INCIDENTE A CASERTA, MORTI QUATTRO RAGAZZI DI FORMIA

10/08/2009 di

Un tragico incidente nel Casertano uccide quattro ragazzi di Formia (Latina), tutti sulla ventina, e un uomo di 67 anni, di Giugliano (Napoli). Lo scontro fatale fra due auto avviene su un tratto della Domiziana noto per la sua pericolosità, nel comune di Sessa Aurunca. Rimangono a lungo a terra i corpi delle cinque vittime, e uno dei giovani, privo di documenti, è tuttora senza nome. C’è un unico superstite, ma è in condizioni critiche – in serata è stato ricoverato al San Camillo di Roma – e almeno per oggi non potrà fornire la sua testimonianza. Rimbombano, sul sangue di questi morti, anni di denunce inascoltate sulle note potenzialità di un killer: quel maledetto susseguirsi di incroci su una strada a scorrimento veloce. La dinamica dell’accaduto, però, è difficile da decifrare: l’alta velocità di una Fiat Brava intercetta forse, in questo caso, una manovra azzardata compiuta da un ventiseienne a bordo di una Ford Fiesta; ci sono altri tre giovani con lui e muoiono tutti sul colpo.

Alla guida della Ford c’era Francesco Grimaldi, 26 anni; al suo fianco viaggiavano Arturo Rizzi, di 23 anni, Francesco Grimaldi e Fabrizio di Meo, di 26; era residente a Licola Mare di Giugliano, invece, Angelo Testa, di 67 anni. Per comprendere la dinamica dell’accaduto sarà necessario ascoltare Gennaro Esposito, 40 anni, alla guida della Fiat. L’uomo, che non è in pericolo di vita, è stato prima ricoverato a Formia e poi trasferito al San Camillo di Roma in eliambulanza.

Sarà la Procura di S.M.Capua Vetere a vagliare un’eventuale denuncia per omicidio colposo. Per diverse ore la Domiziana è rimasta chiusa al traffico. Gli inquirenti – gli uomini della polizia stradale di Caserta guidati dal vicequestore Giovanni Consoli – hanno registrato la posizione dei veicoli distrutti e le tracce delle frenate. Sui fatti si costruisce una ipotesi. La Ford è stata colpita sulla fiancata destra dalla parte anteriore dalla Fiat, che procedeva a velocità sostenuta, provenendo da Mondragone: l’urto è stato di tale violenza da sbalzarla sopra il guardrail.

Resta da spiegare quell’impatto con il veicolo che trasportava i ragazzi. Forse il giovane alla guida ha fatto una inversione rischiosa: una manovra non consentita in una strada a due carreggiate con unica corsia, separate da una striscia continua. Dopo molte ore resta ancora senza nome uno dei ragazzi. Non è stato semplice, nella settimana cruciale delle ferie agostane, anche avvertire le famiglie delle vittime: qualcuno era all’estero. I loro ragazzi viaggiavano nella direzione di Castel Volturno, ma in auto non si è trovato nulla che facesse pensare a una gita al mare. Le salme sono all’istituto di Medicina legale a Caserta. A rendere più amara la strage di oggi, anni di denunce inascoltate, spiega padre Antonio Rungi, teologo passionista: «Gli incidenti, purtroppo, non si contano più. Sono trent’anni – racconta – che chiediamo la realizzazione di una bretella interna, che possa alleggerire il traffico sulla Domiziana, che è inadeguata e pericolosa. Abbiamo costituito anche un comitato. Lo scorso anno abbiamo scritto al Presidente della Repubblica: tramite il prefetto ci ha assicurato di seguire la vicenda».

Il video

  1. Addio ragzzi.. “Fabrizio e Arturo ora siete diventati anche voi angeli, forse troppo presto, ma il nostrodestino lo decide solo il signore..ADDIO.. Ci mancherete Formia e con voi..