Latina, la Provincia chiude il servizio degli Angeli Custodi

27/12/2012 di
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La Provincia di Latina dice addio ai suoi Angeli Custodi. Dopo anni di attività, il progetto delle Unità di strada, promosso dall’ente di via Costa per contrastare la mendicità minorile e le emergenze sociali, chiuderà i battenti a causa della mancanza di fondi. Ad annunciarne la sospensione è l’assessore provinciale alle politiche sociali, Fabio Bianchi. Una decisione sofferta, quella dell’amministrazione provinciale, che trae origine dai tagli imposti dal Governo Monti all’assistenza sociale. Tagli che Bianchi non esita a definire incomprensibili e che sono andati a colpire con particolare durezza e severità i bilanci degli assessorati alle Politiche Sociali di tutte le Province italiane.

“Con i bilanci ridotti all’osso – spiega Fabio Bianchi nella nota inviata questa mattina alla stampa – ci troviamo così costretti a far cessare l’attività degli Angeli Custodi. Nel farlo, sento il dovere di rivolgere un ringraziamento particolare a tutti quei soggetti che negli anni hanno portato materialmente avanti il progetto, sia nel corso della prima gestione, affidata direttamente alla Provincia, che in quella affidata alla Croce Rossa Italiana. È stato grazie a loro, al loro impegno disinteressato e fattivo, che gli Angeli Custodi sono diventati il fiore all’occhiello dell’assistenza e della solidarietà in provincia di Latina”.

Del resto, negli anni, il servizio ha sempre ottenuto unanimi riconoscimenti per la sua comprovata capacità di contrastare lo sfruttamento dei minori, dare assistenza a chi si  trova in condizioni di estremo disagio, provvedere a garantire un alloggio ai senzatetto. Nel 2007 è stato, infatti, inserito tra i 12 migliori progetti di innovazione sociale in Italia (Forum PA Rimini). Nel 2008 è stato selezionato dalla European Social Services Conference e presentato dalla Provincia di Latina, con proprio workshop, alla I6° conferenza europea dei servizi sociali che si è svolta a Parigi nel luglio 2008.

“Tutti abbiamo coscienza che, a seguito degli indiscriminati tagli della spending review, si è acuito il malessere sociale, con tanta gente precipitata in situazione di povertà. L’auspicio – conclude l’assessore provinciale – è che il prossimo Governo attui un drastico cambio di direzione verso le Politiche Sociali comprendendo che sono un settore di vitale importanza e che necessità perciò di fondi adeguati”.

  1. Questo era un film già visto e l’assessore Bianchi ha perso un’altra occasione buona per tacere. Per onor del vero gli ottimi risultati e l’encomio del Ministro Brunetta, sono arrivati quando il servizio era gestito in proprio dalla Provincia con un investimento di € 70.000,00;poi venne la brillante idea di passarlo alla Croce Rossa Italiana a soli… € 120.000,00 e questi sono i risultati, senza tener conto dei conflitti che si sono creati tra i volontari CRI che dedicano la opera gratuitamente e questi pseudo Angeli Custodi che venivano remunerati con rimborsi spese da agenzie di lavoro interinale, utilizzando mezzi e strumenti CRI.Ma ormai la frittata è fatta e la storia della mancanza dei fondi rende questa vicenda ancora più triste. Se vuole reperire i fondi caro assessore Bianchi si costituisca parte civile verso il Sig. Fiorito del suo stesso partito,magari riesce a recuperare qualche somma importante, oppure costituisca una squadra di rugby e si faccia inviare un pò di denaro dal suo amico Galetto; se proprio non dovesse riuscirci trovi il coraggio di….VERGOGNARSI!!!!

  2. Condivido in pieno …… il pensiero di Bastian Contrario ……

  3. bianchi da buon cagnolino ha eseguito gli ordini impartiti dal suo padrone (berlusconi).Ora devono attaccare Monti in tutti i modi per riqualificarsi loro!!!!!
    Devono disperdere il valore(voti) dei centristi.
    Bianchi la gente è sveglia !!!
    Vatti a fare un giro all’avana, troveresti sigari buoni e noi gioveremmo dell a ttua lontananza.
    tutto tutto niente niente
    il vs cetto lachiunque

  4. condivido l’analisi di Bastian Contrario e aggiungerei che l’amministrazione provinciale, in vista della dismissione delle provincie, ha raschiato tutto il possibile ma visto che il riassestamento non ci sarà più non hanno neanche una lira in cassa

  5. In parte sono d’accordo con Bastiano Contrario, perché credo che come è stato deciso anni fa di rendere regolare questo servizio, dal punto di vista amministrativo, si sarebbe potuto fare qualche sforzo per trovare fondi in una configurazione ridotta ma sempre attiva dello stesso servizio. Poi però quando.parla di Croce Rossa.e dei suoi operatori e volontari

  6. Dovrebbe informarsi bene, altrimenti scrive sempre le solite fesserie senza senso. Non scriva il falso, abbia il buon senso di essere onesto intellettualmente. Resta il fatto che da gennaio non ci sarà un servizio unico ed utile come non.mai, in questo nostro territorio. Spero che.riescano a tagliare cose inutili e trovino fondi per questo servizio, a prescindere da chi ne sarà il gestore. Confido anche nel Prefetto, perché questo suo silenzio sia dovuto solo ad una profonda riflessione e non si riveli totale indifferenza.

