Terremoto a Latina, sopralluogo al pozzo di Pantani d’Inferno
«Si è svolto questa mattina il previsto sopralluogo al pozzo nella zona in località Pantani d’Inferno a Latina, relativamente alle iniziative poste in essere dall’amministrazione comunale riguardo gli eventi sismici che si sono registrati negli ultimi mesi nel territorio comunale. Il sopralluogo è stato guidato dal direttore nazionale del Centro Terremoti dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, dott. Giulio Selvaggi, che poco prima era stato ricevuto in Comune dal Sindaco Giovanni Di Giorgi e dal Presidente del Consiglio comunale, Nicola Calandrini. Si è trattato del passaggio definitivo per dare via libera all’apposito monitoraggio attraverso la escavazione del pozzo.
I tecnici dell’INGV hanno confermato che il pozzo individuato è idoneo, i geologi dovranno ora effettuare un ultimo intervento necessario a ridurre la pressione sotterranea dell’acqua al fine di fissare stabilizzare la stazione di monitoraggio sismografico, che sarà installata a una profondità di 200 metri e consentirà all’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia un monitoraggio continuo». Lo rende noto il comune di Latina. «Siamo molto soddisfatti di come si sta incanalando il rapporto di collaborazione con l’INGV- ha detto il presidente del Consiglio Nicola Calandrini, presente al sopralluogo – Ringrazio ancora i tecnici della Regione per il lavoro che stanno svolgendo e tutta l’amministrazione per la grande attenzione a questi fenomeni».
Fate in fretta…
Il pozzo farà la fine di quello delle terme.
Non ho mai sentito che un pozzo di un centinaio di metri posso monitorare i terremoti.
Purtroppo i tecnici sono contenti che c’è lavoro per loro. Nelle disgrazie c’è sempre chi si rovina e chi si arricchisce.
ma lo sapevate che il direttore dell’INGV è un ex ginnasta laureato in scienze motorie? Ed all’uffcio stampa c’è un ex attrice di film erotici?
Come si fa a non esser cinici?
E’ PRATICAMENTE UNA COSA INUTILE QUELLA CHE SI STA FACENDO..PULTROPPO NOI SIAMO COME DELLE FORMICHE E NON SAPPIAMO NIENTE DI QUELLO CHE Cè SOTTO DI NOI DOBBIAMO SOLO ASPETTARE E QUELLO CHE ARRIVA ARRIVA…NON Cè NESSUNO STUDIO NESSUNA TECNOLOGIA NON ABBIAMO NIENTE PER SAPERE COSA SUCCEDERà IN FUTURO E COSA CI ASPETTA..DOBBIAMO SOLO ASPETTARE E VIVERE GIORNO PER GIORNO E CHE DIO O CHI Cè LI SU “extraterrestri” CE LA MANDI BUONA…
In realtà l’unica cosa per difendersi sarebbe far controllare e mettere in sicurezza le proprie case…per chi può permetterselo..per altro possiamo basarci sulla simicità di quest’area passata…e pare non ci siano stati mai terremoti devastanti..il più importante nel 1756 con epicentro a Sezze, 4.5 di magniutudo…mah speriamo bene,nel frattempo me la faccio sotto!!! -.-
Evidentemente è più remunerativo anche politicamente lavororare (invano) su questi “studi” che su costruzioni fatte bene o la diffussione di cultura e informazioni utili a ridurre i rischi….
@ Anni70, non si può e non si deve fermare la ricerca scientifica è alla base della conoscenza quindi del progresso tecnico ed evolutivo della specie umana, ma se a capo dell’ente preposto ci sono persone che nulla hanno a che fare con la geologia e materie altamente complesse e specifiche, se in contemporanea alla ricerca non si attuano politiche nazionali RADICALI sulla sicurezza degli edifici il tutto risulta vano.
Esempio di quanto la politica sia cinica e menfreghista sono i condoni edilizi che dal 1985 ad oggi hanno sanato molti edifici dalle strutture portanti indecifrabili.
p.s. spero di sbagliarmi ma, aspetto con molta curiosità le indagini tecniche su quel fabbricato crollato a Borgo Grappa per sapere le cause del cedimento strutturale.
Esatto…che tristezza…
mai sentito parlare della scossa del 1756con epicentro sezze, nel 1980 credo,la sentii, ci fu un grande spavento e tanto dire che non sarebbe mai potuto accadere, ora leggo nel commento di emanuela, e mi fa pensare, e crederci che non siamo in grado di prevedere i terremoti, ma preposti ,a chi di competenza a renderci consapevoli che è l’universo terra al di sopra delle menti e l’uomo resterà sempre e solo colui che ne è rimasto traumatizzato e perplesso, quando lo sente sulla sua pelle. se mi fermo è come lo sentissi sempre, un tremolio mi accompagna, è forse ormai una sensazione di paura che ti entra ,ma non puoi far niente, cerchiamo di conviverla.