MAFIA A FONDI, LA NUOVA LEGGE POTREBBE “SALVARE” IL COMUNE

31/07/2009 di

Clamorosa novità nel caso di Fondi, il Comune che rischia lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. «I Consiglio dei ministri – si legge in una nota di Palazzo Chigi – ha deliberato di riconsiderare la proposta di scioglimento del consiglio comunale di Fondi, a suo tempo formulata dal ministro dell’Interno, sulla base di una nuova relazione che lo stesso ministro dovrà sottoporre al Consiglio dei ministri alla luce delle modifiche introdotte dalla legge 15 luglio 2009, n.94, che entrerà in vigore nei prossimi giorni e che detta nuove norme per lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose».

Il testo completo della nuova legge: http://www.prefettura.it/FILES/allegatinews/1200/Legge%2015%20luglio%202009%20n.%2094.pdf

LE REAZIONI

Marrazzo. “Quanto sta accadendo in merito allo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi lascia davvero sconcertati. E’ incomprensibile la scelta del Consiglio dei Ministri di voler riconsiderare la decisione in base alla nuova normativa che dovrà entrare in vigore nei prossimi giorni, soprattutto perché tale cautela non è stata adottata una settimana fa, quando l’esecutivo ha sciolto ben tre consigli comunali applicando invece la vecchia normativa. Il Governo dovrebbe darci una spiegazione, poiché altrimenti la disparità nella procedura adottata rischia di apparire immotivata e non solo di natura giuridica. A questo punto chiediamo al Consiglio dei Ministri tempi certi. Il generico rinvio di oggi non può bastare. Abbiamo diritto di sapere, i cittadini hanno diritto di sapere, quando il Governo ha intenzione di riconsiderare la decisione, con quale iter e quando prevede di dare il proprio parere definitivo”.

Parisella. «Voglio solo la verità. Sono sereno, non mi preoccupo, ho fiducia nella decisione del Consiglio dei ministri. Non abbiamo nulla da nascondere». Commenta così il sindaco di Fondi Luigi Parisella (Pdl) il nuovo rinvio del Consiglio dei ministri sulla richiesta di scioglimento del Comune per infiltrazioni della criminalità organizzata. Parisella si dice sereno e fiducioso e replica agli attacchi del centrosinistra: «Agli esponenti dell’opposizione dico solo una cosa: si occupino dei loro guai. Ma a chi vogliono fare la morale? Che li facciano in Puglia i sit-in, cha vadano a Bari, che comincino a parlare di legalità guardando prima le situazioni disastrose che hanno creato loro. Si sta toccando il fondo. La questione morale posta dalla sinistra si sta rivelando un boomerang. Si lasci in pace il Consiglio dei ministri». Al Pd che ha parlato di scontro politico nella maggioranza sul caso Fondi, Parisella replica: «Le continue pressioni esercitate dalla sinistra indicano che lo scioglimento del Comune di Fondi è diventato solo un caso politico, uno scontro è vero, ma unicamente tra maggioranza e opposizione di governo».

