Il Comune vieta la diffusione libera dei Consigli comunali sul web

17/01/2012 di
latina-consiglio-comunale-vietato-sui-siti-web

Il Comune di Latina vieta la trasmissione del consiglio comunale sui siti web, salvo «preventiva autorizzazione».

L’avviso (immagine accanto) è comparso sul sito istituzionale del Comune: «È vietata l’inclusione del solo stream video in player embeded da altri siti web che non siano preventivamente autorizzati; ciò sia per evitare possibili difformità nella visualizzazione del video a cui potrebbero essere cambiate senza preavviso caratteristiche tecniche o proporzioni che per poter permettere la lettura di eventuali comunicazione presenti in questa pagina».

Insomma, per evitare una visualizzazione “sproporzionata”, meglio non far vedere (e ascoltare) nulla. Tutto ciò alla faccia della trasparenza. E’ come se Youtube vietasse la diffusione dei propri video su Facebook, invece si fa esattamente il contrario: viene fornito il codice per facilitare la condivisione libera.

Altri Comuni italiani utilizzano piattaforme aperte per diffondere meglio i Consigli sul web. Ma il Comune di Latina ci tiene a mantenere le «proporzioni» dei propri video tanto da commettere uno scivolone così eclatante proprio all’avvio del servizio. E pensare che il primo Consiglio comunale, trasmesso anche su Latina24ore.it, è stato visto da molti cittadini che non avevano trovato il link sul sito del Comune.

  1. E figurati se a Latina non dovevamo farci riconoscerci per stupidità.

  2. lo vietano perchè hanno il copyright?

    che manica di idio….mi!

  3. Polemica inutile, mi sembra che il testo dica altro:

    È permesso, e gradito, il link a questa pagina da altri siti senza alcuna preventiva comunicazione.
    È invece vietata l’inclusione del solo stream video in player embeded da altri siti web che non siano preventivamente autorizzati; ciò sia per evitare possibili difformità nella visualizzazione del video a cui potrebbero essere cambiate senza preavviso caratteristiche tecniche o proporzioni che per poter permettere la lettura di evenutali comunicazione presenti in questa pagina.

  4. ahahah ridicoli, i consigli comunali si diffondono ovunque con codice embeded fornito a tutti liberamente, senza “autorizzazione” alcuna.

    E poi i link non si “permettono” e non si “comunicano” in alcun modo! Evidentemente siamo in mano a dilettanti allo sbaraglio!

    Grande lt24 che ha trasmesso tutto sbattendosene altamente delle autorizzazioni!

  5. la trasparenza assoluta di una seduta del consiglio comunale è prerogativa di partenza; tutte chiacchiere ed aria fritta le “paure” ed i “timori” che qualcuno possa leggere comunicazioni…. ma quali comunicazioni ?? neanche il regime siriano arriva a tanto…….

  6. magari è una scusa per aumentare il traffico sul (semideserto) sito del comune e aumentare le spese di hosting, a questo punto il sospetto è lecito. Qualcuno si muoverà per capirci qualcosa??

  7. In serata (purtroppo in questo momento mi trovo fuori città e nel pieno di una riunione) pubblicherò una risposta che spiegherà in dettaglio la situazione, soprattutto indicando ogni dettaglio tecnico, che darà risposta ad ogni vostra domanda, che vi invito a porre in aggiunta alle attuali.

  8. diciamo che una risposta sarebbe dovuta dal COMUNE più che dai tecnici che presumo curino il servizio… comunque ben venga.

  9. Il servizio di trasmissione in streaming in diretta delle sedute del consiglio comunale, èrealizzato secondo queste modalità:
    un server effettua l’encoding delle immagini e dell’audio e trasmette il flusso audio/video ad un server collocato in un datacenter;
    questo server effettua poi la trasmissione in streaming del video, con una ampiezza di banda pari a circa 1/2Mbit/sec per ogni flusso.
    Per poter semplificare la visione del video, èstata creata una pagina web in cui èinserito il player embedded, e nella quale verranno in seguito inseriti tutti i riferimenti alle sedute passate, oltre che eventuali comunicazioni relative alla seduta in oggetto.

