MARONI: NEL PROSSIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI LA DECISIONE SU FONDI

23/09/2009 di

Torna sul tavolo del Consiglio dei ministri la questione dello scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose, avanzata oltre un anno fa dal prefetto di Latina Bruno Frattasi e rinviata più volte dal Cdm fino alla decisione del 31 luglio scorso di «riconsiderare» l’intera vicenda alla luce dell’entrata in vigore delle nuove norme contenute nel pacchetto sicurezza. È stato lo stesso ministro dell’Interno, Roberto Maroni ad annunciarlo durante il question time alla Camera: «ho portato la nuova relazione del prefetto, sentito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica al Consiglio dei ministri di ieri – ha detto in Aula il titolare del Viminale – e al prossimo Consiglio dei ministri ci sarà la decisione». Che era stata rinviata perché, ha aggiunto Maroni, il 31 luglio scorso il Cdm ha deliberato «di riconsiderare la proposta di scioglimento del Comune di Fondi in seguito all’entrata in vigore» del pacchetto sicurezza, «che prevede una procedura diversa per decretare lo scioglimento per infiltrazioni mafiose
dei Comuni». La nuova procedura stabilisce che la richiesta sia avanzata dal prefetto, sentito sentito il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica al quale deve partecipare anche il procuratore della Repubblica.


Comitato che si è svolto l’8 settembre scorso – ad un anno esatto dalla richiesta – e che si è concluso con il rinnovo, da parte del prefetto, della richiesta di scioglimento. Anche se ancora una volta si è registrato uno scontro tra il prefetto Bruno Frattasi, favorevole, e il presidente della provincia di Latina Armando Cusani (Pdl), contrario allo scioglimento. Una contrarietà espressa più volte tanto che lo stesso Cusani ha annunciato di esser pronto ad inviare alla Commissione parlamentare d’inchiesta sulla mafia un «dettagliato contro dossier» alla relazione del prefetto, «con la richiesta di apertura di un’indagine».

Pd e Idv. L’annuncio di Maroni è stato criticato dall’opposizione, con Pd e Idv che sono arrivati a chiedere le dimissioni del ministro se il Consiglio dei ministri non scioglierà il Comune. «Non è la prima volta che il ministro Maroni annuncia l’imminenza della decisione sullo scioglimento del Comune di Fondi – dice Laura Garavini, capogruppo Pd in commissione Antimafia – il suo impegno in questo senso deve trovare uno sblocco definitivo, evitando che accordi sotto banco possano impedire l’atteso e necessario scioglimento». «La promessa di Maroni – aggiunge il senatore dell’Idv Stefano Pedica – mi ricorda tanto quella fatta durante l’altro question time del ministro che si tenne il 14 maggio. Al quale, per più di 4 mesi, è seguito solo il silenzio delle istituzioni e il grido di vittoria della mafia».

La manifestazione. E intanto a Fondi va avanti l’organizzazione della manifestazione ‘Contro le mafie, per la legalità e la democrazià voluta dal Comitato di lotta contro le mafie in programma venerdì prossimo. Anche se al momento il Comune non ha ancora concesso
alcuna piazza.

Fontana. «Le parole del ministro Maroni fanno sperare che la prossima volta sia quella buona». Lo ha dichiarato il capogruppo di Sinistra e libertà alla Regione Lazio Enrico Fontana commentando la notizia secondo cui il prossimo Consiglio dei ministri deciderà sullo scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. «Il Governo – ha aggiunto – prenda atto dell’egregio lavoro del prefetto di Latina e decida di sciogliere il Comune pontino. Questa decisione sarebbe un atto istituzionale importante che sottrarrebbe alle strumentalizzazioni politiche vicende come la lotta alle mafie su cui tutti, maggioranza e opposizione, devono fare fronte comune».

I funzionari di polizia. Il consiglio comunale di Fondi «va sciolto senza se e senza ma». È quanto chiede il segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia Enzo Letizia. «Siamo certi che il ministro dell’Interno – prosegue Letizia – preso atto delle oggettive criticità messe in luce dalla commissione prefettizia e valutate dal Comitato per l’ordine e la sicurezza, vorrà considerare l’insostenibilità della posizione, riportata dalla stampa locale, del Presidente della provincia di Latina, Armando Cusano, che per motivi incomprensibili ritiene possa ancora tollerarsi a Fondi un’amministrazione per la quale sono state denunciate pesanti infiltrazioni di tipo mafioso».

Prc. Antonio Ferraro, responsabile politiche sociali del Prc, afferma che se il consiglio dei ministri non dovesse sciogliere del comune di Fondi, il ministro
dell’interno, Roberto Maroni, dovrebbe dimettersi. «Apprendiamo che il ministro dell’interno Maroni, per la seconda volta e dopo che il prefetto di Latina ha rimodulato la sua relazione in base alla nuove norme, si è espresso a favore dello scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose», afferma Ferraro, per il quale il consiglio dei ministri «non può far altro che procedere allo scioglimento, altrimenti si renderebbe esso stesso complice delle infiltrazioni mafiose nel territorio del sud pontino». Se poi il consiglio dei ministri «dovesse ripetere il gioco del silenzio o rimandare nuovamente lo scioglimento», Maroni, secondo Ferraro, «dovrebbe fare una cosa sola: dimettersi». Ferraro annuncia quindi la partecipazione del Prc alla manifestazione che si terrà a Fondi il 25 settembre «per chiedere maggiore impegno da parte di tutti per rafforzare la lotta alle mafie e per ristabilire legalità e democrazia in quei luoghi devastati dalla criminalità».