TERRACINA, SEQUESTRATO IL GREEN VILLAGE: SETTE INDAGATI

26/03/2010 di

di FABIO COCCIA *

Scattano i sigilli e sette persone sono indagate, tra le quali tre dirigenti del Comune di Terracina. Ieri gli uomini del Nipaf insieme ai carabinieri hanno sequestrato la mega lottizzazione denominata Green Village situata al chilometro 10,300 della provinciale per San Felice Circeo. Oltre diecimila metri quadrati destinati a strutture turistico-alberghiere.


Un progetto passato attraverso lo sportello unico per la attività produttive in variante al piano regolatore che prevedeva per quell’area parcheggi e sedi stradali. La variante venne anche approvata dal consiglio comunale con la previsione della cessione di un immobile al Comune da parte dei costruttori e proprietari in cambio di spazi che nel piano erano destinati all’utilizzo pubblico. E fin qui tutto ok non fosse che poco prima di Natale dello scorso anno il nucleo investigativo della forestale insieme agli uomini dell’Arma su richiesta della procura di Latina aveva iniziato a indagare sui lavori e sugli atti amministrativi che li avevano autorizzati. Bocche cucite sugli esiti ma tante furono le ipotesi di violazione.

Ieri è arrivato puntuale il sequestro. Nel registro degli indagati sono finite sette persone, tre dirigenti comunali, il responsabile dei lavori e tre tecnici della ditta costruttrice. Il reato ipotizzato è abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva in concorso. C’è chi avrebbe autorizzato i lavori non rispettando i parametri di costruzione nella fascia dei trecento metri dal mare. C’è un coefficiente di edificabilità minimo se si vuole costruire entro quella fascia e non sarebbe stato rispettato da nessuno, amministratori e privati. E poi ci sarebbe una seconda violazione che riguarda la mancanza del parere vincolante di un ente al progetto. Ma questa è tutta da verificare. Di sicuro ci sono gli indagati e il sequestro. Si tratta di un progetto che vale milioni di euro. I lavori erano già in stato di avanzamento.

Il Green Village doveva essere un vero e proprio villaggio turistico a pochi metri dal mare. Forse troppo pochi. Al suo interno erano previsti ristoranti, alberghi, aree ludiche, persino un asilo tutto comunale frutto di una convenzione che era parte integrante del progetto e prevedeva la donazione di un immobile da parte della società costruttrice in cambio di volumetrie destinate a spazi pubblici. Per ora su tutto questo è stato messa una pietra sopra. (* Fonte: Il Messaggero 26-03-2010)

 

  1. per me e’ sbagliato fermare i lavori perche sono rimasti fermi padri di famiglia e poi dicono che c’e’ disoccupazione

  2. Dispiace che le famiglie rimangono senza lavoro ma la disoccupazione viene creata anche da imprenditori farabutti che prendono soldi dallo Stato e poi scappano.