Frosinone e Latina, ira contro la fusione delle province

31/10/2012 di
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«Il decreto legge partorito oggi dal Governo se convertito si tradurrà in un aborto giuridico senza precedenti. In un solo colpo è stata cancellata la storia secolare di oltre quaranta provincie italiane e di quaranta capoluoghi, senza uno straccio di studio economico -sociale, per valutare le conseguenze catastrofiche sui territori locali». Lo afferma il sindaco di Frosinone, Nicola Ottaviani, commentando il riordino delle Province deciso dal governo Monti che, tra l’altro, per Frosinone prevede l’accorpamento con Latina.

«Entro un anno – aggiunge Ottaviani – rischiano di chiudere centinaia di uffici pubblici, come Prefetture, Questure, Commissariati, Comandi delle forze dell’ordine, Asl: enti che hanno generato finora una quota cospicua di prodotto interno lordo nelle nostre comunità locali, che si tradurrà nella perdita di ulteriori posti di lavoro anche nell’indotto privato». Secondo il sindaco del capoluogo ciociaro, «la situazione di Frosinone, sia come Provincia sia come capoluogo, è addirittura paradossale, in quanto pur avendo i requisiti di estensione territoriale e di popolazione per garantire l’autosufficienza, sarà soppressa a seguito dell’assenza degli stessi requisiti per la Provincia di Latina».

L’IRA DI CUSANI. “Le nuove circoscrizioni – scrive Cusani in un lungo intervento – che nasceranno dalle ceneri dell’accorpamento avranno dimensioni ingestibili da parte di una governance lontana dalla gente: nel Lazio genererà una maxi provincia da 1.053.859 abitanti, distribuiti su 124 comuni, insistenti su 5.495 km/q, pari alla regione Liguria, capace di generare un Pil annuo pari a 24.317 milioni di euro il che equivale a dire una produzione superiore a quella della regione Umbria (21.623) quasi pari a quella della regione Abruzzo (28.371); quasi quattro volte superiore a quella della regione Basilicata (6.479). Leciti pertanto appaiono i motivi di preoccupazione per l’assetto della nostra Regione e contenute nella manovra di riordino della quale il Ministro va fiero, ma che si rivela anche aggi, al varo del decreto che ne detterà i tempi, decisamente idonea a ridisegnare un assetto istituzionale capace di raccogliere le istanze del territorio e dare la giusta opportunità di crescita tanto alla Capitale, quanto alle realtà provinciali da rivisitarsi certamente in ragione del perseguimento di una maggiore razionalizzazione di spesa e competenze, ma guardando alla capacità di rispondere in modo organico alla loro rappresentatività territoriale e peculiarità storica, coniugando sviluppo sostenibile e sintesi territoriale. Il rigore, il contenimento delle spese, la razionalizzazione delle risorse sono i “temi dell’emergenza” che non può annichilire la portata del dibattito politico su riforme istituzionali serie e necessarie ad invertire la rotta. Serve una nuova fase istituzionale che rafforzi identità ed unità, consolidandone i punti di forza anche attraverso la distribuzione dei poteri in una nuova articolazione territoriale ed istituzionale in modo da rendere più efficiente ed efficace l’azione amministrativa dei livelli istituzionali e sostenere al meglio i processi di rientro da una crisi che si paventa all’orizzonte inarrestabile. Il Ministro ha svolto i “compiti a casa”, cancellando le Giunte, fissando termini di scadenza come fossimo prodotti deperibili ancora una volta abdicando al delicato ruolo affidatogli: servire il Paese. Quanto mai inopportuno compiacersi di questo risultato” conclude Cusani.

  1. Opponiamoci a questa ennesima cavolata di questo governo che nessuno ha votato. Cosa possiamo fare?

  2. Ma con 2.000.000.000.000 di euro di debito pensiamo di salvarci senza vittime?? inutile qualsiasi discorso.tocca tagliare, ed il fatto che riorganizzino tutti gli uffici pubblici fermerà il classico magna magna che va avanti da secoli…ecco perché ai politici gli rode…

  3. Almeno quel criminale interdetto ai pubblici incarichi per due anni si leva da quella poltroncina RUBATA!

  4. Tutte le dovevano levare le provincie !!! Cos’é che non si può ripartire tra regione e comuni ? E poi da quando in qua provincie ed enti pubblici generano PIL ? Sono solo dei buchi senza fondo dove vanno a finire i nostri soldi !!!

  5. Sono d’accordo con Andrea.
    Meno soldi rubati al popolo.
    Meno amministratori che si gonfiano il portafogli a go-go.

