Truffa al Comune di Aprilia, Bonadonna: “Chiarezza sugli atti”

20/07/2012 di
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Sull’indagine relativa alla presunta truffa aggravata ai danni del Comune di Aprilia da parte di un sedicente professionista che ha svolto numerosi incarichi, presieduto il Nucleo di Valutazione dei dirigenti, stabilizzato personale precario e presieduto le commissioni dei concorsi pubblici, l’Assessore con deleghe alle Risorse Umane Luigi Bonadonna ha ritenuto opportuno evidenziare la posizione dell’amministrazione comunale.

«È preoccupante – ha detto l’Assessore Bonadonna – quanto reso noto dagli organi inquirenti che hanno concluso le indagini a carico del sedicente professionista, che nel Comune di Aprilia ha assunto incarichi professionali dal 2005 al 2009, anche dopo aver chiuso la propria partita Iva e messo in liquidazione volontaria la società Isels, di cui era presidente.

Pur ritenendo inopportuno entrare nel merito delle ipotesi di reato, la cui fondatezza sarà accertata dalla magistratura, ancorché di rilevanti gravità per la pubblica amministrazione, desta perplessità il fatto che un soggetto senza titolo di studio possa aver svolto rilevanti attività all’interno della pubblica amministrazione, quali ad esempio i concorsi pubblici, e averla fatta franca a causa di controlli inadeguati. Ritengo altresì opportuno evidenziare come, nonostante fosse già a conoscenza dei fatti che gli vengono contestati, ha inoltrato presso l’ente proprio qualche settimana fa la richiesta per il pagamento di ulteriori 69 mila euro a residuo delle prestazioni professionali erogate al Comune di Aprilia nel periodo 2007-2008.

Su detta richiesta l’amministrazione ha opportunamente soprasseduto poiché erano già in corso ulteriori accertamenti della Polizia Giudiziaria. Va da sé che, alla luce dell’inquietante quadro indiziario emerso a danno dell’ente, l’amministrazione comunale valuterà di agire in tutte le sedi ritenute idonee al fine di tutelare l’interesse pubblico».

In conclusione, l’Assessore Bonadonna ritiene che oggi la commissione Trasparenza debba fare chiarezza sulla legittimità degli atti amministrativi generati dal sedicente professionista e presume altresì che la convocazione dell’imminente seduta «sia già stata prevista dal presidente della commissione stessa».

  1. ma chi doveva controllare le credenziali di quell’uomo cosa ha fatto dal 2005 ad oggi?

    Questa è l’italietta dei soldi pubblici che non sono di nessuno!

    Quel tizio dichiarerà: se scopro quello che mi ha versato nel 2005 a mia INSAPUTA 100 mila e passa euro sul mio contocorrente lo denuncio !!!