Clan Ciarelli-Di Silvio, gli imputati rinunciano alla difesa

22/02/2013 di
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Ancora ostacoli nel processo Caronte al clan Ciarelli-Di Silvio. Tutti gli imputati hanno rinunciato agli avvocati: «Non vogliamo essere difesi da nessuno, andiamo avanti così». In aula hanno voluto rilasciare dichiarazioni spontanee alcuni imputati. E così dopo la bagarre scoppiata in aula la scorsa settimana, ieri l’ennesimo rinvio ha fatto slittare il processo al 4 marzo.

Anche l’ultimo avvocato non presente la scorsa volta è uscito di scena, revocato da uno degli imputati. Come vuole la procedura si era nominato tramite call center un legale d’ufficio, che ieri non si è presentato a causa di un legittimo impedimento. A quel punto Ordine degli avvocati e Camera penale si sono riuniti per individuare difensori che garantissero il regolare svolgimento. Con la nomina di Paolo Censi, Leone Zeppieri e Domenico Oropallo, è stato possibile almeno poter stabilire un nuovo rinvio. È stato a quel punto che quasi tutti gli imputati hanno dichiarato di non voler più essere difesi da nessuno. E tutti si è fermato di nuovo.

  1. Non sono un avvocato. Mi piacerebbe sapere che cosa succede quanto si rinuncia all’avvocato. Il processo non inizierà mai?

  2. Secondo me vogliono far cadere tutto in prescrizione…
    Il cavaliere insegna..

  3. pulitevi la bocca quando si parla di amichetto scuro che a breve sara’ il nostro nuovo sindaco e la citta’ ne ha soltanto da guadagnare.