Truffa con documenti falsi, la denuncia è errata: prosciolto

29/06/2012 di
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Era accusato di aver falsificato documenti per ottenere prestiti e cessioni del quinto dello stipendio, a nome di ignari lavoratori. Ma per Michele Antonelli, 65 anni di Monte San Biagio, accusato di truffa, il processo è finito con un proscioglimento per difetto di querela.

Colpa di alcuni errori nella denuncia presentata, qualcuno li definirebbe «cavilli» che tuttavia possono mandare a monte un intero processo, come in questo caso. Due denunce erano state presentate da due dipendenti di una ditta truffata e non dal legale rappresentante, come previsto dalla legge.
Il giudice monocratico Nicolucci ha accolto le istanze degli avvocati difensori, Angelo Palmieri (nella foto) e Sinuhe Luccone: l’imputato Michele Antonelli è stato prosciolto da tutte le accuse. L’uomo era stato già arrestato nel 2005, insieme ad altre tre persone, con l’accusa di sfruttamento della prostituzione e violazione della legge sull’immigrazione.

In questo caso, invece, era accusato di aver truffato e tentato di truffare diverse persone chiedendo prestiti a loro nome e producendo una quantità immensa di materiale falso: buste paga, cedolini, Cud, dichiarazioni dei redditi. Tutto il necessario per accedere a crediti a nome di ignari lavoratori.

  1. Non è che dobbiamo essere orgogliosi, che due avvocati, con dei cavilli, hano reso libero un delinquente simile. Sarebbe stato bello, che non venisse fatta pubblicità, dal leggere l’articolo, i denuncianti paiono dei fessi e non dei truffati. Ma questa è diventata l’Italia.

  2. una giustizia più attenta alla forma che alla sostanza, come al solito, quante volte i nostri cari ROM sono rimasti in carcere pochissimo per difetti formali ?