Addio a Finestra, folla alla camera ardente

27/04/2012 di
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Follia di politici, rappresentanti delle istituzioni, amici e gente comune alla camera ardente allestita al museo Cambellotti per l’addio ad Ajmone Finestra.  Domani i funerali si terranno alle 11 nella cattedrale di San Marco.

Sarà un giorno di lutto cittadino proclamato dal sindaco Di Giorgi. A tal riguardo il Comune precisa che “il lutto cittadino non comporta alcun obbligo di chiusura per le attività commerciali e per scuole o uffici pubblici. In particolare il lutto cittadino comporta solo le seguenti disposizioni:

  • l’esposizione a mezz’asta delle bandiere poste sugli edifici pubblici, come segno di lutto cittadino;

  • invitare nel rispetto del principio costituzionale di libertà, tutti i cittadini, le istituzioni, le organizzazioni sociali, culturali e commerciali del Comune di Latina ad associarsi, nel modo da ciascuno ritenuto più consono, al cordoglio per il suddetto grave evento luttuoso; in particolare, gli esercizi commerciali possono, in forma facoltativa, tenere abbassate le saracinesche in coincidenza con l’inizio dei funerali, in programma domani alle ore 11,00;

  • invito ai dirigenti scolastici presenti nel territorio comunale ad organizzare, presso le proprie sedi scolastiche, una cerimonia commemorativa con le modalità dagli stessi ritenute opportune, da svolgersi in coincidenza con lo svolgimento delle esequie funebri”.

Tra i numerosi visitatori della camera ardente anche Francesco Storace: «Con Ajmone Finestra scompare una delle figure più belle della nostra storia. Un combattente, una persona onesta, un esponente politico amato dal popolo. Di questi tempi tristi, è bello ricordare l’ex-sindaco di Littoria, il senatore di Latina, come straordinario amico della gente comune». Il leader de La Destra Francesco Storace sul suo blog ha scritto: «Oggi, alle 15, andrò assieme a donna Assunta Almirante, a rendergli omaggio presso la camera ardente, all’interno del Museo Cambellotti che sarà aperta al pubblico dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 1». «Da circa un mese -prosegue- Finestra era ricoverato in ospedale e negli ultimi giorni le sue condizioni si erano progressivamente aggravate fino al decesso avvenuto all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina intorno all’una di notte, accanto ai familiari, alla moglie e ai due figli. In gioventù, Ajmone aveva militato nella Repubblica sociale italiana e il suo impegno politico fu dedicato per lunghi anni al Msi di Almirante, al quale l’ex senatore rimase ancorato senza mai inchinarsi al tradimento finiano. Il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha meritoriamente annunciato che sabato, giornata in cui si terranno i funerali nella Cattedrale di S. Marco a Latina, è stato indetto il lutto cittadino». «Un uomo come Finestra -sottolinea Storace – va ricordato in periodi bui come quello che viviamo, quando il valore delle radici viene cancellato per ragioni di potere. A noi mancherà. Mancherà un pò meno – se non a parole, vuote parole – a chi ieri ha dimenticato persino di commemorarlo in consiglio regionale dove pure era stato eletto. Si capisce, non aveva fatto il partigiano…», conclude polemicamente l’ex Governatore del Lazio.

  1. No non aveva fatto il partigiano , ma aveva combattuto per il nazifasismo , per consegnare alle generazioni future un’Europa nazifasista

  2. Pur nel dovuto rispetto,che deve essere dato ai morti su wikipedia si legge: “Ajmone Finestra, ex repubblichino condannato a morte dallo Stato Italiano per i crimini da lui commessi nel periodo 1943-45 e poi amnistiato”.
    Repubblichino. Ossia un manovale della carneficina nazista.

    Si e’ salvato dalla fucilazione grazie proprio all’amnistia decisa anche dai tanto cattivi comunisti ( AMINISTIA TOGLIATTI).

    Dopodiche’, non si capisce perche’ l’esposizione della bandiera fascista e altri gagliardetti nostalgici presenti nella camera ardente PUBBLICA E PRESIDIATA DA VIGILI IN UNIFORME E CARABINIERI IN DIVISA tutte persone che hanno giurato per il ripsetto della Costituzione Italiana,che infatti prevede il reato di APOLOGIA DEL FASCISMO.

    FORZE DELL’ORDINE CHE DOVREBBERO GARANTIRE IL RISPETTO DELLA LEGGE, CHE SE NE INFISCHIANO ALLA GRANDE.

    Rispetto per le morti, ma personalmente continuo ad essere indifferente alla morte di costui,CONTINUANDO A NUTRIRE PROFONDO RISPETTO PER L’INNOCENTE GIACOMO MATTEOTTI.

    Fascismo? Essere forti con i deboli ed essere deboli con i forti….d’altronde cosi ebbe inizio la marcia su Roma.

  3. Nessuno può la sua coerenza……..a differenza di tante banderuole odierne!