    E’ importante tenere presente che pur essendo il video su di una pagina web del sito del comune, la visione avverràcon un flusso dati che andrà direttamente dal server di streaming (che NON èlo stesso server del sito) e il computer dell’utente; la pagina web del sito del comune contiene unicamente l’indirizzo del server di streaming e le dimensioni della finestra da visualizzare.
    Questa spiegazione ènecessaria per capire che, anche se il player embedded si trova su un altro sito così come in questo caso, nulla cambia nella modalità di trasmissione… il flusso video viene trasmesso dal server di streaming al pc dell’utente, senza coinvolgere in alcun modo il sito web dove stiamo guardando il video. Allora perchè non farlo? Semplice: nella pagina web devono essere indicati alcuni parametri che definiscono l’indirizzo ip del server di streaming, la porta, il path, le dimensioni. Se uno di questi parametri viene cambiato sul server e non su questa pagina, il risultato potrebbe essere una immagine con proporzioni distorte (proprio nella prima trasmissione ci èstata segnalata questa anomalia), dimensioni diverse (segnalazione arrivataci durante la scorsa trasmissione) o ancor peggio non visualizzabile (potrebbe essere necessario variare ip/porta oppure path o protocollo, o inserire un pool di indirizzi ip per poter bilanciare il traffico su piùserver). Altro problema èche impedendo l’accesso alla pagina ufficiale del sito del comune impedisce di fatto la visualizzazione di eventuali comunicazioni al cittadino che potranno essere presenti sulla pagina, siano esse di carattere tecnico o amministrativo.
    In conclusione, èstato chiesto di linkare il sito quanto più possibile per poter coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, ma di farlo osservando alcune regole che sono a tutto vantaggio di quest’ultimo, e che non ostacolano in alcun modo la trasparenza o l’informazione.
    Qualora un sito fosse interessato a poter “contenere” direttamente il player, chiedendo autorizzazione al comune permetterebbe a quest’ultimo di avere un contatto a cui comunicare i corretti parametri da utilizzare, compresi eventuali feed rss per includere le informazioni aggiuntive, e per poter comunicare qualsiasi variazione negli stessi.
    Come ultima cosa, vorrei fare una considerazione di carattere squisitamente personale: prima di sentenziare, accusare e condannare, si farebbe meglio a chiedere una semplice informazione, che darebbe poi la possibilitàdi esprimere il proprio giudizio ma alla luce di fatti e non solo di supposizioni.
    Ribadisco ulteriormente che questa comunicazione non proviene da alcun organo del Comune di Latina e rimango a disposizione per rispondere a qualsiasi ulteriore domanda.
    Fabrizio Cuseo

  10. PS: chiedo scusa per le accentate unite alla parola seguente ma nel copia e incolla il mio tablet ha fatto un po di testa sua

  11. Risposta tecnica che non aggiunge nulla, anzi peggiora la situazione.

    Come è possibile che un semplice tecnico decida in autonomia di VIETARE qualcosa per conto del Comune???? Ma stiamo scherzando!?

    I consigli comunali devono poter essere diffusi senza autorizzazione alcuna come avviene dovunque. Se tenevate tanto ai parametri tecnici (scusa palese) potevate semplicemente mettere a disposizione una mail o i parametri stessi sul sito senza VIETARE proprio nulla.

    Ma la commissione trasparenza cosa fa, dorme???

  12. Quoto Mad, da funzionario pubblico responsabile di un URP. Fatta salva la buona fede del sig. Cuseo, credo che al Comune di Latina non abbiano la più pallida idea del principio di trasparenza e della varia giurisprudenza dalla 241/90 in poi. Di più, che manchi proprio il senso della cosa pubblica, se si permette ad un soggetto privato di prendere simili iniziative autonomamente. Sono senza parole.

  13. Perdonatemi, ma vorrei capire:
    – capito sul sito http://www.informazionidilatina.it, leggo della diretta del consiglio, a fondo pagina c’è il riquadro per vederla, clicco e la vedo
    – capito sul sito http://www.informazionidilatina.it, leggo della diretta del consiglio, a fondo pagina c’è un pulsante dove c’è scritto di cliccare per vederla, clicco e vado sulla pagina del sito del comune, c’è il riquadro dove clicco e la vedo

    In che modo la seconda modalità ha limitato l’informazione e la trasparenza ? L’unica differenza è un click in più con il proprio mouse. Diversamente se il sito in questione avesse effettivamente trasmesso il video, cosa che non fa perchè la trasmissione avviene sempre dal server di streaming, avrebbe alleggerito il carico del server stesso.

    Ribadisco ancora che questo post è a carattere personale e non rappresenta in alcun modo il comune

  14. Oddio la differenza è chiara e semplice: chi deve lasciare un sito per andare a vedere il consiglio su un altro, magari non lo fa.

