Teatro D’Annunzio, stagione affidata a coop romane

15/09/2012 di
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E’ stata affidata alla Atcl di Roma la stagione del teatro D’Annunzio. Dopo le polemiche sul bando, giudicato poco trasparente dal Pd, il Comune di Latina ha affidato la programmazione a un’associazione temporanea di imprese formata dall’Atcl di Roma al 60 per cento e dalla Coop Teatro Ghione, sempre di Roma, al 40 per cento. L’affidamento costerà in totale 60.000 euro.

Il programma prevede nove spettacoli più due fuori abbonamento. In cartellone «Puccini, d’arte e d’amore» con Giorgio Albertazzi, un omaggio al compositore e alle sue opere scritto e diretto da Giovanni De Feudis. In scena anche «La bisbetica domata» di William Shakespeare con Vanessa Gravina ed Edoardo Siravo per la regia di Armando Pugliese. Da un testo festoso, ricco di scambi di identità e manipolazioni linguistiche all’immensa metafora della condizione umana che propone «Re Lear» interpretato da Michele Placido che ne cura la regia insieme a Francesco Manetti. Bianca Guaccero e Francesco Venditti sono i protagonisti di «Vita da strega», un amore strampalato accompagnato dalla musica dal vivo per la regia di Armando Pugliese. Protagonisti di uno dei testi più famosi della drammaturgia saranno Geppy Gleijeses, Lello Arena e Marianella Bargigli che porteranno in scena «Miseria e nobiltà» di Eduardo Scarpetta. Vincenzo Salemme reciterà al D’Annunzio il suo dialogo immaginario «con il diavolo che è in noi senza averne tanta paura e ridere su noi stessi», scritto e diretto dallo stesso attore, dal titolo «Il diavolo custode», si tratta di uno dei due spettacoli proposti anche fuori abbonamento.

Il capolavoro di Pirandello «Il berretto a sonagli» per la regia di Francesco Bellomo sarà portato in scena da Pino Caruso. Mentre Luigi De Filippo interpreta e dirige «A che servono questi quattrini», una delle più divertenti commedie della tradizione napoletana di Armando Cucio. L’ultimo spettacolo in abbonamento è «La trappola» di Pirandello con Gabriele Lavia, il discorso interiore di un uomo che confessa la propria ossessione di essere umano ingabbiato dalle convenzioni. Fuori abbonamento oltre allo spettacolo di Salemme anche lo spettacolo musicale e teatrale con Massimo Ranieri «Chi nun tene curaggio nun se cocca ch’e femmene», che parla del coraggio da Viviani a De Filippo fino a De Andrè.

Gli abbonamenti costano dai 110 euro a 180 l’intero, mentre il ridotto da 90 a 160 euro. I biglietti per lo spettacolo di Massimo Ranieri da un minimo di 30 euro, nei palchi in galleria, a un massimo di 55, nel primo settore della platea. I restanti biglietti da 15 euro nel palchi in galleria a un massimo di 25 euro nel primo settore platea gli interi, ridotti da 12 a 22 euro.

  1. a Latina nessuno era in grado di creare un’associazione temporanea d’impresa ? e poi facciamo facile ironia sui sezzesi ed i ciociari…….
    dove sta la cultura a Latina, i giovani impegnati ? tutti a friggere pesce alla festa del PD ?

  2. Branduardi,Vecchioni,Nannini,Ruggeri,i Pooh,dovrebbero venire a suonare a Latina.Qui non viene mai nessuno.

  3. Un’altro schiaffo alla città da parte dell’incapacità amministrativa e gestionale di chi ci governa…

    La Fondazione Teatro, altro luogo di lottizzazione peracottara di Latina, che fine ha fatto? Non è dato sapersi.

    Che risultati ha avuto la stagione di Pernarella? Non è dato sapersi.

    Una città abbandonata al vecchio.

  4. ho visto un paio di spettacoli di Pernarella l’anno scorso ed erano notevoli e c’era tanta gente. perche non affidarlo ancora a lui?