Caso Al Karama, minacciata al Goretti la mamma di una bimba ricoverata

Non si placano gli animi tra i due gruppi di Al karama, uno responsabile di aver imposto il pizzo all’interno del centro di borgo Montello, l’altro che ha denunciato l’insostenibile situazione che ha portato ieri all’arresto di tre persone.
Alcuni rom, vicini agli indagati, questa notte si sarebbero recati all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina dove è ricoverata la figlia di una donna rumena, appartenente a una delle famiglie che, dopo la denuncia presentata in Questura, sono state cacciate da via Monfalcone.
I rom si sarebbero presentati nel reparto di pediatria minacciando la donna e i suoi familiari. Sono in corso accertamenti per tentare di individuare i responsabili.
Ma insomma non siamo padroni in casa nostra?!?!? Paolo Bortoletto che li ha accompagnati a fare le denunce ha dovuto trasferire i propri familiari a Roma ,questi altri che minacciano in ospedale..ma che davvero dobbiamo assistere a qualche altra faida? Trovate una soluzione subito e basta con questa solidarietà,RIMPATRIO ASSISTITO PER TUTTI!!! A CASA, senza mezzi termini!!!
alla faccia della comunita europea.povera italia.in germania e francia neanche sognano di fare cio ma l’italia anche questa caos totale in nome della solidarieta.io ricordo latina15 anni fa come era e com’e diventata in fatto di cronaca.viva la omunita europea
Io qui’ sarei un po’ piu’ integralista………………visto che con la “solidarietà” non si ottengono risultati……………………..in fondo 2000 anni fà eravamo un popolo capace di farsi rispettare………………………………..evidentemente per certe cose ci vogliono i vecchi sistemi…………………………………
In questi giorni stiamo assistendo ad una forma di razzismo al contrario. Comunità zingara che taglieggia o manda via dal Karama i loro stessi simili. Non cè solidarieda tra di loro. Poi si lamentano e ci accusano di razzismo quanto gli italiani, la strgrande maggioranza, gli rinfacciano di tornare al loro paese di origine.
SONO ROM ………
Purtoppo la causa di tutto questo e’ della sinistra ,che ha permesso l’ingresso di tanti clandestini.
Dove sono queli che li difendevano?
Su fatevi sentire