UN MILIONE PER I MANIFESTI DA STACCARE

15/06/2007 di
di GIOVANNI DEL GIACCIO *

Un
preventivo è stato chiesto ufficialmente dal sindaco Vincenzo Zaccheo.
I conti reali non ci sono ancora ma serviranno centinaia di migliaia di
euro, se non addirittura un milione. E’ il costo che la collettività
dovrà sostenere per staccare i manifesti elettorali affissi
abusivamente su muri, alberi, cabine telefoniche, pensiline degli
autobus e quant’altro. Un lavoro di vera e propria bonifica per il
quale il sindaco ha chiesto una stima dei costi alla “Latina Ambiente”.

 
E’ compito del Comune, infatti, provvedere alla pulizia dopo che
dall’una e dall’altra parte politica – “attacchini” del sindaco
compresi – è stato imbrattato di tutto. Ovviamente impuniti, perché la
legge prevede sanzioni solo per chi sta affiggendo i manifesti e viene
colto in flagranza mentre li attacca in spazi non consentiti.
 
Salvo i
controlli effettuati dalla Questura con una decina di sanzioni le
“squadre” dell’uno e dell’altro schieramento hanno tappezzato la città
e i borghi. Ora “Latina ambiente” dovrà valutare un preventivo ma i
costi sono facilmente desumibili. Si tratta di censire le zone da
“bonificare”, calcolare l’impegno in termini di unità di personale da
utilizzare, le ore che si prevede di impiegare.
 
Dai muri, dove è più
facile, fino ai pali dell’illuminazione pubblica, dalle cabine
telefoniche alle pensiline, si tratta di staccare i manifesti, ripulire
la superfice con prodotti specifici che consentano di eliminare i
residui di colla, smaltire la carta.
 
E questo vale per il centro come
per il resto del territorio, da Borgo San Michele a Montello, da Santa
Maria allo Scalo. Insomma, il costo ora-uomo rischia di incidere
pesantemente, mentre lo smaltimento vero e proprio è irrisorio perché
la carta può essere riciclata.
 
«Evitiamo questa spesa ai cittadini, lo
dico perché il fenomeno ha riguardato candidati di entrambi gli
schieramenti, molti dei quali sono stati eletti – dice il presidente di
“Latina Ambiente”, Vincenzo Bianchi – il mio è un appello al buon
senso, è vero che forse dovevamo tutti darci una regolata prima, però
adesso a giochi fatti è bene che ci si renda conto della situazione e
si tolgano i manifesti fuori dagli spazi».
 
Qualcuno l’ha fatto tra i
“cirilliani” ma sono casi isolati, servirebbero gli stessi gruppi di
attacchini per andare a togliere ciò che hanno messo, gettare la carta
negli appositi cassonetti e ripulire con prodotti adeguati. Un
ulteriore sforzo da parte di chi ha speso migliaia di euro per non
gravare sui cittadini. «Auspico che l’appello sia accolto – prosegue
Bianchi – se buona parte dei manifesti saranno tolti il costo che dovrà
sopportare il Comune sarà inferiore». Altrimenti al danno dei muri
sporcati si unirà la beffa di dover pagare un ulteriore aggravio sulla
tariffa di igiene ambientale. (* Il Messaggero, 15-06-2007)
  1. Prima imbrattano, spendono centinaia di migliaia di euro e poi vogliono passare per santi o far pagare il tutto ai cittadini onesti tramite tariffe “gonfiate”, cosa che

  2. [b]Non sarebbe poi cosi difficile , rivolgersi direttamente a chi per sostenere il proprio programma ha imbrattato un’intera citta’ ,[/b][u] lasciando i propri manifesti con tanto di NOME COGNOME e inquietante identikit fotografico .[/u]

    …Una citta’ per tutti,….Latina nel cuore , nella mente ,[b]… ma soprattutto nel fegato amaro di ciascun cittadino contribuente a cui vengono sottratti i propri contributi per ripulire lo schifo lasciato da chi voleva renderla migliore !!![/b]

  3. Il fenomeno delle affissioni abusive durante le campagne elettorali ha raggiunto livelli piuttosto impressionanti. In quei giorni frenetici i manifesti pullulano dovunque e ovunque, finanche su cani e gatti randagi o su cappotti di inconsapevoli clochard; gli stessi elettori, se non stessero ben attenti, rischierebbero di ritrovarseli attaccati addosso e andare a zonzo imprigionati come wurstel in un hot dog. In quanti luoghi assurdi si sono visti spuntare manifesti con la faccia tosta di candidati che dichiarano il loro amore e il loro impegno per il bene e il decoro della citt

  4. tranne i candidati stessi visti seguire e segnalati con le loro macchinone gli attacchini…un bel gatto che si morde la coda!