Morti alla Goodyear, nuovo processo

Nuovo processo alla Goodyear per gli operai dello stabilimento di Cisterna deceduti, secondo l’accusa, a causa dell’esposizione a polveri carcerogene. Dopo il primo processo che portò a condanne per 21 anni di reclusione e al risarcimento danni, il sostituto procuratore Gregorio Capasso, è andato avanti contestando altri decessi avvenuti negli anni successivi.
Da qui la nascita di altri due filoni d’inchiesta, Goodyear bis e ter, che ora confluiranno quindi in un unico processo. Sotto accusa altri dirigenti per un totale di dodici persone, una delle quali nel frattempo è deceduta. Il gip Laura Matilde Campoli ha rinviato tutti a giudizio e ha fissato la prima udienza al 25 marzo di fronte al giudice monocratico Lorenzo Ferri. Le contestazioni sono omicidio colposo plurimo e lesioni aggravate.
Nell’udienza di maggio il giudice Nicola Iansiti aveva già rinviato a giudizio tre persone: Antonio Corsi, legale rappresentante della Goodyear Italia, Pierdonato Palusci che ricoprì la stessa carica prima di lui e Adalberto Muraglia, direttore dello stabilimento dal 1995 al 1999. Per gli altri otto indagati, tutti stranieri, erano stati rimessi gli atti al pm solo per effettuare la traduzione in inglese e poi notificare l’avviso di conclusioni indagini.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.