  7. @ giancarlo rufo
    …probabilmente le fesserie le racconta lei caro commissario e non io.Peccato che nei commenti non possano allegarsi i file pdf delle buste paga che prendono questi pseudo volontari da agenzie interinali, peccato che continua a mentire a se stesso e ai suoi volontari, quelli veri che con abnegazione e sacrificio si dedicano a questa attività GRATUITAMENTE senza risparmiarsi su alcun fronte, peccato che spesso li ritrovo a manifestazioni senza neanche un panino e i loro istruttori che vengono da fuori provincia a tenere dei corsi si godano laute cene in noti ristoclub di Latina a spese CRI, peccato che continua a difendere l’indifendibile, ovvero un servizio che costava 70.000,00 euro e con voi è passato a 120.000,00 a spese dei contribuenti… e di questi tempi non è poco. L’unico dolore vero è che a farne le spese sarano purtroppo ancora e soltanto persone meno fortunate di noi.
    P.S. onestà intellettuale ne ho da vendere…magari se ne vuole un pò, non ho problemi!!!

  8. Gli operatori non sono mai stati volontari, lei che sa tutto, saprà anche questo! Il lavoro interinale è legale ed unico praticabile dalla CRI,per questa tipologia di servizio. I volontari, di cui io faccio parte, non hanno di questi problemi, lavorano insieme ai dipendenti della CRI o delle Istituzioni, perché quelli che biglione è fare qualcosa per gli altri. Lei mi sembra troppo poco informato, le rinnovo il.mio invito ad un incontro, così poi potrà sicuramente scrivere con.cognizione.di causa. Le auguro un buon 2013. ps.. Il sevizio costa 170 mila euro e non 120 mila…lo vede che.non.è informato…??!!

  9. @ Giancarlo rufo
    Mi spiace..preferisco non conoscerla….arriverebbe prima il suo naso e le sue menzogne che lei.
    120.000 euro era la cifra fornita dal suo caro amico Bianchi….mettetevi d’accordo anzi spero che si faccia chiarezza anche in termini giudiziari su questo.

  10. Mi dispiace constatare che al solito i bene informati non sappiano dire la verità. L’assunzione tramite somministrazione è avvenuta con i crismi della massima regolarità. Contestare questo significa ammettere che la precedente gestione, con rimborsi chissà come giustificabili, fosse più giusta. La gestione trasparente della Cri continua a dare fastidio, specie a chi in una gestione poco chiara, ci sguazzava.

  11. 170.000 più, se non erro, 4 auto contro i 120.000 della gestione interna. un bell’affare nulla da obiettare…… per la croce rossa non per il contribuente. ma la gara d’appalto è mai stata fatta?

  12. Le vetture sono 3 e tutte molto malandate. Il costo di 120mila è riferito alla cifra che il progetto è costato alla provincia nel 2009 con gestione interna. L’esternalizzazione del servizio, con affidamento diretto ad un ente pubblico come la cri (legale e unico sistema percorribile per recitare una gara europea che costava soldi e portava via tempo) era l’unico modo.per rendere corretta la gestione amministrativa di questo servizio da parte della Provincia. In italia un lavoratore in regola, costa di più di uno in nero, quindi ecco l’aumento del costo della gestione annuale. Non c’è da scandalizzarsi per gli ultimi anni di gestione trasparente, forse qualche quesito dovere porcelli sul passato. Ma resta il fatto che si tratta di un.servizio di cui si sentirà la mancanza per come ormai era stato organizzato nella sua completezza, con seri.progetti di recupero per moltissimi soggetti rimpatriati, grazie alla collaborazione.con altre società nazionali di Croce Rossa, tra cui quella canadese e quella romena.

  13. Come certo anche voi saprete, dagli enti pubblici escono soldi solo se la determina relativa è firmata dal dirigente di settore e dalla ragioneria. Dire che qualcuno “sguazzava” nei rimborsi non è corretto oltre che diffamatorio, soprattutto nei confronti della Provincia che vi ha sovvenzionato, dato che ogni uscita era autorizzata dall’Ente stesso.

  14. @Sergio: la gara di appalto non è mai stata fatta, anche se un’altra associazione aveva presentato una richiesta di affidamento del progetto.