TRAFFICO DI RIFIUTI PERICOLOSI, ARRESTATO IMPRENDITORE DI CISTERNA

12/05/2009 di

L’operazione «Piombo», coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni (Procuratore Capo Fausto Cardella) e condotta dal NOE di Perugia del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente, ha disarticolato un’organizzazione, costituita in Umbria e Lazio, dedita al traffico illecito di rifiuti speciali costituiti da batterie al piombo esauste. In manette anche un imprenditore di 52 anni di Cisterna.


L’indagine, avviata lo scorso anno, ha consentito di individuare un’organizzazione dedita al traffico ed allo smaltimento illecito di rifiuti speciali pericolosi, capeggiata da un pregiudicato laziale che si avvaleva anche della collaborazione di cittadini stranieri, i quali provvedevano a ritirare presso numerose autofficine le batterie al piombo esauste, rilasciando ai rispettivi titolari copia di formulari di identificazione rifiuto (F.I.R.) che da un successivo controllo sono risultati falsi in quanto sia la ditta di trasporto che il sito di destinazione, effettivamente esistenti, erano risultati estranei ai fatti per non averli mai ricevuti. L’ulteriore sviluppo investigativo ha svelato tutta la fase del business, realizzato attraverso la cooperazione di produttori, trasportatore e gestori di centri di rottamazione e raccolta di rifiuti, i quali modulavano i flussi dei rifiuti pericolosi (batterie esauste al piombo) dalle autofficine e ricambisti del centro Italia (Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo) verso centri di rottamazione e raccolta di rifiuti laziali della provincia di Roma e Latina, attraverso la sistematica falsificazione, oltre che dei F.I.R., anche dei registri di carico e scarico, di documentazione e fatture, dichiarandoli quali rottami ferrosi. Le batterie esauste venivano prelevate abusivamente da precitato soggetto qualificandosi falsamente come incaricato C.O.B.A.T.

 

Il traffico di rifiuti accertato, nel solo periodo di osservazione, ha prodotto un illecito profitto stimato in circa 500.000 euro con dei quantitativi totali che si aggirano sulle 8.000 tonnellate annue di batterie smaltite. Complessivamente le persone deferite all’Autorità giudiziaria sono state 15 per i reati di associazione per delinquere, attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, falso ed altri reati ambientali, ed a seguito delle richieste del Pubblico Ministero, il G.I.P. Maurizio Santoloci, emetteva gli ordini di custodia cautelare in carcere, per la cui esecuzione sono stati impegnati il Noe di Perugia, di Roma e Reparto Operativo Tutela Ambiente, con il supporto dell’Arma territoriale di Terni, Subiaco, Tivoli ed Aprilia. Durante l’operazione sono state eseguite anche diverse perquisizioni sia domiciliari che presso siti aziendali, che hanno portato al sequestro delle batterie stoccate presso i centri di raccolta, nonché di copiosa documentazione, utile alle indagini.

 

  1. Non dimentichiamoci mai di Don Boschin.
    A buon interditor poche parole.

  2. …ma allora anche noi siamo da “Gomorra”!!….
    ..allora vuol dire che il seguito del film lo gireranno qui da noi??
    ..cinismo

  3. quando nei miei interventi parlo, scherzosamente, di Latrina, intendo appunto questa realt