STRISCE BLU, IN CENTRO I PRIMI POSTI VUOTI

02/12/2009 di

di LAURA PESINO *

Centro cittadino, ore nove di mattina. Non sarà una casualità se in molte vie nel cuore della città, fino a due giorni fa prese d’assalto per la sosta gratuita, si notano più posti liberi del solito. Piove il primo giorno dell’entrata in vigore del piano sosta, eppure, evidentemente, più di qualcuno decide comunque di fare due passi a piedi.

Via Toti, via Pio VI, viale Italia, Piazza Quadrata, viale dello Statuto e via Neghelli, insieme alla strada che costeggia i giardini pubblici sono insolitamente meno affollate di auto. In via Battisti, viale Mazzini, Piazza Dante e tutta la zona intorno al tribunale qualche automobilista preferisce piuttosto lasciare l’auto in doppia fila, contando sul fatto che ci siano molte meno probabilità che passi un vigile urbano di un ausiliario del traffico. Al contrario, trovare un posto auto libero nelle aree sosta al di fuori dell’anello della circonvallazione rimaste gratuite è un’ardua impresa. Scoppiano i parcheggi del palazzetto dello sport e di Piazzale Prampolini, tutte piene le stradine più interne della zona dello stadio e delle autolinee e anche le vie dietro l’ospedale, prese d’assalto dalla mattina presto fino al tardo pomeriggio. E’ solo il primo giorno delle nuove strisce blu, troppo presto per avere un quadro della situazione, ma i cittadini dimostrano tutta l’intenzione di correre ai ripari pur di non pagare. E c’è già chi preannuncia un tracollo per i commercianti del centro.

Tra tutti quelli che ieri hanno varcato con la propria auto il perimetro della circonvallazione, i più disciplinati e ligi al dovere hanno regolarmente pagato ed esposto il ticket per la sosta, i più recalcitranti hanno preferito sfidare la sorte e abbandonare l’auto in doppia fila, molti hanno invece approfittato della tolleranza promessa dall’amministrazione comunale: niente verbali per i primi giorni, ma solo “avvisi di cortesia”. E ieri ne sono fioccati a decine. Ne parlano gli impiegati che prendono un caffè al bar e le signore in fila alla cassa del supermercato. C’è chi chiede informazioni, chi si lamenta e chi annuncia chiaramente di aver aderito allo sciopero della sosta lanciato sul social network Facebook nei giorni scorsi. Ai disagi lamentati dai cittadini, Urbania replica che si stanno definendo gli ultimi dettagli. Arriveranno le informazioni, i cartelli e le colonnine in ogni punto della città. Il sindaco invece esorta le associazioni, come Agronauta ricevuta ieri in Comune, a presentare le proprie proposte. Certo è che il piano sosta non mette d’accordo nessuno, come dimostrano le petizioni popolari che si moltiplicano insieme alle polemiche. Ieri è stata la volta dell’azione di protesta del gruppo politico di Casapound, che di notte ha incappucciato con sacchi neri le nuove colonnine dei parcometri del centro.

Le proposte. C’è una gran fretta di dare risposte ai cittadini in commissione viabilità. Con le proteste arrivate da ogni parte della città e con lo spettro di una manifestazione popolare organizzata per venerdì dal Pd, tra la maggioranza c’è premura di rimediare agli errori. Così la discussione sul piano sosta si riapre e sul tavolo dei commissari approdano i correttivi approntati nelle ultime ore. La maggioranza, con l’assessore Patrizia Fanti e il presidente di commissione Giovanni Di Giorgi, presenta un documento, che nel dettaglio indica: il ripristino (già accordato) della sosta libera nelle aree esterne alla circonvallazione; la realizzazione di parcheggi gratuiti sul terreno ex Orsal, dietro la facoltà di Medicina e perfino nell’area del mercato settimanale; l’equiparazione dei politici a qualunque lavoratore del centro (con abbonamenti di 24 euro mensili); la possibilità per i residenti che abitano nelle vie di confine dei quatto quadranti di sostare su entrambi i lati della carreggiata; l’introduzione dell’abbonamento rosa per donne in gravidanza; l’implementazione di posti gratuiti per motocicli e mini car; l’introduzione della tariffa di 30 minuti e dell’abbonamento semestrale e infine la possibilità per i dipendenti di richiedere l’abbonamento mensile agevolato con la semplice certificazione del datore di lavoro da presentare direttamente a Urbania. Dopo una lunga discussione si decide di approvare una proposta dal consigliere del Pd Antonio Cozzolino, che prevede di far pagare ai lavoratori del centro un abbonamento mensile di 10 euro solo per il proprio settore di appartenenza o di 24 al mese (esteso anche ai residenti) per l’intero ring della circonvallazione. A Maurizio Mansutti e Mauro Visari del Pd, che chiedono entro quali margini sia possibile modificare il piano sosta, replica il segretario generale Mario Taglialatela: non oltre il 10% per gli stalli, mentre per le tariffe è necessario che non si alteri l’importo complessivo dell’introito, per evitare di mettere a rischio l’intera gara d’appalto. I conti sono dunque tutti da rifare e l’intero pacchetto, in attesa di approdare in consiglio comunale per il via libera, sarà sottoposto in via preliminare a Urbania. In sostanza per le modifiche bisognerà attendere ancora. «Un’ignobile farsa – commenta Visari – Si era partiti con la volontà di confronto, ma si è capito subito che il pacchetto presentato era chiuso».

