Consorzio di bonifica, piano di rilancio da 23 milioni

12/12/2012 di
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Un piano finanziario da 23 milioni di euro per riorganizzare il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. Un obiettivo ambizioso che sarà raggiunto grazie a un piano che coinvolge la Cassa Depositi e Prestiti e la CreditAgriItalia.

«Si tratta – ha spiegato ieri il direttore Michele Meloni – di un’iniziativa strutturata in tre fasi: l’anticipo di 9 milioni di euro sul credito verso Regione e Provincia, l’anticipo di 9 milioni sui crediti bancari e l’affidamento della tesoreria dell’ente per un valore di 5 milioni».

Un piano a lungo termine che porterà una notevole disponibilità di liquidità a disposizione dell’ente. Per fare cosa? «Gli obiettivi di investimento – spiegano il direttore Michele Meloni e il presidente Carlo Crocetti al Messaggero – riguardano diversi settori, a partire dalle macchine che saranno rinnovate sia per quanto riguarda il numero totale sia per ciò che concerne la tecnologia impiegata. Avere a disposizione la tecnologia più recente è sinonimo di efficienza e qualità. Inoltre potenzieremo i servizi, investiremo sulle fonti di energia alternativa, sulle idrovore, sulla manutenzione dei ponti e di ogni infrastruttura. Infine puntiamo a un incremento del personale anche se solo con contratti a termine o stagionali».

Il piano è stato illustrato nei dettagli tecnici da Roberto Grassa, amministratore delegato di CreditAgriItalia, sono poi intervenuti Saverio Viola, direttore provinciale di Coldiretti; Aldo Mattia, direttore regionale di Coldiretti e Alessandro Savadori, presidente regionale della Cia.

Si è parlato anche della possibilità di utilizzare i canali di bonifica per allestire dei percorsi ciclabili a margine dei corsi d’acqua. «Una possibilità – ha commentato il direttore Meloni – che andrebbe valutata con attenzione. Ci auguriamo che anche adesso ci sia una maggiore comunicazione in merito alle iniziative che si organizzano: basti penare che qualche giorno fa un nostro escavatore che doveva effettuare un intervento tecnico si è trovato nel bel mezzo di una gara podistica che non ci era stata neanche comunicata»

  1. a che serve avere macchine più recenti se poi comunque vengono fatte lavorare solo poche ore al giorno? e i canali rimangono sporchi, infestati dai rovi…
    almeno questa era la situazione pochi anni fa, spero qualcosa sia cambiato