Regione Lazio, ipotesi election day

26/09/2012 di
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È al momento un rebus quando si tornerà al voto nel Lazio. Se l’opposizione di centrosinistra preme per elezioni al più presto possibile, già a novembre, la presidente dimissionaria della Regione Lazio Renata Polverini sarebbe orientata, invece, a far coincidere il voto con le comunali di Roma e le politiche della prossima primavera. E se anche il sindaco Gianni Alemanno si è espresso in favore dell’election day, la decisione travalica le competenze locali. Non a caso ieri la Polverini ha detto che sulla questione election day si sarebbe confrontata con il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri. Che oggi si è detta possibilista.

«La presidente Polverini – ha ricordato la titolare del Viminale – ha tre mesi di tempo per indire le elezioni, è ancora presto. Bisogna rifletterci. Abbiamo tempo per ragionarci». I tempi così non sono sicuri, ma sono dettati da una serie di scadenze sancite dalle norme regionali e nazionali. E soprattutto dai tempi che la politica vorrà imprimere.

ELECTION DAY PREVISTO DA LEGGE: In realtà, è la Manovra finanziaria del 2011 (la legge 98 ‘Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziarià) a far pendere la bilancia verso l’election day, stabilendo che dal 2012 «le consultazioni elettorali per le elezioni dei sindaci, dei Presidenti delle province e delle regioni, dei Consigli comunali, provinciali e regionali, del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, si svolgono, compatibilmente con quanto previsto dai rispettivi ordinamenti, in un’unica data nell’arco dell’anno». La valutazione sarà comunque nelle mani del Consiglio dei ministri che dovrà decidere in merito, soppesando pro e contro. Il vantaggio immediato sarebbe quello di un consistente risparmio di risorse. Dall’altra parte, si tratterebbe di mantenere in vita per diversi mesi una giunta – quella laziale – con poteri limitati all’ordinaria amministrazione. In primavera è previsto il voto anche per le Regioni Friuli Venezia Giulia e Valle d’Aosta, oltre che per circa 600 Comuni. La finestra temporale per le amministrative è compresa tra il 15 aprile ed il 15 giugno.

PRIMO PASSO LETTERA DIMISSIONI: Intanto, per formalizzare le dimissioni, Renata Polverini dovrebbe darne comunicazione per lettera al presidente del Consiglio Mario Abbruzzese. A quanto si apprende, questa lettera non sarebbe ancora arrivata. Abbruzzese, una volta ricevuta la lettera, deve emettere il decreto di scioglimento del Consiglio. Stando ai tecnici della Pisana, non ci sarebbero limiti di tempo per varare il provvedimento, ma, una volta firmato, Polverini avrebbe 90 giorni di tempo per emettere il decreto che indice le elezioni e che assegna, sempre secondo i tecnici, i seggi alle singole circoscrizioni (che nel Lazio coincidono con le Province: ma cosa cambierà se alcune verranno abolite?).

TEMPI ELASTICI PER VOTO: Dalla data di emissione del decreto di indizione delle elezioni alla data delle urne vera e propria non c’è un tempo massimo, anche se prassi, convenienza e anche una sentenza della Corte costituzionale del 2003, vorrebbero tempi non esageratamente lunghi. C’è però un tempo minimo, che è di 45 giorni. La legge regionale numero 2 del 2005 recita infatti: «Nei casi di scioglimento del Consiglio regionale (…) si procede all’indizione delle nuove elezioni del Consiglio e del Presidente della Regione entro tre mesi. Le elezioni sono indette con decreto del Presidente della Regione». Nella legge nazionale numero 108 del 1968 (‘Norme per l’elezione dei consigli regionali delle Regioni a statuto normalè) si afferma poi che «i sindaci dei comuni della Regione ne danno notizia agli elettori con apposito manifesto che deve essere affisso quarantacinque giorni prima della data stabilita per le elezioni». Ma la prassi ha avuto anche tempi più lunghi: dopo le dimissioni da governatore di Piero Marrazzo, le elezioni furono indette con decreto il 26 gennaio 2010 e poi si tennero il 28 e 29 marzo 2010, circa due mesi dopo.

AL VOTO PER 70 CONSIGLIERI, SENZA TAGLI: Restano comunque aperte alcune questioni, come la proposta di legge di giunta sul taglio dei consiglieri da 70 a 50 e degli assessori da 16 a 10 (che è una modifica statutaria, e richiede quindi un doppio passaggio in aula con almeno 2 mesi di intervallo) e il passaggio dei vitalizi al sistema contributivo. Ci saranno i tempi tecnici, e soprattutto le condizioni politiche, per approvare questi due provvedimenti nella coda della legislatura? Per la riduzione degli assessori e dei consiglieri la Pisana potrebbe sempre secondo i tecnici addirittura essere obbligata perchè la Corte costituzionale ha respinto il ricorso del Lazio avverso la riduzione imposta dal governo.

  1. La Polverini deve solo stare zitta, non ha proprio più voce in capitolo. Tutta questa faccenda mi ha disgustato a tal punto che non so nemmeno se andrò a votare, al di là di quando saranno davvero le elezioni.

  2. Ahah ho letto oggi sui giornali che Cusani si vuole candidare per la poltrona della Ragione Lazio..Bè ha paura di rimanere sensa lavoro ora che le provincie andranno via si mette in opera per trovare un’altra sistemazione..Ma chi ti vota..

    Io voterò foglio bianco che nome devo mettere chi ispira fiducia ma dai stiamo anche a perdere tempo qui a commentare..Sono tutti uguali basta..Promesse promesse poi quando iniziano a vedere i soldi facili non ti conoscono piu..

  3. se non andrà più nessuno a votare, le cose cambierannno sul serio.
    io mi dimetto da cittadina

  4. beh, sono d accordo su fatto che alla data odierna, si sia governato in maniera truffaldina.
    Pero tutto ha una fine e qualcuno deve pur ricominciare.
    Ovviamente spero che si ricandidino anche quelli della vecchia classe politica, in maniera tale da subire almeno l onta del ridicolo,
    Ci sara’ pero’ anche qualcuno che magari potra’ diventare un buon statista ( non un politico che pensa a se, ma uno statista che pensi al popolo).
    Credo che nonostante le esperienze devastanti causate anche dalla nostra miopia ( qualcuno li ha votati) dovremmo assumere un atteggiamento di fiducia rivolto a chi abbia serie intenzioni di ricominciare, rispolverando quei valori che hanno permesso i ” veri miracoli” del passato, ma allo stesso modo, esprimere una veria e propria minaccia nei confronti di chi pensa di poter usare ancora la politica come una vincita personale al super enalotto.

    saluti, e……..docili con i “veri” ma cattivi con i ” falsi”

  5. disgusto per gli indegni consiglieri attuali, però bisogna ricominciare da zero ed andare assolutamente a votare, evitando le congreghe tipo “amici di Tiero” o di Cusani: nessuno ha bisogno di simili personaggi, se molti li voteranno tutti i discorsi fatti adesso saranno vani e…..semplicemente ruberanno persone diverse !