Consorzio di bonifica, piano di rilancio da 23 milioni

Un piano finanziario da 23 milioni di euro per riorganizzare il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino. Un obiettivo ambizioso che sarà raggiunto grazie a un piano che coinvolge la Cassa Depositi e Prestiti e la CreditAgriItalia.
«Si tratta – ha spiegato ieri il direttore Michele Meloni – di un’iniziativa strutturata in tre fasi: l’anticipo di 9 milioni di euro sul credito verso Regione e Provincia, l’anticipo di 9 milioni sui crediti bancari e l’affidamento della tesoreria dell’ente per un valore di 5 milioni».
Un piano a lungo termine che porterà una notevole disponibilità di liquidità a disposizione dell’ente. Per fare cosa? «Gli obiettivi di investimento – spiegano il direttore Michele Meloni e il presidente Carlo Crocetti al Messaggero – riguardano diversi settori, a partire dalle macchine che saranno rinnovate sia per quanto riguarda il numero totale sia per ciò che concerne la tecnologia impiegata. Avere a disposizione la tecnologia più recente è sinonimo di efficienza e qualità. Inoltre potenzieremo i servizi, investiremo sulle fonti di energia alternativa, sulle idrovore, sulla manutenzione dei ponti e di ogni infrastruttura. Infine puntiamo a un incremento del personale anche se solo con contratti a termine o stagionali».
Il piano è stato illustrato nei dettagli tecnici da Roberto Grassa, amministratore delegato di CreditAgriItalia, sono poi intervenuti Saverio Viola, direttore provinciale di Coldiretti; Aldo Mattia, direttore regionale di Coldiretti e Alessandro Savadori, presidente regionale della Cia.
Si è parlato anche della possibilità di utilizzare i canali di bonifica per allestire dei percorsi ciclabili a margine dei corsi d’acqua. «Una possibilità – ha commentato il direttore Meloni – che andrebbe valutata con attenzione. Ci auguriamo che anche adesso ci sia una maggiore comunicazione in merito alle iniziative che si organizzano: basti penare che qualche giorno fa un nostro escavatore che doveva effettuare un intervento tecnico si è trovato nel bel mezzo di una gara podistica che non ci era stata neanche comunicata»
a che serve avere macchine più recenti se poi comunque vengono fatte lavorare solo poche ore al giorno? e i canali rimangono sporchi, infestati dai rovi…
almeno questa era la situazione pochi anni fa, spero qualcosa sia cambiato