MULTE E AUTOVELOX, IN PREFETTURA QUASI 40.000 RICORSI

20/02/2010 di

Presentare un ricorso al giudice di Pace contro una multa ora costa 30 euro? Tutti si rivolgono in Prefettura dove si sono accumulati quasi 40.000 ricorsi.

Il Comitato di Presidenza della Consulta Provinciale Utenti e Consumatori di Latina, composto nell’occasione dal Presidente Antonio Bottoni di Contribuenti.it, da Antonio Villano di Lega Consumatori e da Massimo Cusumano del Codacons, è stato intanto ricevuto da Caterina Amato, Viceprefetto vicario di Latina.

L’incontro è stato richiesto dalla Consulta al Prefetto per sottoporgli le diverse problematiche sollevate da alcuni autovelox in funzione nel territorio provinciale. A tal riguardo, particolare attenzione la Consulta ha riservato all’autovelox installato lo scorso anno dal Comune di Sezze sulla S.R. 156 dei Monti Lepini, in quanto il funzionamento di tale apparato suscita non pochi dubbi e perplessità per diversi motivi, non ultimo quello del mancato rispetto delle prescrizioni che il Codice della Strada pone agli enti che adottano tali apparecchi, specialmente per ciò che concerne la cartellonistica che deve costituirne il preavviso per gli automobilisti.

“La normativa in proposito – spiegano le associazioni dei consumatori – è chiara, e la Circolare Maroni dell’agosto 2009 lo ha ribadito con puntualità, prescrivendo, infatti, che gli autovelox siano utilizzati quali deterrenti contro l’eccessiva velocità e che non divengano uno strumento per rimpinguare le casse dei comuni nel rispetto del principio che, in materia, le infrazioni, per quanto possibile, devono essere soprattutto prevenute.

Il Consiglio di presidenza della Consulta ha tenuto a precisare che ritiene doveroso il controllo, anche severo, della velocità dei vari organi di polizia, per la pericolosità delle strade pontine, che ogni anno causano un tale numero di morti che le pongono ai primi posti delle classifiche nazionali. Tuttavia come il cittadino è tenuto a rispettare tutte le regole, nel caso specifico quelle relative al Codice della Strada, così pure le pubbliche amministrazioni, le quali debbono osservare le prescrizioni che lo stesso codice impone loro.

La dott.ssa Amato, appositamente delegata dal prefetto Antonio D’Acunto a trattare l’argomento, si è mostrata sensibile nei confronti di quanto le è stato rappresentato ed ha assicurato il suo interessamento al fine di approfondire la tematica insieme ai propri uffici, anche in attesa di un pronunciamento al riguardo da parte del Giudice di pace di Sezze, il quale, secondo quanto è stato riferito dalla dott.ssa Amato, ha richiesto alla Polizia Stradale una verifica generale sull’autovelox oggetto di così tante critiche, che stanno dando luogo ad una nutritissima serie di ricorsi sia al Prefetto che allo stesso Giudice di Pace”.