Droga, smantellato il supermarket da 7.000 euro al giorno

04/12/2012 di

La camorra napoletana allaccia alleanze con i gruppi malavitosi casertani, per espandere il mercato della droga: le mire espansionistiche della criminalità organizzata emergono nell’ambito del blitz anti droga eseguito oggi dalla Polizia a Mondragone, nel Casertano.

Trentacinque le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite tra Napoli, Caserta e Latina, da circa 200 agenti del Servizio Centrale Operativo, della Squadra Mobile della Questura di Caserta e del commissariato di Castel Volturno.

Smantellata una banda di trafficanti che gestiva un vero e proprio supermarket dello stupefacente (cocaina, crack e hashish) acquistato a Secondigliano e poi rivenduto nella villa comunale del paese casertano, di fatto sottratta alla cittadinanza. Individuato e arrestato un affiliato al clan napoletano dei Di Lauro, Giuseppe De Simone, forse un «ufficiale di collegamento» tra i due gruppi malavitosi. Nella sua vettura gli agenti hanno trovato e sequestrato una bomba e una mitraglietta Uzi pronta all’uso. Indagato anche un finanziere per rivelazione di segreti d’ufficio: nel 2010 comunicò a uno dei capi dell’organizzazione, Salvatore Pagliuca, e al suo braccio destro, Giovanni Lungo, gestore della piazza di spaccio, l’esistenza di un’indagine a loro carico della DDA di Reggio Calabria e il loro imminente arresto.

La ‘piazza di spacciò convogliava nelle casse della banda – contigua al clan camorristico Fragnoli-Gagliardi (eredi del potente clan La Torre) – fino a 7mila euro al giorno. L’attività dei pusher, molti minorenni, era organizzata con turni di servizio e si avvaleva delle «vedette». Gli acquirenti provenivano non solo dal Napoletano e dal Casertano ma anche dal Basso Lazio. Durante il blitz la polizia ha anche sequestrato ingenti quantitativi di droga, oltre che beni mobili e immobili, quote societarie e rapporti bancari nella disponibilità degli arrestati.

«La presenza di un affiliato del clan Di Lauro di Secondigliano a Mondragone conferma ulteriormente che i gruppi camorristici sono sempre in cerca di nuove alleanze per estendere l’area in cui esercitare i loro affari illeciti», ha sottolineato il procuratore aggiunto di Napoli Federico Cafiero de Raho che insieme ai pm antimafia Maresca e Milita, ha coordinato le indagini. Già qualche anno fa la DDA di Napoli accertò un’alleanza tra le fazioni Bidognetti e Schiavone dei Casalesi e i clan napoletani dei Mallardo e dei Licciardi, che si concretizzò con il trasferimento di attività criminose e di uomini.

  1. Perchè smantellare un attività così… anche loro contribuivano a far girare l’economia

  2. tanta crisi ma poi i soldi pe ste cose li facciamo uscì sempre.
    popolo di paposciari…..
    è pure poco quello che ci riservano i politicanti che ci ritroviamo.
    salute e piu pilu per tutti
    il vs cetto lachiunque