Fazzone. «Invece di impartire improbabili lezioni di moralità, Marrazzo farebbe bene a guardare in casa propria, a cominciare dalle Asl romane e
dalle vicende giudiziarie che hanno interessato dirigenti da lui scelti e nominati. Rispetto al Comune di Fondi il governo è stato preciso e puntuale e ha sempre agito in maniera trasparente: se non ha ritenuto di sciogliere l’amministrazione è perché evidentemente non ha ravvisato nella relazione presentata elementi che giustificassero tale decisione, e ha correttamente stabilito che qualsiasi ulteriore determinazione non potrà essere assunta se non in base alla nuova normativa». Lo afferma in una nota il senatore Claudio Fazzone, coordinatore del Popolo della Libertà della provincia di Latina.
«Quel che è invece imbarazzante – aggiunge – è che dal giorno in cui la commissione si è insediata Marrazzo ha iniziato a chiedere con insistenza lo scioglimento del Comune, sperando di avere la stessa fortuna che lo ha assistito nel coprire lo scandalo che ha investito la sanità nella regione da lui governata. Il presidente del Lazio farebbe bene inoltre ad attenersi a quanto pubblicamente dichiarato dagli inquirenti, e a ricordare che l’ordinanza che tanto scalpore ha suscitato riguardava un ex assessore che da noi è stato cacciato, mentre presso lo schieramento di Marrazzo ha trovato appoggio e protezione per essere utilizzato contro il PdL in campagna elettorale». «A tutta questa montatura inscenata dalla sinistra i cittadini di Fondi hanno già risposto tributando il 70% dei consensi al centrodestra alle ultime elezioni. La verità – conclude Fazzone – è che la Provincia di Latina da noi ben governata sarà determinante per le prossime elezioni regionali. Marrazzo lo sa e ha paura di perdere. E se continua così, è sulla buona strada».

Pedica. “Palazzo Chigi è ormai regno della menzogna: nella nota ufficiale del consiglio dei Ministri si legge che tra qualche giorno entrerà in vigore una nuova norma sullo scioglimento dei comuni, la 94, vale a dire la legge sulla sicurezza, e quindi Maroni deve presentare una nuova relazione. Ma oggi era ancora in vigore la vecchia legge e Maroni aveva fatto una richiesta tarata su quella in vigore. Oggi non c’era alcun vincolo giuridico allo scioglimento”. Per i senatore Stefano Pedica, coordinatore dell’Italia dei Valori del Lazio, “Il Cdm quindi dichiara una motivazione falsa perché ha paura di dire la verità: non è vero che non possono sciogliere il consiglio comunale di Fondi, in realtà non vogliono. Ancora una volta dunque la motivazione del colluso immobilismo del Consiglio dei Ministri è genuinamente politica”. Oltretutto, prosegue Pedica, “il governo ha scritto quella legge, ma sicuramente non l’ha letta, perché sennò saprebbe che la legge 94 innanzitutto obbliga a terminare tutta la procedura entro 3 mesi dall’avvio, mentre su Fondi è un anno che i Ministri temporeggiano, e che in secondo luogo considera causa legittima di scioglimento non solo la compromissione mafiosa dei politici ma anche quella dei funzionari amministrativi, e a Fondi ne sono già arrestati due”.

Moscardelli. «La deliberazione del Consiglio dei Ministri che ha deciso di riconsiderare la proposta di scioglimento del Consiglio comunale di Fondi, avanzata a suo tempo dal Ministro Maroni a seguito del pronunciamento della Commissione prefettizia di Latina è vergognosa». Lo afferma in una nota Claudio Moscardelli, Vice capogruppo PD Regione Lazio. «Quanto successo oggi – aggiunge – non è altro che la triste conclusione della guerra tra bande all’interno del PDL che da mesi coinvolge il Consiglio comunale di Fondi e sancisce la sconfitta della linea della Lega e del suo Ministro dell’Interno a scapito della legalità e delle istituzioni». «Ci aspettiamo – prosegue – che Maroni proceda immediatamente, nell’interesse della credibilità sua e delle istituzioni nell’azione di difesa della legalità, a relazionare e a proporre lo scioglimento del Comune di Fondi, sulla base della nuova procedura approvata solo 15 giorni fa. In caso contrario il Ministro e il Consiglio dei ministri dimostrerebbero di essere condizionati da logiche politiche e ambigue sul tema della legalità».

Amici. «Una decisione incomprensibile quella di rinviare la scelta sullo scioglimento del consiglio comunale di Fondi alla luce della nuova normativa. Tanto più incomprensibile visto che pochi giorni fa sono stati sciolti altri comuni italiani per le stesse ragioni». È il commento della deputata pontina del Pd Sesa Amici alla decisione del consiglio dei ministri di rinviare ulteriormente la decisione relativa alla richiesta di scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni della criminalità organizzata. «Il nuovo rinvio – prosegue la Amici – appare sempre di più come uno scontro interno alla maggioranza di Governo e una decisione che mette in seria difficoltà il senso di democrazia di una comunità come quella di Fondi che attende risposte». Questa mattina una delegazione pontina del Pd, insieme all’Idv, si è riunita in un sit- in sotto la sede di Palazzo Chigi per sollecitare una risposta da parte del Governo.

