Sangue infetto, maxirisarcimento a un malato di Formia

Centoventitremila euro: a tanto ammonta la somma che il Ministero della Salute dovrà risarcire ad un 53enne di Formia affetto da una grave forme di epatite C, contratta a seguito delle trasfusioni di sangue infetto che gli furono somministrate dai medici dell’ospedale “Dono Svizzero” nel giungno 1975.
A stabilirlo è una sentenza del Tribunale di Roma. Sentenza che arriva dopo una battaglia legale durata più di tre anni.
L’uomo scopre di aver contratto l’epatite C, infatti, solo nel 1998, all’età di 40 anni, a seguito di alcune analisi di routine. Per lui comincia un vero e proprio calvario, che lo conduce, pian piano, alla depressione.
“Oggi il mio assistito ha avuto finalmente giustizia. Dopo 3 anni e mezzo di battaglia legale – fa sapere il suo legale, l’avvocato Renato Mattarelli – arriva finalmente un congruo risarcimento di 122.740 euro, oltre ad un indennizzo mensile di circa 740 euro per tutta la vita per quelle trasfusioni di sangue che gli furono somministrate nel 1975″.
Era ora che avessi la giustizia che meriti. Pensa che parecchi come noi circa 4500persone sono venute già a mancare. Auguri collega di sventura.