La guerra delle strisce gialle. C’era e c’è ancora la guerra delle strisce blu, contro il centro città tutto a pagamento. Ma dalla guerra delle strisce blu a quella delle gialle il passo è stato breve. A lamentarsi sono tanti dipendenti, da quelli della Banca d’Italia a quelli degli enti pubblici, ma per ora il grido di rabbia più alto arriva dalla Provincia. Eppure le strisce gialle all’esterno del Palazzo di via Costa ci sono. «Sì, ma sono per i consiglieri provinciali, e a guai a chi ci parcheggia – raccontano alcuni dipendenti infuriati – le Guardie provinciali fanno subito le multe». Dunque consiglieri e assessori hanno il posto auto sicuro e non pagano nulla. «Infatti – commenta una signora – ma gli assessori non parcheggiano fuori, c’è il posto auto all’interno». Già, perché l’amministrazione provinciale ha un bel parcheggio, per 60-70 auto almeno. I dipendenti potrebbero pagare l’abbonamento per chi lavora in centro, ma nessuno si è preoccupato di stipulare con il Comune la convenzione che consentirebbe di pagare 24 euro al mese anziché 50 (anche se ora il problema sembra essere superato come viene spiegato in questa pagina). La loro rabbia sale: «Ma le sembra giusto che i dipendenti della Prefettura hanno le strisce gialle e possono parcheggiare lì, i carabinieri anche, e non per le auto di servizio ma le loro private, e noi dobbiamo pagare? Lo sa dove ho parcheggiato questa mattina? Non glielo dico, altrimenti ci vanno tutti, ma ho fatto una gran bella camminata». Forse sarebbe caso di pagare tutti, senza privilegi. (* fonte: Il Messaggero 02-12-2009)

  1. Ma!!! Non so dove questa destra eletta voglia arrivare. Fini sta remando contro Berlusconi, Zaccheo non fa altro che andare contro la popolazione, Acqualatina, Latina Ambiente, Cimitero privatizzato, Centro storico privatizzato. Io vi ho votato ma di sicuro non lo far

  2. Una cosa decente l’han fatta, han cercato, negli anni, di riportare la gente in centro.. con questa mossa faranno tutto il contrarioed il centro morira’ di nuovo.

  3. visto che i comuni hanno visti ridotti i trasferimenti dallo Stato relativi all’ICI abolita devono far cassa in qualche modo…. non paghiamo pi

  4. POSSIBILE MAI CHE VOI COM UNIST OGNI COSA CHE SUCCEDE DOVETE X FORZA METTERCI BERLUSCONI ?
    E … LO SO’ E’ IL VOSTRO INCUBO DA SEMPRE, MA FATEVENE 1 RAGIONE.
    E POI QUESTA STORIA DELLE STRISCE L’HANNO VOTATA TUTTI IN CONSIGLIO, ED ACCETTATA ANCHE DALL’OPPOSIZIONE.
    ORA INVECE CHE LA FRITTATA NON VA’ BENE INSORGONO TUTTI !!
    TROPPO TARDI PEONES.

  5. peone sarai tu e tutti quelli ad immagine e somiglianza del cavaliere. I comunisti non esistono pi