APRILIA, CITTADINI CONTRO LA TURBOGAS CHIEDONO UN INCONTRO CON IL PREFETTO

27/11/2009 di

«La Rete dei cittadini contro la Turbogas di Aprilia, alla luce degli atti emessi dal dirigente dell’Urbanistica del Comune di Aprilia, con cui sono state respinte, in modo motivato e nel rispetto della normativa vigente, la D.I.A. e la D.I.L. relative alla realizzazione della centrale turbogas, torna a chiedere un consiglio comunale ad hoc per affrontare la questione dell’avanzamento dei lavori da parte di Sorgenia in mancanza di certezze sulla regolarità degli stessi». È quanto si legge in una nota della ‘Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilià.

«Questo consiglio comunale ad hoc – prosegue la nota – potrebbe essere l’occasione per capire insieme, cittadinanza e amministrazione comunale, come affrontare questa anomalia. Infatti, nonostante sia chiaro che Sorgenia è carente sotto molti aspetti formali e legali relativi al suo progetto industriale, nel sito prosegue l’attività. La Rete si chiede come sia tollerabile che Sorgenia, che vanta un diritto acquisito grazie all’autorizzazione unica del Ministero dello Sviluppo economico, la cui validità è ora fortemente messa in dubbio dal fatto che questa autorizzazione si regge su una V.I.A. che a norma di legge è scaduta, non venga impedita nella prosecuzione di qualsiasi attività relativa alla realizzazione della centrale Turbogas in località Campo di Carne».

 «La Rete – prosegue – ripone fiducia nella collaborazione con il Comune, per evitare la costruzione di una centrale inutile all’economia locale e dannosa alla cittadinanza e al territorio apriliano e dei comuni limitrofi, ma continua a gran voce a chiedere che siano anche gli altri Enti coinvolti a prendere una posizione chiara rispetto a questa assurda anomalia, rispetto al ‘caso Aprilià».

«Scongiurare la costruzione di questo insensato e nocivo impianto industriale – sostiene la ‘Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilià – viste le palesi carenze di Sorgenia evidenziate dai suddetti atti del Dirigente all’Urbanistica di Aprilia, è possibile. La Rete persegue questo obiettivo in modo determinato chiedendo che la legge sia davvero uguale per tutti».  «La legge che tutela la salute dei cittadini – continua – la legge che impone a Sorgenia di avere tutte le carte in regola prima di poter realizzare questo impianto che decine di migliaia di persone non vogliono, perchè strumentale al solo profitto privato e pericoloso invece per la salute di tutti noi e delle future generazioni». «Per queste ragioni la Rete – conclude la nota – chiederà al Prefetto di Latina Bruno Frattasi un incontro cui sia presente anche una delegazione della società Sorgenia ed una delegazione del Comune di Aprilia. È giunto il momento di fare definitivamente chiarezza. È un diritto inalienabile di ogni cittadino».

  1. ancora non continuo a capire il senso di tuta questa protesta…vogliono a tutti i costi far passare una centrale a ciclo combinato come un danno per l;ambiente,un mostro,qualcosa di nocivo,quando al giorno d’oggi questi sono gli unici gioielli dopo il nucleare che possono dirsi a posto. lo ripeto.. vorrei vedere quanti di quelli che protestano hanno magari un lavoro in un industria magari vecchia di 40 che butta in cielo e in mare veleno…e tutti stanno zitti…si tutti stanno zitti perche li ci lavorano loro…sono in tanti e se qualcuno parla poi rimangono a piedi tante persone. Si vergognino queste persone.