Montello, sit-in contro i rifiuti in arrivo da Roma

13/01/2013 di

Cittadini ed esponenti del centrosinistra a Montello per dire no ai rifiuti provenienti da Roma. Un sit-in è stato organizzato davanti alla discarica. «Se si realizzano qui gli impianti di trattamento, chi ce li toglie più i rifiuti di Roma?» hanno urlato i residenti.

«La battaglia contro il termovalorizzatore l’abbiamo fatta e vinta», ha risposto Claudio Moscardelli «ora dobbiamo bloccare i rifiuti romani, ma se a Roma non decidono dove fare la nuova discarica, rischiamo che restino qui per sempre». La seconda battaglia è quella per la realizzazione degli impianti di trattamento, che «vanno fatti in area industriale, lungo la Pontina». Per il segretario cittadino di Sel, Diego Giliberti «portare qui i rifiuti di Roma significherebbe un sovraccarico di trasporti e inquinamento».

  1. Quando e semmai sarete al governo della Regione e del Governo vedremo dove andranno a finire i rifiuti. Azzardo: in strada o all’estero. Dagli attuali amministratori in comune e provincia non c’è da apettarsi niente se non ostruzionismo elettorale e disastri dopo.

  2. Not in my backyard (non nel mio giardino), questa è la lungimirante politica del nostro Sindaco, Gianni Alemanno, in merito alle nuove discariche.

    Ancora una volta viene preferita la “soluzione” rapida che garantisca in tempi immediati il risultato utile e, quindi, il voto dei cittadini: ossia trovare un sito utile per una nuova discarica in qualche parte del Lazio, lasciando che siano altri a dover gestire il problema rifiuti, poiché afferma “non ritengo che nel Comune di Roma esistano siti idonei per fare discariche”.

    Le scelte vanno concertate con una visione di insieme e non con lo scarica barile. Impensabile che un Sindaco indichi discariche e inceneritori in territori altrui e che sia legato ancora ad una ormai vecchia logica di trattamento dei rifiuti.
    Il sindaco ha avuto 5 anni in gestione la nostra città e aveva, attraverso AMA, il dovere politico e l’obbligo legale di estendere la raccolta porta a porta vera in tutta la città , costruire isole ecologiche , impianti di compostaggio (Maccarese è saturo) , monitorare e bonificare i siti esistenti e stimolare Provincia e Regione per un cambiamento di mentalità. Nulla di tutto questo è stato fatto in perfetta sintonia con le amministrazioni precedenti.
    A protestare sul colle di Monti dell’Ortaccio c’erano non certo i NoTav come dichiarato dal sindaco ma cittadini romani del M5S insieme a molti cittadini della Valle Galeria che chiedono una diversa gestione del rifiuto dopo 30 anni di malapolitica che ha lasciato fare un unico privato.

    Nel 2013 esiste la tecnologia per poter avviare un ciclo virtuoso dei rifiuti che parta dall’abbattimento della produzione degli stessi alla fonte (attraverso la riduzione degli imballaggi, l’utilizzo di materie riciclate e riciclabili), che preveda una parte di riuso di materiali ed una parte di raccolta differenziata seria, il successivo conferimento in isole di riciclo (compostaggio, riciclo per vetro, plastica, carta, ecc.) ed il conseguente re-inserimento nei processi produttivi attraverso la costruzione di impianti di compostaggio e riciclo.

    Nuove imprese che spezzino il monopolio dei rifiuti (business fondato su discariche/inceneritori che si alimentano con il rifiuto non certo il riciclo) e che abbiano interesse ad investire e puntare sulla raccolta differenziata porta a porta. Modifiche degli impianti di per il trattamento dell’indifferenziato (TMB) esistenti per finalizzarli al recupero di materiali da avviare al riciclo e alla stabilizzazione per il conferimento residuale in discarica piuttosto che alla produzione di CDR da bruciare.

    Tutto questo quindi senza ricorrere agli inceneritori che, come noto, bruciano tutto ciò che viene conferito, producendo residui solidi e nano-particelle invisibili ma non meno inquinanti (principio di conservazione della massa) e condizionano pesantemente il mercato del riciclo.

    A questo punto si tratta solo di scegliere quale modello di società costruire per il futuro dei nostri figli e delle future generazioni: il Sindaco Alemanno sceglie un modello “vecchio” che porta devastazione ambientale e danni per la salute (a carico di “altre” persone colpevoli solo di non abitare a Roma).

    Il MoVimento 5 Stelle Lazio sceglie la vita, sceglie il rispetto dell’ambiente e della terra che è la nostra unica casa (e anche quella di tutti gli “altri” che abitano lontani da noi), il rispetto della salute, il rispetto del lavoro e, soprattutto, il rispetto dell’intelligenza delle persone.

  3. dopo aver “accilto” i rifiuti dalla campania dovremmo, per par-condicio, accogliere anche quelli di roma….!!

  4. @potere.al.popolo:
    Bravo, complimenti, dici cose giuste che condivido appieno. Si vede dal tuo discorso che sei un lettore attento e ben informato, ma anche con un pensiero giusto.

  5. “non ritengo che nel Comune di Roma esistano siti idonei per fare discariche”.

    E allora non potete fare rifiuti!

    Ogni città DEVE AVERE la propria discarica e il proprio inceneritore, altrimenti NON DEVONO fare rifiuti.
    Basta scaricare le proprie responsabilità su altri, che vuol dire “vicino a casa mia mai!”. Allora tu non puoi sposrcare! Non puoi fare rifiuto! Organizzati e risolviti il problema da solo. La comunità è il primo diritto.