Polverini quando sarà il momento – ha spiegato Frati – di sicuro non sarò
io il sub-commissario per la gestione. Dal momento che di questo se ne occupa il
rettore d’intesa con la Regione, potrei fare al massimo il commissario
istituzionale». E da Frati spunta già qualche idea: «potrebbe essere interessante
l’integrazione dell’Umberto I con l’ospedale Pertini, si potrebbe pensare di formare
un’azienda unica».