REGIONE, UPI: SUBITO UN TAVOLO PER IL NUOVO RUOLO DELLE PROVINCE

30/04/2010 di

«Credo che la proposta di una Regione senza Roma, avanzata dalle Province di Frosinone e Latina, sia una provocazione e vada raccolta come tale. Penso anche, tuttavia, che alla base di questo gesto eclatante vi siano serie e motivate preoccupazioni delle Province in merito alla definizione di un nuovo modello di governance della Regione Lazio». A parlare in una nota il presidente dell’Upi Lazio Edoardo Del Vecchio.

«In particolare – prosegue – l’intreccio delle questioni relative al percorso di individuazione dell’Area Metropolitana, dei poteri speciali a Roma Capitale e dell’attuale sistema elettorale del Consiglio Regionale del Lazio, se non affrontato nelle sedi e nei modi dovuti, rischia di creare uno squilibrio tra territori della Regione stessa. Per questo – continua Del Vecchio – propongo che si dia avvio fin da subito alla costruzione di un tavolo inter-istituzionale per dare risposte corrette ed efficaci alle legittime questioni sollevate» . «A questo scopo, in qualità di Presidente dell’UPI Lazio – informa Del Vecchio – subito dopo il suo insediamento, ho provveduto a sollecitare la neo-Presidente Polverini e l’assessore agli Enti Locali della Regione, all’immediata ripresa di un confronto con gli enti Locali sul tema di una nuova legge regionale sul decentramento amministrativo, che, in coerenza con la riforma del titolo V della Costituzione e del percorso di costruzione del federalismo, valorizzi il ruolo e le autonomie delle Province, quali tassello essenziale per la gestione dei servizi e la soluzione dei problemi di area vasta». «Non credo – sottolinea il presidente dell’Upi Lazio – che un tema così delicato ed importante possa essere liquidato con discussioni a mezzo stampa o con soluzioni dettate da logiche localistiche, che non tengono conto della complessità di una Regione. Non a caso – annuncia – l’Upi Lazio presenterà a giorni un proprio studio su questi temi, effettuato nei mesi passati con la collaborazione delle Università ‘La Sapienzà e l’osservatorio www.federalismi.it, come contributo scientifico alla discussione in corso».