Acqua a Sezze, esposto in Procura

03/07/2012 di

«Verificare se l’assenza di flusso idrico per quasi tutta la giornata di ieri nel Comune di Sezze non possa prefigurare ipotesi di reato per interruzione di pubblico servizio e ogni altro reato in danno della salute e dell’igiene pubblica dei cittadini». È questo – si legge in un comunicato – il contenuto dell’esposto che Filiberto Zaratti, consigliere di Sinistra ecologia e libertà con Vendola alla Regione Lazio, ha indirizzato al Procuratore capo di Latina.

«La riduzione del flusso idrico in vari quartieri di Sezze, da parte della società AcquaLatina Spa, più volte verificatasi negli ultimi mesi – ricorda Zaratti – ieri ha determinato una vera e propria emergenza per la comunità setina, proprio nella giornata più calda delle ultime settimane». «La battaglia senza esclusione di colpi tra AcquaLatina e la società Dondi, attuale gestore del servizio idrico e per la quale il Comune di Sezze ha chiesto la risoluzione in danno della convenzione – continua Zaratti – rischia di lasciare a secco un territorio sebbene ricco di acqua. Questo succede quando un bene comune come l’acqua diventa merce per fare profitti».

«C’è un livello che attiene la salute, l’igiene pubblica e la sicurezza di una intera popolazione che non può essere intaccato – conclude Zaratti – Mi auguro che nelle prossime ore tutte le autorità competenti intervengano per dare immediata esecuzione all’ordinanza che il sindaco di Sezze ha emesso per ripristinare la portata minima del flusso idrico (non inferiore a 72 litri al secondo). La sfida della ripubblicizzazione del servizio idrico che Sezze ha deciso di intraprendere, coerentemente con il voto degli italiani, non può essere interdetta chiudendo i rubinetti nelle case».

  1. Caro Zaratti, anche te come tutta la Sinistra..sei chiacchiere e distintivo!!! Invece dell’esposto per la quantità di acqua erogata, perchè non lo fai perchè venga rispettato il Referendum per l’Acqua Pubblica?..Siete tutti legati mani e piedi con le Municipalizzate dell’Acqua, da Acqualatina a quelle presenti in tutta Italia, dove magari piazzate gli “amici degli amici” anche solo per pochi mesi,magari per leggere i contatori o per qualche manutenzione…ecco perchè il Sistema non crolla….ma scenderemo presto nelle piazze e sapremo anche con chi prendercela!!VERGOGNA!!!

  2. è il pesce grande che mangia il piccolo, i piccoli gestori privati o pubblici dell’acqua verranno ingoiati dai grandi gestori, sono tre grandi multinazionali che in accordo si stanno spartendo l’Italia in tre parti, nord, centro e sud, con ogni metodo lecito e paraillecito, referendum o non referendum vinto, lo STATO HA PERSO, non capite che non esiste più lo STATO ITALIANO, le istituzioni gli enti pubblici sono rappresentazioni fittizie e paravento di poteri economici e finanziari che regolano la nostra vita. AVETE CAPITO O NON VOLETE CAPIRE?

  3. … 12 giorni senza una goccia d’acqua e poi se chiami quelli della dondi per portarti l’acqua ti fanno pagare 10 euro per 1500 litri, maledetti.

  4. @ Leonardo, hai ragione sono i sintomi acuti della grave malattia che la nostra democrazia accusa per negligenze e balordate della politica di Governo che ha svenduto distrutto saccheggiato ogni cosa potesse arricchire le cricche,
    Essendo cinico penso che l’esposto in Procura non sortirà nessun effetto per le ragioni che ho scritto nel precedente post. lo Stato Italiano è morto, la Magistratura è in fin di vita perchè a nessun onorevole della repubblica farebbe piacere che funzionasse, ci siamo intesi? Comunque stai sicuro che l’acqua l’avrai a casa ma a caro prezzo pagandola a società straniere, forse francese o tedesca…… acqua della Sardellane acqua dei Setini ITALIANI e di nessun altro invece….

    Va bene così perchè è un ulteriore passo verso la catarsi per una nuova vita.

  5. I Setini ringrazino coloro che hanno scelto la Dondi, vadano a rivedere chi governava la città. Poi devono fare anche uno sforzo di memoria per ricordare come era il servizio quando lo gestiva il Comune. Perchè pur continuando la favola dell’acqua pubblica, il refendum ecc. l’acqua non arriva a casa senza infrastrutture, energia ed anche uomini che ci lavorano (certo non è necessario tutto il contorno di politici e costi da multinazionale). Se poi si vuole l’acqua a gratis allora siamo al populismo (molto di moda).

  6. @ bastian contrario 2, non è questione di sinistra centro destra o pubblico o privato, e una questione etico-morale.
    Mancano le persone oneste e preparate cioè noi ITALIANI, incapaci di formare una classe politica e dirigente in grado d’amministrare per il bene pubblico secondo i principi costitutivi della Repubblica italiana.
    CI SIAMO SUICIDATI, non riuscendo ad insegnare alle nuove generazioni il valore dell’onestà dell’efficentismo, dell’appartenenza ad una terra ad una cultura diventata nazione, ma diffuso lentamente l’incultura della corruzione a tutti i livelli sociali, ed i risultati sono davanti agli occhi di tutti ma facciamo finta di non vederli.

    Bene questa è la strada maestra per azzerare tutto con una catarsi di rinnovemento radicale.