Laurelli. «Ancora una volta il governo Berlusconi rinvia lo scioglimento del Comune di Fondi per accertati condizionamenti di mafia confermati
dai clamorosi arresi di questo ultimo periodo, così come proposto dalla Commissione istituita dal Prefetto di Latina Frattasi, fin dal settembre del 2008. È evidente che il centro destra non ha intenzione alcuna di restituire trasparenza e legalità nella gestione del Comune di Fondi e ci si domanda quali interessi nascosti sono alla base di questa impiegabile serie di rinvii». Così in una nota Luisa Laurelli, consigliere regionale Pd. «Si sta consentendo di fare scempio di un territorio, sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista economico. Mentre molti imprenditori onesti sono stati costretti in questi ultimi mesi ad abbandonare il territorio di Fondi si continuano ad adottare comportamenti intimidatori verso la Prefettura con interferenze serie anche sull’operato della magistratura – aggiunge – Sono con tutti i cittadini onesti, le associazioni antimafia, le forze dell’ordine e la magistratura che, nonostante le gravi
inadempienze del governo Berlusconi che sta sconfessando anche il ministro Maroni che già da tempo ha portato al Consiglio dei Ministri gli atti per sciogliere il Comune di Fondi, e sono offesa e sdegnata per l’ennesimo rinvio di una decisione rilevantissima per la nostra regione. A questo punto non si può non chiedere al Presidente Napolitano nel suo alto ruolo istituzionale di intervenire per favorire il ripristino della legalità nel Comune di Fondi».

Nieri. L’assessore al Bilancio della Regione Lazio Luigi Nieri ha partecipato, stamani, al sit-in di protesta organizzato dai partiti della sinistra
per chiedere, al presidente Berlusconi e al consiglio dei Ministri di pronunciarsi definitivamente sullo scioglimento del Consiglio comunale di Fondi. «Il Governo su questa vicenda sta assumendo un atteggiamento incomprensibile e scandaloso – ha detto Nieri – Sono passati circa 10 mesi da quando il Prefetto di Latina Bruno Frattasi ha inviato al Ministro dell’Interno la richiesta di scioglimento del Comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Da allora nessuna decisione».  «Nel frattempo l’inchiesta sul Mercato Ortofrutticolo di Fondi ha riscontrato legami tra la criminalità organizzata e esponenti dell’amministrazione comunale. C’è n’è abbastanza per ritenere urgente una decisione in proposito. Ogni ulteriore esitazione è un incoraggiamento a chi ha scelto la strada dell’illegalità e del malaffare – prosegue Nieri – Anche la Regione Lazio deve fare la sua parte. Bisogna subito fare chiarezza sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto effettuare verifiche e controlli nel Mof. Ho proposto, nei giorni scorsi, di aprire una nuova pagina sul Mof anche
attraverso la nomina nel Consiglio di amministrazione di esponenti della società civile che si sono occupati di legalità e di lotta alle mafie».

Fontana. “La decisione del Consiglio dei ministri di riconsiderare la proposta di scioglimento del Comune di Fondi si traduce di fatto nell’ennesimo rinvio ed è ambigua, perché non chiarisce l’orientamento del Governo su un tema delicato come quello delle infiltrazioni mafiose nell’area del sud pontino. Ma in questa storia una cosa è certa: non si deve continuare a perdere tempo”. Lo dichiara in una nota Enrico Fontana, Capogruppo della Sinistra al consiglio regionale del Lazio. “Ci sono già le relazioni dei Prefetti, le indagini della magistratura – ricorda Fontana – rimandare lo scioglimento del Comune di Fondi significa non rispettare il lavoro svolto fin qui dalle istituzioni e tradisce le attese dei cittadini che chiedono certezze sul rispetto della legalità”.

