Tenta di impiccarsi nel suo ufficio, salvato da un collega
Ha tentato di uccidersi impiccandosi nel suo ufficio a Sonnino. Un dipendente del Consorzio di Bonifica è stato salvato da un collega che fortunatamente è rientrato in ufficio appena in tempo per evitare la tragedia.
Alla base del tentativo di suicidio – scrive Il Messaggero – ci sarebbero una serie di problemi legati al lavoro: l’uomo, un tecnico idrovorista di 50 anni, è stato trasferito solo due mesi fa dall’impianto di Valmontorio a un altro impianto nei pressi di Sonnino. Un trasferimento vissuto come una sorta di punizione, visto che l’uomo è in causa con il Consorzio per il mancato riconoscimento di una qualifica dopo la recente modifica del contratto e visto che ha ricevuto lo sfratto dall’attuale abitazione. Una questione aperta che avrebbe provocato molti problemi a livello psicologico, tanto da far cadere il lavoratore sull’orlo della depressione.
La rappresentanza sindacale «Filbi» ha presentato un esposto alla Asl e al dipartimento di sicurezza sui posti di lavoro segnalando la circostanza del tentato suicidio.
chi perde il lavoro?chi ha dovuto chiudere un attività perchè schiacciato dallo stato?rispetto il dolore e lo stato fisico e mentale di chi ha provato a fare il folle gesto,ma i sindacati sempre pronti a fare gli avvocati delle cause perse dovrebbero vergognarsi.
avvoltoi….la Asl che dovrebbe fare? Ma pensassero a fare i forti coi forti piuttosto