Camorrista ucciso, si costituisce un latitante che teme i killer

Si è consegnato in commissariato, a Secondigliano poche ore dopo l’omicidio del boss Gaetano Marino avvenuto sul lungomare di Terracina. Si tratta di Gianluca Giugliano di 31 anni, presunto appartenente al clan degli scissionisti di Scampia. Giugliano era ricercato da tempo.
Ma, in base a quanto appreso da fonti investigative Giugliano starebbe parlando e svelando i retroscena dell’omicidio di Gaetano Marino, uno dei capi della cosca degli scissionisti, imparentato con Gennaro Marino, fondatore della cosca nata in contrapposizione al clan capeggiato da Paolo Di Lauro detto Ciruzzo ò milionario.
Pare che Giugliano abbia espresso agli investigatori la forte preoccupazione di essere finito anche nel mirino dei killer.
L’indagine sull’omicidio Marino la sta svolgendo la Squadra mobile di Latina ma è evidente agli investigatori che l’ordine di ucciderlo partito da Napoli e con più precisione dai clan di Scampia e Secondigliano. Infatti, Giugliano è stato preso in «carico» (come si dice in gergo poliziesco) dagli agenti della Squadra mobile di Napoli. Top secret le sue dichiarazioni.
Sembrerebbe che il latitante stia rivelando agli investigatori napoletani i retroscena dell’omicidio di Gaetano Marino.
L’ordine di ucciderlo infatti sarebbe arrivato dal clan Vanella-grassi, detti ‘i giratì, ovvero gli scissionisti degli scissionisti che starebbero acquisendo un peso sempre maggiore nell’ambito del traffico della droga nei quartieri a nord di Napoli.
Giugliano avrebbe anche rivelato che la decisione di eliminare Gaetano Marino sarebbe stata presa al termine di un summit tenutosi in quella che viene considerata la roccaforte dei Vanella-Grassi: le cosiddette case celesti, una delle piazze di spaccio più importanti non solo di Scampia, ma di tutto il sud d’Italia. Nonostante i continui blitz della polizia le case celesti sembrano una roccaforte quasi invincibile.
La Squadra mobile di Napoli dal giorno dell’omicidio di Marino ha eseguito decine di perquisizioni nelle abitazioni dei camorristi di Scampia e Secondigliano. Si cercano indizi che portino ai partecipanti alla spedizione punitiva di Terracina.
buttate via la chiave!!!
Questi sono i cancri dell’Italia. Impiccateli con tutti i loro famigliari. Nessuno escluso. E Vedrete che le cose in Italia, sul lato economico, andranno meglio.
fino a quando si eliminano tra loro non mi interessa niente…. prego continuate pure…..!!!!!
Vorrei far riflettere su una cosa, questo non teme la giustizia italiana, ma la giustizia della mafia. Riflettete gente, ormai la giustizia italiana è diventata una barzeletta, degna di essere pubblicata su qualche libro del genere.
che si sparassero tutti tra di loro a vicenda. Bella pulizia.
Ora si capisce perchè gli zingari son oandati via da napoli e dal su italia e vengon oa fare i galletti qui trovando terreno fertile..Li erano considerati nomadi a tutti gli effetti e messi su strada…Bhe qui ci sono state le amministrazioni che gli hanno concesso case popolari e terreni fanno bene a fare figli..avanti su..e noi lavoriamo..
E’ evidente che li a Napoli anche la polizia è d’accordo con la mafia non avrebbe senso sennò lasciare tutto quello spaccio di droga..Lo hanno detto poco fa che si sa che ci sono i camorristi si sa che cè lo spaccio s isa che ci sono le estorzioni…E allora se si sa perchè non mandate l’esercito e fate piazza pulita invece di girare pattugliare e chiudere gli occhi..E dai su!!!!
La politica non interviene in modo massicio perchè in mezzo a loro ci sono più delinquenti che gente onesta. Ma come si fa ad approvare leggi contro la delinquenza organizzata, quanto nel nostro parlamento, albergano centinaia di delinquenti. Ma vi pare che questi filibustieri si fanno leggi che vanno contro i loro interessi. Questi vogliono il loro consenso in cambio di appalti e se ne fregano dei cittadini onesti che pagano le tasse.