Vasaturo. “Come giurista, sono davvero curioso di conoscere le ragioni per le quali il Governo ha proceduto appena una settimana fa, allo scioglimento per mafia dei consigli comunali di Fabrizia (Vibo Valentia) e di Vallelunga Pratameno (Caltanissetta), sulla base della disciplina al momento vigente del Testo Unico degli Enti Locali, mentre oggi ritiene inderogabile l’esigenza di rivalutare le risultanze acquisite sulla realtà di Fondi, alla stregua della normativa che entrerà in vigore nei prossimi giorni. A prescindere da ogni considerazione di merito, credo che traspaia evidente una disparità di trattamento che va, in diritto e forse anche politicamente, debitamente motivata”. Questo il primo commento dell’avvocato Giulio Vasaturo, componente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, al provvedimento del Governo che ha ritenuto di soprassedere rispetto all’esigenza di pronunciarsi in ordine alla richiesta di scioglimento del Consiglio comunale di Fondi.

Russo Spena. «Oggi abbiamo partecipato, insieme ad altre forze politiche e all’associazione ‘Liberà, al sit-in di protesta davanti Palazzo Chigi per chiedere al governo di procedere allo scioglimento del comune di Fondi per infiltrazioni mafiose. Ma neanche oggi il consiglio dei Ministri, nonostante alcuni esponenti del Governo l’avessero promesso, ha preso una decisione in merito». Lo afferma Giovanni Russo Spena, responsabile nazionale legalità del Prc. «È uno scandalo – aggiunge – senza precedenti, che dimostra il condizionamento del governo da parte di politici locali del centro-destra che vogliono lasciare un territorio sotto scacco della criminalità organizzata. Infatti, non è mai successo che dopo il parere favorevole della commissione d’accesso e dello stesso ministro dell’interno non si procedesse all’atto di scioglimento del consiglio comunale infiltrato». «In questo modo il governo si rende complice dell’avanzamento di famiglie camorristiche nel tessuto economico, sociale e politico del sud pontino, aprendo – conclude Giovanni Russo Spena – una nuova stagione pericolosa dove lo Stato non è più in grado di garantire legalità e democrazia ai cittadini».

 

  1. Non si comprende di quale nuova relazione si parli.

    All’art. 2 comma 30 della legge 94/2009 si parla che il Consiglio dei Ministri deve pronunciarsi sullo scioglimento per mafia di un comune entro 3 mesi dalla ricezione della relazione del prefetto, previa relazione del Ministro degli Interni.

    Mi pare che Maroni gi

  2. Anzi rispetto all’art. 143 della legge 267/2000 (Testo unico degli Enti Locali) che la legge 94/2009 v

  3. X Daitarn III

    Siccome il prefetto ha spedito la relazione l’8 settembre 2008,

  4. giorgio, ma se loro vogliono aspettare l’entrata in vigore della nuova legge,

  5. Mah, la legge non dice niente a riguardo se non si decide entro i 3 mesi.

    Non c’

  6. Ancora un rinvio dal Consiglio dei ministri sulla proposta di scioglimento del
    consiglio comunale di Fondi, in provincia di Latina, per infiltrazioni della
    criminalit

  7. Io dico SI viviamo proprio in un paese di M…. dove i politici “TUTTI” ci prendono per il C… e noi S…… dobbiamo sempre subire le loro prepotenze BASTA >:(

  8. ….questa siiii che e’ mafia.il governo? complice.

    non si puo’ piu’ credere nelle istituzioni.

  9. E’ TUTTO UNA TELE NOVELA ,A CHE PUNTATA STIAMO DA CITTADINO MI DOMANDO DA CHE PARTE E’LO STATO.CI SI FA LA LEGGE A PROPIO COMODO