Cimitero di Terracina senza personale. “Il cadavere di suo marito lo sposti da sola”

Il personale non c’è, la salma del marito morto suicida deve spostarla da sola. Succede al cimitero di Terracina.

La salma è rimasta oltre due ore sul bancone, prima di tornare nella cella frigorifera. Si tratta dell’imprenditore di Segni che si è suicidato in auto a San Felice Circeo.

«Hanno chiesto a noi di spostare il corpo – racconta al Messaggero Carla, la moglie del defunto – Non si può né soffrire né piangere in pace». Il magistrato Cristina Pigozzo ha disposto l’autopsia sulla salma ma nessuno degli addetti comunali ne era a conoscenza. E’ stato lo stesso custode insieme a un passante a predisporre il corpo sul bancone affinché il medico legale potesse procedere. Una volta terminata l’autopsia però non c’era personale per riportare il defunto nella cella frigorifera.

«Abbiamo avvisato tutti, anche le forze dell’ordine dell’ulteriore dramma che stavamo vivendo, ma nessuno è intervenuto – continuano i parenti dell’uomo – Il custode piangendo si è messo a disposizione. La disorganizzazione è totale, mancavano anche le schede per il medico legale».

«C’è stata una cattiva comunicazione che ricade sull’addetto comunale o sul Procuratore – spiega l’assessore ai servizi cimiteriali Pierpaolo Marcuzzi – Una volta avvisata la ditta «Paradiso», alcuni operai sono arrivati nel camposanto di via Anxur e tutto è stato risolto». Problema “risolto” nella più totale vergogna.