  6. ma quale abolizione delle province!!!!!!e quelli come me che fine faranno???sotto i ponti?????

  7. Ma perché non si è pensato per ad abolire le regioni lasciando alle attuali provincie le proprie competenze?

  8. Dopo i tagli alle pensioni, sanità e istruzione il minino è tagliare le istituzioni mangi soldi. Il personale in eccesso verrà smaltito negli anni o con prepensionamenti credo o al massimo affidato a altri compiti temporanei, senza nuove assunzioni.

  9. non capisco quelli che si oppongono alla soppressione/fusione delle provincie. Ma avete capito che non ci sono piu’ soldi da sprecare?

  10. >aggiunge Ottaviani – rischiano di chiudere centinaia di uffici pubblici, come Prefetture, Questure, Commissariati, Comandi delle forze dell’ordine, Asl: enti che hanno generato finora una quota cospicua di prodotto interno lordo nelle nostre comunità locali

    …esattamente che tipo di prodotto interno lordo dovrebbero produrre questi enti e istituzioni?
    …forse voleva dire enti che hanno dato da mangiare a una fetta cospicua di parenti e “sistemati” vari? Allora si ha senso.

  11. Perchè non levano i partiti e tutti quei parlamentari inutili da 30.000euro a mese…ogni mese si buttano tanti di quei soldi per partiti e auto blu ma loro non si levano l’oro da sotto i denti..

    Per l’accoppamento della provincia per me è indifferente alla fine se devo scegliere il capoluogo o la provincia preferisco il capoluogo..dove sarebbe la città con tutti i servizi maggiori..
    La provincia è un’orientamento geografico e qualche altra cosa di politica e poltrone ma niente piu, gli asili e altre competenze sono state date ai comuni quindi meglio capoluogo che provincia se bisogna scegliere…

  12. Rettifico, errore mio ho capito cosa intendeva Ottaviani con PIL.

    da Wikipedia:

    – Il PIL tratta tutte le transazioni come positive, cosicché entrano a farne parte, ad esempio, i danni provocati dai crimini (riciclaggio di denaro), dall’inquinamento, dalle catastrofi naturali. In questo modo il PIL non fa distinzione tra le attività che contribuiscono al benessere e quelle che lo diminuiscono: persino morire, con i servizi connessi ai funerali, fa crescere il PIL.

  13. Se alla fine verrà approvato vuol dire che la politica e’ d’accordo, quindi non gridiamo allo scandalo, l’attuale governo, seppure non rappresentativo del popolo sovrano, ha i voti in parlamento da PD, pdl, udc, ecc.

  14. ottimo, il governo è pragmatico e non si fa intimorire da un cialtrone che convoca i dipendenti in un teatro per inscenare una protesta che non ha ragione di esistere: ora il decadimento di giunta e presidente poi un bel commissariamento (magari con il prefetto Frattasi…) e poi fra un anno le elezioni della nuova provincia, con la speranza che i Tiero, i Cusani, e Fioriti vari si accasino lontano dalla vita pubblica. La politica è spendersi per gli altri, non spendere i soldi che si rubano !

  15. Certo che questo Cusani non vuole proprio rassegnarsi a lasciare la poltrona. Per favore svegliatelo. Il suo dramma è che parla, parla, perché solo parlando s’illude di avere convinzioni. In questi ultimi tempi, si è tuffato in TV, sui giornali, ovunque ci fosse stato un modo per fare una dichiarazione insipida, che poi rispecchia l’eco di se stesso. E’ dura. Mi rivolgo a chi gli sta vicino: per favore aiutatelo a guardare in faccia la realtà. Poverino.

  16. italiani creduloni, la Legge dovrebbe entrare in vigore nel 2014, cioè mai! Nessun poltico è d’accordo, il Governo ha fatto questa manovra per ingannare i cittadini ed i mercati finanziari.
    Ma non solo, accorpare quindi eliminare parzialmente alcune realtà amministrative senza studi economici, logistici e geografici è impossibile.

  17. L’unica prospettiva auspicabile e’ che si torni al voto, sperando che arrivi subito il mese di aprile, così’ da legittimare una nuova classe politica, vicina ai problemi della gente. Nel corso dell’ultimo anno il governo attuale ha fatto tante cose, ma ha pure distrutto il potere d’acquisto delle famiglie, con tagli alla spesa sociale. Non abbiamo più’ bisogno di questi tecnici per sopravvivere, un solo minuto in più’ al governo ci renderebbe ancora di più’ poveri, dove solo il ricco avrebbe la possibilità’ di continuare a vivere. Basta, torniamo al governo politico, che in ogni modo e’ più’ vicino ai cittadini……

  18. Quindi secondo te cinico, dovremmo tenerci questi che stanno massacrando le famiglie, lo stato sociale….. Oppure pensi ad un’anarchia, dove il più’ forte mangia il debole….

