Scoperto il gene della longevità, studio sugli abitanti di Campodimele

11/05/2012 di
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«Gli abitanti di Campodimele che mostrano bassi valori di colesterolemia possiedono una mutazione nel gene che sintetizza una proteina chiamata Angptl3. Da qui la spiegazione scientifica della particolare longevità della gente del centro aurunco».

E’ questo l’esito dello studio condotto dai ricercatori dell’università La Sapienza di Roma, guidati dal professor Marcello Arca del Dipartimento di Medicina interna e specialità mediche che, in collaborazione con studiosi finlandesi, tedeschi e americani, hanno scoperto una delle cause della vita lunga e sana degli abitanti di Campodimele.

«Un’indagine dell’Organizzazione mondiale della sanità – scrivono i ricercatori – aveva già individuato questa particolarità e l’aveva attribuita allo stile di vita e all’alimentazione dei suoi abitanti. Ma poi sono state individuate persone con valori particolarmente bassi di colesterolemia totale e Ldl, il colesterolo cattivo che può causare un aumento della mortalità per le malattie cardiovascolari legate all’arteriosclerosi. Lo studio di questi soggetti aveva rivelato l’esistenza di una base genetica particolarmente vantaggiosa, ma il gene responsabile non era ancora stato individuato».

Il gruppo di ricerca del professor Arca ha condotto, con il sostegno del Comune di Campodimele e della Asl di Latina, un attento screening per definire il numero di famiglie e i soggetti con bassi livelli di colesterolemia presenti nella località collinare e per studiarne le caratteristiche genetiche e cliniche. I risultati della ricerca sono stati ora pubblicati sull’autorevole rivista scientifica Journal clinical endocrinology and metabolism.

  1. zitti……. non fatelo sapere a Monti che la gente riesce ad arrivare a 100 anni, senno’ alza l’eta’ pensionabile