Riprendono gli scavi a Montello, nessun fusto tossico

30/08/2012 di
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Continuano le operazioni di scavo nell’invaso “S0” delle discariche di Borgo Montello per appurare l’esistenza o meno di fusti tossici occultati sotto i rifiuti.

Alla presenza dei tecnici dell’Arpa Lazio, amministratori di Comune e Provincia, sono terminate quest’oggi altre tre perforazioni nei punti stabiliti proprio dai carotaggi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.

Il responso, così come è stato per il primo scavo ha fortunatamente escluso ogni spiacevole sorpresa. “La fase due degli scavi – ha spiegato il dottor Vincenzo Borelli del settore Ambiente del Comune di Latina, nonché membro dell’ufficio direzione dei lavori – prevedeva tre perforazioni in altrettanti punti dove erano state rilevate le anomalie magnetometriche.

Ebbene gli scavi hanno confermato la presenza di masse ferrose ma non riconducibili a fusti. In particolare nella sotto area denominata b1 è stata rilevata la presenza di pneumatici di camion, nella sotto area denominata b2 fili di ferro per la viticoltura, mentre nella terza sotto area denominata b3 un ammasso di reti metalliche oltre a pezzi di calcestruzzo armato. Gli scavi, che hanno raggiunto una profondità misurabile dai 3 agli oltre4 metri, pertanto hanno confermato la bontà dei carotaggi dell’istituto nazionale di vulcanologia che in quei punti avevano individuato con precisione la fonte magnetometrica ma che fortunatamente non è riconducibile a fusti”.

Nessun fusto dunque neanche al termine della fase due degli scavi, che in questi giorni in vista delle imminenti piogge subiranno un rallentamento per la messa in sicurezza ed impermeabilizzazione delle aree interessate dalle operazioni di scavo. Una pausa che probabilmente consentirà al tavolo della trasparenza istituito dall’amministrazione comunale di Latina, di fare il punto della situazione dopo le prime due fasi dei lavori con le associazioni ambientaliste e quelle dei cittadini. Tavolo della trasparenza, che così come confermato dall’assessore all’ambiente Fabrizio Cirilli, si riunirà il 20 di settembre presso la sala De Pasquale del palazzo comunale.

“Sarà la prima data utile per consentire a tutti i componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della situazione sui lavori. Per quanto riguarda l’esito di questa seconda fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per la terza ed ultima fase degli scavi”.

  1. …Nessun fusto…che strano,..ora i pentiti si sono inventato tutto..anche che ci sono dei cadaveri nei fusti tipo benzina, corpi di poveri immigrati dediti alla raccolta di pomodori che sparivano silenziosamente e silenziosamente si metterà a tacere ogni cosa…d’altra parte chi scava è società dei controllori e come premio..la moglie del Direttore della discarica è stata assunta presso la municipalizzata dei rifiuti di Latina con chiamata diretta..ma come diceva il buon Lucarelli….questa è un’altra storia!! VERGOGNA!!

  2. mi pare di ricordare che il pentito dichiarò che alcuni rifiuti tossici furono insabbiati nel lungomare di Sabaudia.. a questo punto allora peggio di noi poracci borgatari (Bainsizza Montello Santa Maria) ci stanno i vip che si fanno la vacanza al mare a Sabaudia.. (sarcasmo)

  3. Cosa vi aspettate da una società ( LTambiente) che non pubblica sul suo sito ufficiale
    l’ubicazione dei suoi impianti di smaltimento??? Dove vanno a finire i rifiuti??? Ma l’umido la carta la Plastica…mah mistero de LITTORIA

  4. Alla presenza dei tecnici dell’Arpa Lazio, amministratori di Comune e Provincia?
    Allora si Che stiamo al sicuro.!!!!!
    E Che fanno, si danno la zappa Sui piedi?
    Sembra DI assistere ad un film comico!!!
    Gli scavi si iniziano e si finiscono, non si Interrompono.

    INDOVINATE PERCHE’?