Polverini sotto assedio: Lazio al voto entro il 2012

Da una parte il governo che mette in campo tutti gli strumenti a sua disposizione per accelerare la data del voto. Dall’altra il centrosinistra che mobilita i militanti nelle piazze. Alle spalle una maggioranza sempre meno compatta nel voler rimandare le urne. Renata Polverini però, almeno per ora, resiste. Vuole poter essere certa di emanare un decreto che non incontri ostacoli tecnici, che non sia a rischio ricorsi.
Ieri il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri le ha assicurato la massima collaborazione, forse anche la possibilità di un decreto ‘blindatò, benedetto dal Viminale. Mercoledì prossimo, a quanto si dice, si dovrebbero incontrare di nuovo. Ma il tempo per convocare le urne il 16 dicembre, come auspica il governo e come chiede a gran voce il centrosinistra, non è più tantissimo.
E l’opposizione, in testa il candidato alla Regione Nicola Zingaretti, non sta certo a guardare. A quanto pare infatti il presidente della Provincia di Roma avrebbe avuto un confronto con il suo ‘vicino di casà di Palazzo Valentini, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro che con Renata Polverini, dai tempi della battaglia per la discarica di Corcolle che condussero soli contro tutti, ha un buon rapporto. E Zingaretti e Pecoraro, al termine della conversazione, avrebbero condiviso l’idea, sulla scia della posizione espressa dal ministro Cancellieri, che non sussisterebbero più questioni tecniche ostative al voto in tempi stretti. E che quindi, come del resto non ha mai escluso il Viminale, sia possibile anche il voto entro l’anno.
Anche perchè il ministro ha garantito il suo sostegno sui nodi tecnici, tra cui c’è il tema delle Province da ridisegnare, ma anche probabilmente la legge elettorale. «Votando a 50 consiglieri – ha avvertito l’ ex assessore Donato Robilotta, del Nuovo Psi – resterebbe il listino a 14». Il Pd del Lazio guidato da Enrico Gasbarra, intanto, ha messo in moto la macchina: si parte il 17 ottobre da Piazza SS. Apostoli a Roma con una manifestazione «per la difesa del diritto al voto dei cittadini».
Nelle città di tutte le cinque province saranno allestiti ‘Presidi della Democrazià: «Tutti gli eletti, tutti i parlamentari – spiegano i segretari e i coordinatori – saranno in piazza per difendere la Costituzione e il diritto al voto che viene palesemente violato dalla destra e della presidente Polverini». Un appello che i democratici hanno allargato anche alle categorie produttive e ai sindacati. E il centrodestra? Non ha una posizione univoca, anzi. Polverini, mentre attende di avere tutti gli elementi sicuri per indire le urne, sta organizzando liste della sua fondazione Città Nuove per concorrere alle prossime consultazioni elettorali (e molti sono certi che pensi, per sè e i suoi più stretti collaboratori, a un approdo parlamentare). L’Udc sembra favorevole al voto nel 2013. La Destra di Francesco Storace, invece, insiste per votare subito. Ma è il Pdl il partito in questo momento più in ambasce. Una parte sembrerebbe propensa a ‘liberarsì della spina-Regione (su cui pesa la larga ombra di Franco Fiorito) il prima possibile, per concentrarsi su Comunali e Politiche. Sembra essere l’orientamento, oltre che di una parte di Forza Italia, anche di Gianni Alemanno. Oggi il sindaco di Roma l’ha lasciato intendere: «Io preferirei una data unica per tutte e tre le elezioni – ha spiegato – ma sembrerebbe che la data più probabile per andare al voto, per Comunali e Politiche, sia il 7 aprile».
se entro la fine dell’anno non viene eletta una Giunta si rischiano molte cose, una tra le tante ed importante è l’approvazione definitiva del PTPR sino ad oggi adottati dalle Amm. Pubbliche locali ma che entro dicembre la Regione deve approvarli per renderli effettivi e definitivi.
Cosa è il PTPR? Piano Territoriale Paesistico Regionle è uno strumento giuridico di pianificazione scientifica e tecnica del territorio che TUTELA e VALORIZZA l’AMBIENTE NATURALE ed ARTIFICIALE in quanto uniche bellezze e ricchezze presenti sul territorio.
Per fare un esempio è quello strumento legislativo che potrà fermare la speculazione edilizia all’Acciarella ed in tante altre zone della nostra Provincia e Regione.
Spero che questo non sia quel centrodestra sciatto che ancora una volta si fa riconoscere come incapace e devastatore del patrimonio paesistico, storico ed architettonico italiano.
“centrodestra,,,,,devastatore del patrimonio paesistico, storico ed architettonico italiano” Oooooooooooo….. sto centrodestra ha devastato l’italia!!! Madòòòòòò e le zekke del centrosinistra dove stavano nel frattempO??
Ma facce il piacere invece di generalizzare e vatti a vedere le speculazioni edilizie delle regioni rosse và….coop in primis