Sabaudia, vent’anni all’assassino di Antonio Aversano

Valerio Ioan Mitrache è stato condannato a 20 anni per l’omicidio del 66enne di Sabaudia Antonio Aversano. Il giudice Nicola Iansiti ha accolto in pieno le richieste del pubblico ministero Marco Giancristofaro, prevedendo la riduzione della pena per la scelta del rito alternativo.
Mitrache rispondeva di omicidio volontario aggravato dai futili motivi, rapina, incendio e tentato occultamento di cadavere. Ancora mistero sul movente del delitto, consumato nell’abitazione della vittima, molto conosciuta a Sabaudia, anche per la sua frequentazione nel gruppo corale della parrocchia.
Nonostante la confessione, non è mai stata accertata la causa che scatenò la furia del giovane, sotto l’effetto di cocaina, la sera del 21 settembre nella villetta di via Ezio. L’ipotesi più probabile che gli inquirenti hanno sempre seguito è quella del delitto a sfondo sessuale. Il rumeno, conosciuto in zona come gigolò, spesso si prostituiva in incontri omosessuali.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.