Nuovo attacco al Villaggio della Legalità, distrutte le telecamere

Ennesimo atto vandalico nei confronti del Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, bene confiscato affidato a Libera. Ieri sera, riferisce Libera, ignoti sono entrati nella struttura di circa quatto ettari di Borgo Sabotino, in provincia di Latina, e hanno distrutto le quattro telecamere di videosorveglianza che monitorano gli ingressi e la struttura.
Le telecamere molto probabilmente distrutte con delle mazze, prima avevano registrato l’ingresso di una macchina all’interno della struttura e dopo pochi minuti la telecamera si spegne oggetto dell’atto vandalico.
Rilevato anche il tentativo di sfasciare una vetrata della struttura. L’atto vandalico segue i continui tentativi di entrata nei giorni scorsi di persone incappucciate all’interno della struttura come evidenziate dalla registrazione dalle telecamere e prontamente segnalate. «Nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare l’ impegno delle tante realtà associative del posto che insieme con fatica, passione e responsabilità stanno portando avanti percorsi di democrazia e di giustizia sociale», commenta Gabriella Stramaccioni, direttrice nazionale di Libera.
Il Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, intitolato a Serafino Famà, avvocato catanese ucciso dalla mafia già nell’ottobre del 2011 fu oggetto di un atto grave: ignoti distrussero completamente il centro, furono distrutti computer, impianti elettrici, amplificazioni e suppellettili. Furono distrutte anche le vetrate a picconate, con danni per migliaia di euro. Dopo gli interventi di ripristino, il bene confiscato ha ospitato quest’estate numerosi campi di volontariato con centinaia di giovani provenienti da tutt’Italia che hanno promosso iniziative, incontri, proiezioni di film, interventi di ristrutturazione. Nel luglio scorso il campo ha ospitato anche il secondo raduno nazionale dei Giovani di Libera.
Massima solidarietà a questa associazione per questo vile attentanto. Ora possiamo organizzare nuovamente una fiaccolata per la Legalità e partecipare ancora più numerosi, ma bisogna avere il coraggio di non invitare Sindaco, Vice Sindaco e Presidente della Provincia e qualora si presentassero allontanarli come persone non gradite.Per fare questo gesto bisogna “non avere paura”, perchè come diceva Giovanni Falcone “chi non ha paura muore una volta soltanto, chi ha paura muore tutti i giorni”. Ed in questa città dove viene sepolto quotidianamente il Coraggio e la città è stata lasciata in mano alla criminalità organizzata ed al malaffare, c’è molto da meditare.Bisogna avere il coraggio di dire che Sindaco e ViceSindaco erano precedentemente Assesori ai servizi sociali quando note famiglie Rom percepivano anche sussidi dal Comune, prima che il Dott. Tatarelli facessse piazza pulita…ora con quale faccia si presentano ad una eventuale marcia per la LEGALITA’?
Speriamo che prima o poi si faccia chiarezza sui rapporti tra politica e “quelle note famiglie” di cui parla Bastian.
Sappiamo da subito che ci vuole l’azione della magistratura.
A 20 anni da tangentopoli la politica italiana a tutti i livelli non è in grado di autoriformarsi.