OMICIDIO BUONAMANO, DI SILVIO NON PARLA. ESAME DEL DNA
Giuseppe Di Silvio, detto Romolo, resta in silenzio davanti al gip Tiziana Coccoluto. Stamani l’interrogatorio di garanzia in carcere per l’uomo accusato dell’omicidio di Fabio Buonamano insieme al nipote Costantino Di Silvio (detto Patatone) che resta latitante. Romolo ha accettato di sottoporsi all’esame del Dna che sarà confrontato con le tracce trovate sul luogo del delitto, in particolare con il cappellino trovato in via Monte Lupone.
Giuseppe Romolo Di Silvio
Quando è stato arrestato, sabato all’alba, l’uomo si trovava nel quartiere San Silvestro Vecchio di Cassino, una zona abitata da numerose famiglie di etnia rom. Era in casa di alcuni parenti della moglie che vivono lì. La casa è stata circondata da una quarantina di agenti, poi il blitz e il tentativo di fuga di Di Silvio che ha tentato di scavalcare una recinzione. L’uomo è difeso dagli avvocati Carlo Alberto Melegari e Giuseppe Poscia. Per Giuseppe Romolo Di Silvio è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare dal gip del Tribunale di Latina Tiziana Coccoluto il 22 febbraio su richiesta del pm Marco Giancristofaro.
Risulta invece ancora latitante Costantino Di Silvio, detto “Patatone”, il 28enne visto con Fabio Buonamano poco prima che venisse ucciso. Anche lui è stato colpito da un’ordinanza di custodia cautelare. Le auto di entrambi erano state sequestrate e analizzate dalla polizia scientifica ma non hanno evidenziato tracce di sangue.
Gli investigatori hanno in mano alcuni indizi: un cappello (secondo l’accusa di Romolo) che è stato lasciato sul luogo del delitto Buonamano, alcune telefonate intercettate (in cui si parla proprio di quel cappello) e la testimonianza di un poliziotto che avrebbe visto l’auto di Romolo Di Silvio alle 19,30 nei pressi del luogo del delitto.
Altri articoli:
i loro avvocati sono piu delinquenti di questi parassiti,che difendono 2 assassini con tanto di prove…vi prego magistrati fateci le chiavi di cioccolata, sono la rovina della citt