  19. cinico, ma perche’ inesperti allo sbaraglio? sono cittadini comuni che si stanno mettendo in gioco per il bene del paese.

    vedi, e’ questo il danno piu’ grave che quelle manica di cialtroni che hanno governato finora hanno fatto: far credere alla gente comune che la politica e’ cosa loro.

    ma ti pare normale che uno come giorgio la malfa per esempio, sta in parlamento dal 72? DAL SETTANDADUE cinico! Dal 1972.

    e ti pare uno illuminato? uno che sta li’ a fare il bene del paese? cosa ha lui in piu’ di un giancarlo cancellieri (M5S)?

    io votero’ movimento 5 stelle con tutto che vivo all’estero da ormai 3 anni perche’ e’ l’unico partito politico credibile in grado di cambiare veramente le cose in un paese (che amo nonostante me ne sia andato) e che i soliti noti hanno portato allo sfascio.

  20. I campanili sono duri a morire. Il massimo sarebbe l’abolizione di TITTE le provincie, ma piuttosto ke niente … è meglio pouttosto!!!!!!

  21. Per me l’abolizione del 30% delle province è una via di mezzo inefficace che fa più danni che altro. Pochi spicci risparmiati, tanto casino procurato…

  22. In democrazia, seppure in questo tipo di democrazia, vorrei che sia il popolo sovrano ad eleggere il successore di Monti, condiviso un po’ da tutti. Se c’è emergenza si stravolgano le regole che in questi anni ci hanno portato a simili disastri, ma per favore diamo mandato al popolo di scegliere chi dovrà’ salvare il salvabile. Modestamente penso che chi si candida a guidare questa nazione avrà già fatto i suoi conti, quindi che ben venga un Renzi, un Bersani, un Vendola, un Alfano, ecc, l’importante e’ che sia scelto dal popolo, perché solo in questo caso potrà essere dalla parte della gente comune

  23. Caro Pasquino il tuo sarcastico commento non porta da nessuna parte, certo e’ che qualcuno lo dovrà pure tirare fuori l’una elettorale. Non di certo Monti che neanche si candida e non avrebbe neanche l’intenzione visto che poi scelto dal popolo dovrebbe essere più’ buono, invece ora è’ tutto più’ facile per lui essere duro visto che il popolo non lo ha voluto. Ero convinto di questa tua risposta, prima usi gentilezza condividendo e dandomi ragione, poi la butti in caciara e mi attacchi perché ho fatto i soliti nomi della politica, ma cosa vuoi che ti dica…… rimango convinta di quanto detto sinora! Stop ai commenti per me’!

  24. perdonami ma io sono sempre gentile con tutti perche rispetto le opinioni di tutti, e disprezzare certi nomi della politica non e buttarla in caciara come dici tu ma e un opinione.
    Mi dispiace per questa tua analisi ma sei tu che sei andata in contraddizione citando proprio certi elementi dei quali ne possiamo fare decisamente a meno.
    Detto questo, spero accetterai un virtuale caffe.
    Per quanto riguarda Monti, non so se si candidera’ o meno, ma per essere nominato premier, mi sembra che sia sufficiente avere l’ appoggio della maggioranza politica e questo puo accadere.
    Confermo quanto detto in precedenza, ritengo sia l’ unico ( per ora) in grado di evitare ulteriore recessione.
    Nel caso dovessero affacciarsi nuove figure, con basi solide ( magari Renzi, vedremo)magari rivedro la mia posizione.

    saluti

  25. @ Libellula
    la democrazia non nasce dal popolo, come le rivoluzioni politiche e sociali non nascono dal popolo, ma da una medio-alta borghesia, dove si trova un grado culturale superiore alla media della popolazione, visto che in italia non esiste o sembra non esserci una classe medio-alta per dare l’incipit il via al cambiamento e di conseguenza ricoprire cariche istituzionali, non credo che andando alle urne i cittadini siano in grado di saper scegliere il meglio, anche perchè il meglio non c’è.
    Sono certo che usciremo dalla crisi economica con sacrifici lacrime e sangue, sono altrettanto sicuro che non usciremo da un’altra crisi ancora peggiore e devastante, quella culturale.

  26. Perchè vi lamentate, dopo tanti anni, finalmente avremo avremo l’autostrada!!!!!!!!!!!!!!!.

  27. un pensiero a tutti i consiglieri che saranno disoccupati e che speriamo non si mettano a fare le rapine per campare.