Marijuana tra il granturco, agricoltore si giustifica: “C’è crisi”

28/08/2012 di
piantagione-marijuana-terracina-49868254

Sembrava un normale campo di granturco in una delle tante aziende agricole, ma quello scoperto ieri dai finanzieri di Terracina a Borgo Faiti, aveva qualcosa di speciale.

Al centro del campo, infatti, ben protetto dalle fitte fila dei fusti di mais, era celata un’altra ben diversa coltivazione composta da 200 piante di marijuana alte oltre 2 metri, per un peso complessivo di circa 600 kg.

Data la vastità della piantagione (1000 metri quadri circa) e per evitare che qualcuno potesse dileguarsi nelle campagne attigue, l’intervento repressivo è stato condotto con il supporto di un elicottero della sezione aerea della guardia di finanza di Pratica di Mare che ha garantito una copertura dal cielo dell’intera area. Proprietario del fondo nonché responsabile della coltivazione «alternativa» è risultato G.A., un trentacinquenne agricoltore di Latina.

L’uomo, incensurato, all’arrivo dei militari non ha nascosto le proprie responsabilità spiegando la decisione di avviare l’illecita attività come un tentativo di superare la crisi economica del momento. Si stima che il raccolto avrebbe infatti fruttato sul mercato oltre mezzo milione di euro.

Le piante, tutte rigogliose e ben curate, ormai prossime alla completa maturazione e quasi pronte per il prezioso «raccolto» sono state estirpate su disposizione dell’autorità giudiziaria di latina e sottoposte a sequestro in attesa delle analisi chimiche sul principio attivo thc contenuto nelle foglie, per poi essere distrutte.

Il responsabile è stato tratto in arresto e condotto nel carcere di latina con la pesante accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti.  Le indagini delle fiamme gialle di Terracina proseguiranno per verificare se l’avventato contadino abbia
fatto tutto da solo o se lo stesso sia una pedina di una più vasta organizzazione criminale che avrebbe commissionato la coltivazione illecita e curato le fasi successive al raccolto dell’«erba» sino allo spaccio ai consumatori finali. tale circostanza non è da escludere anche in relazione ai recenti episodi delittuosi che hanno interessato l’area pontina e che appaiono indicativi del livello di infiltrazione criminale del territorio.

  1. un momumento a quest’uomo!!! (solo per la risposta) non per altro illecito…

  2. Lui in galera, e agli assassini danno gli arresti domiciliari… Che bel paese che è l’Italia…

  3. in effetti c’è crisi ma adesso non è peggio per lo sprovveduto agricoltore?

  4. RIDATECI L’ERBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  5. mi fa quasi tenerezza
    C***o però, pure arrestarlo ??!?! mah, “lex sed dura lex”….anche se stavolta un okkio potevano chiuderlo

  6. ma perche dovevano chiude un occhio? avrebbe venduto droga ( non credo l’avrebbe spacciata lui) a qualche organizzazione, che avrebbe lei si spacciato e si sarebbe arricchita facendo del male a dei ragazzi (stupidi visto che la usano). non e’ uno stinco di santo..

  7. ma do sta scritto che l’erba fa male!!l’erba nn fa male informatevi bene!è tutto il contorno che fa male!legalizzandola si starebbe molto mejo,ve lo dice che nn è un fumatore,siete sempre piu infelici quando leggo i vostri commenti,fate di piu l’amore e magari siete pure persone che bevono e che fumano che è peggio della droga!!!!imparate e informatevi bene!!!!

  8. C’è coltivazione e coltivazione.
    Leggo su un’altra testta on-line di un tizio che coltivava UNA pianta di marijuana in giardino: denunciato (non so se ingabbiato).
    E questo è Giovanardi e Fini (quello beccato dalle Jene che gli tamponavano il “sudore”).