Dimensionamento scolastico, scompare il dodicesimo circolo

25/10/2012 di
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Il ridimensionamento scolastico del Comune di Latina non piace alla consigliera comunale del Pd, nonché insegnante, Nicoletta Zuliani. “Dietro il piano di dimensionamento scolastico proposto dalla Provincia – afferma l’esponente democratica – ci sono o decisioni prese senza un percorso condiviso, quindi poco trasparenti, oppure decisioni prese con assoluta ignoranza rispetto ai bisogni del mondo della scuola del nostro territorio”.

Il piano di riordino prevede che entro luglio la Regione emani le linee guida per il dimensionamento, che vengono acquisite dalle scuole e dagli assessori di competenza a tutti i livelli. Ogni collegio dei docenti formula la propria proposta all’assessore all’istruzione del Comune, se si tratta di una scuola del primo ciclo, o all’assessore provinciale per tutti gli altri istituti. Con questo iter, è stato istituito il dodicesimo circolo, a capo del quale è stato nominato Sergio Andreatta, in qualità di commissario. Andreatta, insieme a tutti gli altri dirigenti di Istituti Comprensivi con l’assessore comunale, in una riunione del 25 settembre, aveva comunicato la decisione di mantenere questa situazione anche per il prossimo anno scolastico.

Tuttavia, quest’anno, nel documento diffuso dalla Provincia sul dimensionamento, il dodicesimo circolo scompare. Tutto ciò è un “segno evidente – attacca Zuliani – che anche laddove si accenni all’ascolto delle esigenze degli operatori del settore, è solo formale, perché le decisioni vengono prese altrove senza tener conto di quanto condiviso anche con l’assessore comunale all’istruzione. Ci saremmo aspettati una conferenza dei servizi e maggiore collaborazione interistituzionale  – conclude la consigliera democratica –, se i politici non sanno programmare un’offerta formativa qualificata, stiano lontani dalla scuola e abbiano l’umiltà di ascoltare chi invece è competente. È scandaloso asservire la scuola alle esigenze della politica e non degli studenti”.

  1. e figurati per quello che insegnano ne potevano chiudere anche tre o quattro di circoli e plessi scolastici compresi.

  2. Ha ragione la consigliera e collega Zuliani. Sono una insegnante della scuola primaria di B.go Faiti, che da quest’anno fa parte ed è sede del 12° I.C. di nuova istituzione. Abbiamo iniziato, docenti di ogni ordine,dirigente e personale ATA a lavorare con impegno e, perchè no, con entusiasmo, anche se non senza difficoltà per costruire una scuola nuova,

    tenendo conto delle realtà territoriali, facendo tesoro e cercando una sintesi tra quelle che sono state le eperienze passate di ogni plesso (proveniamo da istituzioni diverse). Ripeto e sottolineo, non è “una passeggiata”, ma è una occasione formidabile di crescita che coinvolge anche l’intera comunità (stiamo per eleggere il Consiglio di Istituto e abbiamo già eletto i rappresentanti nelle classi e nelle sezioni).Non vogliamo essere dichiarati sconfitti, e quindi perdenti ,sulla base di logiche che non hanno nulla a che fare con il ruolo formativo, educativo e didattico proprio della scuola. Non condannateci ad essere la” SCUOLA DEL NONOSTANTE”. Siamo stanchi di operare in una scuola inserita in un paese che “rema contro”. E nulla voglio qui dire a proposito di problemi che verrebbero a crearsi ai lavoratori tutti del 12° I.C. sul piano occupazionale, che però sarebbero notevoli. SALVIAMO IL 12° ISTITUTO COMPRENSIVO. SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA.

  3. “È scandaloso asservire la scuola alle esigenze della politica e non degli studenti”

    direi che è proprio questo il fallimento dell’istituzione scolastica pubblica e privata, una politica ignorante quindi debole che non riesce ad imporre un ruolo educativo alla scuola pubblica dove formare la coscienza civica dei futuri cittadini.

    Sappiamo tutti che la “scuola” da almeno 30 anni risulta vecchia stantia obsoleta nei metodi didattici, formativi e non solo, il risultato è sotto gli occhi di tutti, la degenerazione o regressione culturale avvenuta lentamente dalla ricostruzione post-bellica ad oggi si manifesta palesemente, acuendo la crisi in ogni strato sociale ed istituzionale del nostro Paese, etica, moralità, coscienza e rispetto delle regole sostituite da altra pseudo cultura indotta instillata per decenni da una classe politica e dirigente di scellerati e balordi, che in tacito accordo tra loro di governo in governo hanno tolto gradualmente l’unica e necessaria funzione istituzionale scolastica per far crescere e maturare in democrazia e civiltà un popolo una nazione!

    Cos’è la sQuola oggi? Un parcheggio per giovani, un ripiego lavorativo per molte persone, o doppio lavoro per liberi professionisti che hanno altro a cui pensare non certo all’insegnamento, un fiume di denaro pubblico impiegato per riscaldare vecchi e disastrati edifici spesso adattati a plessi scolastici, pagare il nutrito esercito di insegnanti di cui parte non all’altezza per ricoprire quel ruolo istituzionale fondamentale alla formazione dell’uomo o donna di domani.