DENTIFRICI SOSPETTI, SEQUESTRI A LATINA

07/07/2007 di
Scattano i controlli anche in Italia
dopo il sequestro in Spagna di 100.000 tubi di dentifricio
contraffatti provenienti da paesi non europei. I carabinieri
della sanità Nas hanno infatti dato il via a sequestri a
campione su tutto il territorio nazionale: 20.000 le confezioni
sospette sequestrate oggi in 27 province, con il marchio Colgate
contraffatto e le etiochette in lingue diverse dall’italiano.
Al momento, però, sottolinea il ministero della Salute, non
si sa ancora se le partite di dentifricio siano tossiche o meno:
a stabilirlo saranno le analisi di laboratorio, affidate
all’Istituto superiore di sanità, ed i cui risultati sono
attesi per i primi giorni della prossima settimana.

 
– PRIME SEGNALAZIONI IN SPAGNA E CANADA: Le indagini sono
scattate in Italia all’indomani delle segnalazioni dalla Spagna,
dove sono stati ritirati dal commercio 100.000 dentifrici del
tipo Tri Leaf Spearmint, in una decina dei quali è stato trovato
dietilenglicolo, una sostanza tossica. Sempre nei giorni
scorsi, in alcuni dentifrici con lo stesso marchio, ma di tipo
diverso, sequestrati in Canada, era stato trovato un batterio
nocivo. In italia sono in corso controlli nei centri
commerciali, supermercati e piccoli esercizi commerciali e
riguardano dentifrici con il marchio Colgate che non abbiano le
indicazioni in lingua italiana e che in etichetta riportano come
luogo di produzione Brasile, Turchia, Sudafrica o Spagna.
 

– NAS SEQUESTRANO 20.000 CONFEZIONI IN 27 PROVINCE: I
Carabinieri dei Nas del Ministero della Salute hanno sequestrato
in via amministrativa quasi 20 mila confezioni di dentifricio a
marchio Colgate, di cui si sospetta una possibile
contraffazione, in 53 esercizi commerciali di vario genere in
diverse località nelle province di: Aosta, Brescia, Sondrio,
Cremona, Mantova, Genova, Milano, Varese, Padova, Torino,
Trento, Treviso, Bologna, Firenze, Prato, Latina, Livorno,
Parma, Reggio Emilia, Chieti, Roma, Sassari, Rieti, Bari, Reggio
Calabria, Cosenza. In un solo caso, in provincia di Caserta, si
è invece provveduto a un sequestro cautelativo di una partita
proveniente dalla Thailandia, in quanto le confezioni sospette
riportavano comunque le indicazioni sulla confezione in lingua
italiana come previsto dalla normativa vigente. Le confezioni
presentano etichette diverse in varie lingue straniere ma mai in
lingua italiana, tranne il caso citato di Caserta. La
provenienza dei prodotti sequestrati, afferma il ministero, «‚
molteplice (Medio Oriente, Asia, Sud America, Africa) e comunque
non dall’Unione Europea, tranne che in tre casi dove la
confezione risulterebbe proveniente dal Belgio, anche se la
dicitura è comunque in lingua straniera, contrariamente a
quanto previsto dalla normativa comunitaria che obbliga i
produttori ad apporre le indicazioni del prodotto nella lingua
del Paese di destinazione».
 

– PROSSIMA SETTIMANA RISULTATI SU TOSSICITÀ: I Nas hanno
inviato all’Istituto superiore di sanità 61 campioni delle
confezioni sequestrate per l’effettuazione delle analisi di
laboratorio volte a verificare l’eventuale presenza di agenti
nocivi per la salute. Al momento, afferma il ministero della
salute, «non è dato sapere se queste partite, al di là del
fatto di essere comunque non in regola sul piano amministrativo
con le norme commerciali, possano rappresentare anche un
pericolo per la salute. Saranno le analisi chimiche e
microbiologiche in corso a verificarlo, i cui risultati
sono attesi i primi giorni della prossima settimana».