Camorra a Latina, il giudice ordina di ascoltare i Ciarelli

Nel processo per le infiltrazioni mafiose a Latina e nel Sud Pontino ieri era presente in aula, per la prima volta, anche Umberto Gori (difeso dall’avvocato Francesco Vasaturo) recentemente arrestato per l’omicidio di Alessandro Radicioli e Tiziano Marchionne avvenuto a Sezze Scalo. Insieme a lui sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso anche Ettore Mendico, Salvatore Cantiello, Mario e Matteo Baldascini.
Ieri il giudice De Angelis ha disposto l’accompagnamento coatto di due esponenti della famiglia Ciarelli, Carmine e Antonio, in qualità di persone offese. L’accusa infatti sostiene che il clan Mendico tentò di entrare nell’area del capoluogo dove, già negli anni Novanta, operava senza rivali il clan Ciarelli. Per questo i Rom, stanziali a Latina, avrebbero subito dei tentativi di estorsione da parte di esponenti del clan Mendico, ritenuto affiliato ai Casalesi.
Già nella scorsa udienza – scrive Il Messaggero – il colonnello dei carabinieri Ilario Vaccari aveva parlato dei tentativi della camorra di controllare gli affari pontini attraverso due clan già radicati: i Mendico nel Sud Pontino e la famiglia Ciarelli nel capoluogo. Ieri hanno parlato alcuni testi dell’accusa: un carabiniere, un finanziere e una donna che ha riferito di alcuni tentativi di estorsione. Udienza rinviata al 16 maggio 2013.
16 Maggio 2013. ma si, venite a delinquere a latina. la magistratura locale ha tanto di quelle cose da fare che i processi, soprattutto quelli di un certo spessore, possono anche aspettare.
16 Maggio 2013 ??? ma si, venite a delinquere a latina. la magistratura locale ha tanto di quelle cose da fare che i processi, soprattutto quelli di un certo spessore, possono anche aspettare.
Il giudice ordina di ascoltare i Ciarelli. E’ uscito un loro CD o sono a XFactor?