    Il sistema di inglobamento video funziona ovunque, a partire dai social network che importano i video di Youtube. Anche lì basterebbe “un clic in più”, ma senza quel click guardacaso i fruitori raddoppiano.

    E’ un concetto semplice, universalmente condiviso.
    Tranne che al Comune di Latina che chiede le “autorizzazioni preventive”.

    Pura ignoranza comunicativa.

  15. non solo a Latina hanno vietato la diretta Tv o streaming.
    Credo per un motivo valido, sarebbe uno spettacolo indecoroso da mandare in tv o web, seppure diverse volte certi consigli comunali erano meglio del Bagaglino o teatro d’avanspettacolo, mancavano solo popcorn e cocacola e il divertimento era garantito gratis!

  16. Pubblichiamo la nota del Comune di Latina sulla vicenda.

    “Attualmente abbiamo chiesto alle testate on line di non trasmettere direttamente le sedute sul loro sito ma di rinviare gli utenti al sito del Comune di Latina per motivazioni di carattere tecnico. Il servizio, infatti, è ancora in fase sperimentale e, in ogni caso, chiedere agli utenti delle varie testate on line di andare sul sito del Comune cliccando sul relativo link non limita la trasparenza né l’accesso al nuovo servizio.
    Chiediamo, quindi, alle testate in oggetto di avere ancora qualche settimana di pazienza in attesa che il servizio da sperimentale diventi definitivo.
    Dal punto di vista tecnico, il servizio di trasmissione in streaming in diretta delle sedute del consiglio comunale è realizzato secondo queste modalità:
    un server effettua l’encoding delle immagini e dell’audio e trasmette il flusso audio/video ad un server collocato in un datacenter; questo server effettua poi la trasmissione in streaming del video, con una ampiezza di banda pari a circa 1/2Mbit/sec per ogni flusso.
    Per poter semplificare la visione del video, è stata creata una pagina web in cui è inserito il player embedded, e nella quale verranno in seguito inseriti tutti i riferimenti alle sedute passate, oltre che eventuali comunicazioni relative alla seduta in oggetto.
    E’ importante tenere presente che pur essendo il video su di una pagina web del sito del Comune, la visione avviene con un flusso dati che andrà direttamente dal server di streaming (che non è lo stesso server del sito) al computer dell’utente; la pagina web del sito del Comune contiene unicamente l’indirizzo del server di streaming e le dimensioni della finestra da visualizzare.
    Questa spiegazione è necessaria per capire che, anche se il player embedded si trova su un altro sito così come in questo caso, nulla cambia nella modalità di trasmissione. Il flusso video viene trasmesso dal server di streaming al pc dell’utente, senza coinvolgere in alcun modo il sito web dove stiamo guardando il video. Ma in questa fase si vuole evitare la trasmissione diretta delle testate on line perché nella pagina web devono essere indicati alcuni parametri che definiscono l’indirizzo ip del server di streaming, la porta, il path, le dimensioni. Se uno di questi parametri viene cambiato sul server e non su questa pagina, il risultato potrebbe essere una immagine con proporzioni distorte, dimensioni diverse o ancor peggio non visualizzabile (potrebbe essere necessario variare ip/porta oppure path o protocollo, o inserire un pool di indirizzi ip per poter bilanciare il traffico su più server). Altro problema è che impedendo l’accesso alla pagina ufficiale del sito del Comune si impedisce di fatto la visualizzazione di eventuali comunicazioni al cittadino che potranno essere presenti sulla pagina, siano esse di carattere tecnico o amministrativo.
    In conclusione, è stato chiesto di linkare il sito quanto più possibile per poter coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini, ma di farlo osservando alcune regole che sono a tutto vantaggio di quest’ultimo, e che non ostacolano in alcun modo la trasparenza o l’informazione.
    In futuro, non appena il servizio sarà definitivo, qualora un sito fosse interessato a poter “contenere” direttamente il player, potrà chiedere autorizzazione al Comune permettendo a quest’ultimo di avere un contatto a cui comunicare i corretti parametri da utilizzare, compresi eventuali feed rss per includere le informazioni aggiuntive, e per poter comunicare qualsiasi variazione negli stessi.
    Attualmente, visto che il servizio è in fase sperimentale, alcuni aspetti tecnici andranno cambiati.
    Ecco il perché di queste precauzioni, che servono per poter garantire al cittadino un servizio quanto più efficiente e fruibile possibile, cosa che potrebbe essere compromessa da un sito con un player con parametri non aggiornati. Grazie per la collaborazione”.